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Una natura “illogica” per non essere umani

dicembre 3, 2024 in Approfondimenti, Recensioni da Viola Allegri

Cechov copertinaWalter Benjamin lamentava che i libri fossero pubblicati opportunisticamente seguendo le date del calendario, ma oggi il commercio li ha almeno triplicati e G9 non teme il giudizio di Benjamin sulle ricorrenze, ad es.si occupa a puntate (siamo alla V) di Kafka (cento anni dalla morte). Poi il calendario ci informa che ne sono passati 124 da quella di Anton Cechov, di cui si è ricordata l’editrice Adelphi ripubblicando il libro unico e meno letto di Cechov, L’isola di Sachalin, curato da Valentina Parisi, con fotografie provenienti dal Museo della letteratura di Mosca: un’opera senza un corridoio letterario in cui inserirlo.

Cechov era un buon medico ma tradì a lungo la medicina per la letteratura, oltre a vivere a lungo con ambedue, fino alla morte di tisi a 44 anni.

Stanco di scrivere -per campare- raccontini giornalistici, disgustato dalla grettezza, invidia e avidità dei letterati Mosca, insofferente della dittatura letteraria di Tolstoj di cui pure era stato ospite apprezzato malgrado la diversa concezione del mondo: spiritualistica per il primo, realistica per lui, fece con medicina e letteratura ciò che fanno un marito o una moglie in tali conflitti: si trovano un amante o un’amante. Leggi il resto di questa voce →

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La santità di Don Giuseppe Rossi, martire per la sua gente

novembre 15, 2024 in Approfondimenti da Pino Mongiello

Don Giuseppe Rossi copertina

Don Giuseppe Rossi, parroco di Castiglione d’Ossola, è stato un prete che forse avrebbe trascorso la sua vita con semplicità, in umiltà e obbedienza al suo vescovo, fermamente convinto della sua vocazione, dedito con amore alla cura delle anime a lui affidate e non avrebbe raggiunto la notorietà che oggi lo circonda se non fosse stato barbaramente ucciso dai fascisti il 26 febbraio 1945. Era nato a Varallo Pombia (NO) il 3 novembre 1912 ed era stato ordinato presbitero il 29 giugno 1937. La sua biografia è narrata in un volumetto di 94 pagine da Marco Perotti per Interlinea, Novara, 2024, € 15, con essenzialità e asciuttezza, ed anche con rigore informativo. La figura di quel prete ci viene restituita a tutto tondo, lontana da qualsiasi intento agiografico e quindi integra nella sua verità storica. Questi i fatti, tutti avvenuti in una sola giornata, due mesi prima della fine della guerra: la mattina del 26 febbraio ’45 un gruppo di partigiani della Val d’Ossola compie un attentato contro un camion carico di fascisti intenzionati a rastrellare la zona nei pressi di Castiglione, il paese dove è parroco don Rossi. Leggi il resto di questa voce →

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In quel Tesoretto si sono specchiati in tanti

novembre 3, 2024 in Letteratura, Recensioni da Viola Allegri

Coperina tesorettoSiete voi qui, ser Brunetto?

Nel XV canto dell’Inferno, uno dei più commoventi e suggestivi, Dante incontra il suo vecchio maestro. Affetto, nostalgia, invettive contro Firenze, previsione del futuro si mescolano ai margini di un sabbione ardente dove cade sui sodomiti una pioggia di fuoco. Tra i due avviene un dialogo di 102 versi che affrontano temi culturali, sociali e politici.

Ma più mi colpirono a scuola le ultime parole di Brunetto:

Sieti raccomandato il mio Tesoro

nel qual io vivo ancora, e più non cheggio

ed io curioso: qual è il Tesoro che le note a piè di pagina liquidano in breve come “libretto”?

Ora finalmente lo conosco. L’ha pubblicato l’editore Carocci: il Tesoretto, a cura di Giorgio Inglese. Leggi il resto di questa voce →

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Kafka a Milena: la nostra è una storia a tre (5)

ottobre 15, 2024 in Approfondimenti da Mario Baldoli

Milena Jesenskà

Milena Jesenskà

Nell’aprile 1920 per curare la tubercolosi, Kafka va a Merano. Lì riceve la lettera di una donna ceca che vive a Vienna, Milena Jesenskà che gli chiede l’autorizzazione a tradurre dei suoi racconti in ceco per pubblicarli su “La tribuna”, un giornale dove lei faceva le prime esperienze. Colta, intelligente e sensibile, Milena aveva notato la superiorità di Kafka sugli altri scrittori. Naturalmente Kafka conosceva il ceco, ma quello d’ufficio, aveva frequentato sempre e solo scuole tedesche, come i suoi amici, quindi il suo ceco non era letterario.

Milena è una donna eccezionale su cui si sono scritti vari libri. Figlia del professore universitario Jesensky, uno dei maggiori esperti di chirurgia mascellare, diplomata al ginnasio femminile Minerva di Praga, aveva un carattere forte e appassionato, era disinvolta, sprecona, viveva una vita sregolata e caotica per cui una volta fu anche denunciata per furto che lei giustificò come un attacco erotico. Una vita completamente diversa da quella riservata di K. il quale scrive a Brod: Lei è un fuoco vivo come non ne ho mai visti, ed è molto delicata, coraggiosa, intelligente e getta tutto nel sacrificio o, se vogliamo, lo ha acquistato mediante il sacrificio. Leggi il resto di questa voce →

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Emmy Noether e la nascita dell’algebra astratta

settembre 22, 2024 in Recensioni da Roberta Basche

Strickland_Emmy Noether.inddElisabetta Strickland, matematica e docente universitaria, racconta in Emmy Noether – Vita e opere della donna che stupì Einstein, volume edito da Carocci, la biografia e il percorso di questa brillante scienziata.

Emmy Noether nasce nel marzo del 1882 a Erlangen, cittadina a nord di Norimberga, da Max, matematico e docente universitario, e Ida Kaufmann, pianista.

L’infanzia di Emmy è serena: la famiglia colta dà importanza all’istruzione dei figli, anche se l’aspirazione massima delle donne può solo essere “Kinder, Kirche e Küche” (bambini, chiesa, cucina).

Ma Emmy Noether non ama la vita domestica.

La storia di Ipazia, “la prima vera matematica della storia”, le viene raccontata da Max Noether quando è bambina: Emmy ne rimane affascinata. Leggi il resto di questa voce →

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Italiani, gente cattiva fra negazionismo e rimozione

settembre 11, 2024 in Recensioni da Paolo Merini

kersevan-lager-italianai-copertinaA 15 anni di distanza l’ed. Nutrimenti pubblica, debitamente rivisto, il libro fondamentale Lager italiani. Pulizia etnica e campi di concentramento fascisti per civili italiani jugoslavi 1941-1943, di Alessandra Kersevan:

Dalla lettera scritta da una donna alla famiglia da un campo di concentramento in Croazia:

Siamo nelle baracche dove moriamo dal freddo e dalla fame. Vi scongiuro di mandarmi qualche cosa da mangiare. Malenka (la figlia) è morta in Arbe, era soltanto pelle e ossa, il 31-12 è morto pure mio padre con altri 12 uomini. Liberateci da questo campo, dal Golgota della nostra vita.

Un’altra lettera: Se avete, mandateci un po’ di pane. Sapeste quanto siamo ansiosi di qualche cibo secco! Se tu ci potessi vedere piangeresti a trovarci in questo stato. Soffriamo il freddo e la fame e particolarmente i pidocchi. Leggi il resto di questa voce →

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Il piacere di uccidere un negro

agosto 23, 2024 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

Uccidi copertinaL’ampio testo (p.300) di Tu uccidi. Come ci raccontano il crimine di Antonio Paolacci e Paola Ronco, ed. effequ è il viaggio attraverso i più noti delitti italiani per approdare al nostro pensiero e sensibilità di oggi: i pregiudizi e l’ignoranza, debitamente sostenuti dalla trivialità dei mass media: la vicina di casa e un amico promossi criminologi, anche il sindaco e il parroco se c’è tempo: era una ragazza solare, un lavoratore che usciva tutte le mattine alle sette, sì qualche volta discutevano, ma non avrei mai pensato. Questo è un paese tranquillo.

Oggi, tranne un caso che analizzeremo più per esteso, gli autori mostrano che accarezziamo il delitto con morbosa e superficiale curiosità, soprattutto con ferme convinzioni: di fronte a un negro, una prostituta, un tossico le reazioni sono simili e svaniscono in fretta. Il desiderio comune è che tutto torni come prima, che anche il dolore finisca sotto il tappeto. Leggi il resto di questa voce →

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Il verso va giù di moda, è arrivato il google metaverso, lo scriverò sui muri e sulle metropolitane

agosto 13, 2024 in Recensioni da Viola Allegri

Copertina PolicastroScrivere poesia e sulla poesia è oggi un sentiero fra tracce incerte e confuse, smarrimenti tra temperature alte e climi difficili. Non è cosa nuova, in passato fu destreggiarsi tra l’epica e la lirica, la canzone e l’elegia; tra la viella, il pianoforte e il bongo; tra i castrati, tra Claudio Villa e Gaber e si potrebbe continuare.

Gilda Policastro

Gilda Policastro

Lo studio di Gilda Policastro, critica letteraria e insegnante di Letteratura italiana contemporanea all’università di Perugia, Il metaverso. Appunti sulla poesia al tempo della scrittura automatica, ed. Quodlibet, denso e appassionato, mostra la forza centrifuga, i confini labili, il labirinto e il tormento che la poesia vive oggi quando non si pone più come palpito cardiaco e cambiamento del mondo, ma acuta d’occhio e con una botta ermetica pretende di “dire le cose come stanno”. Leggi il resto di questa voce →

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La risposta che aspetto: perché la Guerra?

agosto 8, 2024 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

Sul-nazionalismo copertinaFascismo-e-democrazia_large copertinaOra che i circa 70 anni di pace in Europa (ma non dimentichiamo le guerre dei Balcani, 1991-2001) sono finiti, credo sia utile, prima di arrivare all’oggi, affrontare il tema perché la guerra, cominciando da chi studiò le cause di quelle moderne dagli anni Trenta del Novecento.

Inizierei da due piccoli libri parzialmente inediti di George Orwell, l’uomo dai mille mestieri, volontario nella guerra civile spagnola, l’anarchico che più di tutti ha letto il futuro come un libro aperto: Sul nazionalismo e Fascismo e democrazia, trad. Davide P. Ferrero, ed. Lindau.

Il primo libro è composto da cinque interventi datati 1940-1942, quindi nel pieno della guerra mondiale e raccoglie articoli su giornali, una trasmissione alla BBC, la recensione della fantasia radiofonica di Orson Wells, L’invasione da Marte. Leggi il resto di questa voce →

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Berlino la dolce

agosto 2, 2024 in Senza categoria da Roberto Colli

idem bis

Fra le tante guide che la raccontano, e di cui ci siamo occupati in passato, c’è anche un volume di grande formato di Elodie Benchereau e Daniel Farò, Berlino, piccolo atlante edonista, trad. Vera Verdiani, ed. L’ippocampo.

Il volume divide la città in quartieri e ci sfida: dove andiamo oggi? Sono 260 pagine costituite per gran parte da grandi e splendide fotografie, accompagnate da brevi presentazioni. Ed è l’immagine che conta per chi ama Berlino, il colore, la forma architettonica, la poesia, non la prosa sempre troppo cospicua.

Camminare nel polmone verde del Tiergartner, il giardino zoologico, e svoltare tra i palazzi modernisti e intravvedere una scultura di Giacometti, sfiorare l’erotismo di un bacio dipinto su un muro, o attraversare la Sprea e perdersi nelI’Isola dei musei o imboccare la Karl- Marx- Allee fino ad Alexanderplatz: ovunque si sente il respiro della grande cultura. Che qui siano avvenute le convulsioni e il nuovo del Novecento: Brecht, Kurt Weil, Gros, Rosa Luxemburg, Weimar, il nazismo, la guerra, la divisione ed il Muro del 1961. Oppure con un passo indietro Beethoven e Marx. Ci si ferma a un semaforo, il verde si annuncia con un orso dalla lunga lingua, il simbolo della città, sull’origine del quale orso, nascoste nel Basso Medioevo, si diffondono varie dicerie, nessuna autentica testimonianza, e la tenerezza che vi dice di passare. Leggi il resto di questa voce →

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