Amore, amor, di nostra vita ultimo inganno

febbraio 9, 2015 in Grammatica studentesca della fantasia, Racconti e poesie da Margherita Tommasi

TIPOLOGIA NARRATIVA
Cosa succederebbe se Beatrice, anziché condurre Dante attraverso i cieli del Paradiso, si innamorasse di Virgilio e scappasse con lui nel profondo Inferno?

giani-18051Dante si sente come se avesse ricevuto un colpo improvviso, come se la lunga lama di un pugnale gli avesse trafitto pelle, carne e cuore. Gli gira vorticosamente la testa, gli tremano le gambe, teme di svenire, ma due braccia decise lo costringono a rimanere in piedi. La sua guida, la sua luce nel buio dell’inferno, il suo poeta illustre – Virgilio – lo  sorregge e lo fa sedere sulla roccia alla loro destra.

Il vento impetuoso si è d’un tratto calmato e Paolo e Francesca osservano ammutoliti la scena. C’è uno strano, inusuale silenzio: le anime dannate e punite sembrano percepire qualcosa, sembrano quasi capire. Sì, quelle anime, agitate in vita e in morte dalla passione amorosa che turba gli spiriti come una tempesta, capiscono tutto. Il poeta avverte una voce che lo chiama, una voce soave, limpida e carezzevole, una voce che infonde salvezza e beatitudine, come una brezza primaverile. La sua amata Beatrice. L’unica donna, l’unica persona che…

«Dante…? Dante! Devi ascoltarmi Dante, devi essere forte ora…». In cuor suo sa già cosa sta per accadere e spera con tutta l’anima di sbagliarsi, ma non è così. Ascolta imbambolato quella voce già sentita mille volte e che vorrebbe riascoltare altre mille, quella voce così amata, bella, che adesso sprigiona parole terribili. Il cammino è ancora lungo, è ancora all’inizio del percorso: è un percorso di salvezza e lui non può abbandonarlo. Avrà una nuova guida, nobile e illustre quanto la prima: Orazio avrà cura di lui e insieme percorreranno la strada fino alla fine del Purgatorio. Qui, un’altra anima beata lo condurrà al cospetto di Dio.

«Hai sentito, Dante? Santa Lucia è una presenza angelica, sarà un’ottima guida e ti porterà verso la luce eterna». Annuisce, ma dentro di sé si sente morire. Com’era potuto succedere? Virgilio e Beatrice innamorati! La sua Beatrice…

Era forse un incubo? Era l’Inferno? Si trovava già all’Inferno, dunque che bisogno c’era di crearne uno nuovo?

Decide di farsi forza, di reagire. Decide di alzarsi di scatto. Sviene, cade. Cade come corpo morto cade.

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest