“Tess, amica mia. Storia di un cane e della sua anima”, il nuovo libro di Gaetano Cinque

marzo 24, 2015 in Recensioni da Piera Maculotti

tessCave canem. Scordate il vetusto monito; meglio un più affabile Ave Canem… (con licenza poetica!). Il rapporto con l’amico dell’uomo per eccellenza è in costante evoluzione; oggi è un legame sempre più stretto, fatto di caldo affetto e di consapevolezza nuova. Lo testimoniano le fitte, vive pagine di “Tess, amica mia. Storia di un cane e della sua anima” (Europa Ed. pp. 195 € 13,90). E’ il terzo libro di Gaetano Cinque che – dopo un’intensa carriera scolastica conclusa da Preside al Liceo Calini di Brescia – con altrettanta passione ora si dedica alla scrittura. Una pratica stilistica accorta, la sua; una ricerca libera e curiosa, aperta all’ibrido, alla contaminazione di temi e generi e dunque all’intreccio, anche in questo testo, di finzione narrativa, verità autobiografica e riflessione filosofica

Tess: nome breve, sonoro, immediato. Si chiamerà così la cagnolina scelta dopo molti indugi, dubbi e rinvii. (Perché mai portare una bestia in casa?) Alla fine il batuffolo biancoGolden Retriever – entrerà nella vita di coppia, e niente sarà più come prima. Per la padroncina – moglie dell’autore, “musa leggiadra del canto canino” a cui il libro è dedicato – ma soprattutto per quell’io narrante maschile, così titubante all’inizio, pronto a ricredersi poi fino a rivedere consolidate abitudini, di vita e di pensiero.

Lui, lei e Tess: destini incrociati che il libro racconta nei loro snodi e sviluppi. Il cibo, la salute, le regole (tre capibranco non sono troppi?) Addestramento, sì o no? O è meglio un’educazione che sa scommettere sulla relazione, che fa leva sulla sensibilità profonda – sulla coscienza – dell’amico quattrozampe?

Tra passeggiate e viaggi e prove quotidiane, Tess cresce, in forza e fedeltà. E insieme a lei crescono i suoi padroni: da lei imparano l’ascolto e l’amicizia; lei, che possiede le chiavi della semplicità, col suo spirito francescano insegna loro a cogliere l’essenziale, aiuta l’adulto a riscoprire la gioia dell’emozione, la bellezza salutare del gioco.

Ed è un gioco narrativo particolare quello che Gaetano Cinque sperimenta nella seconda parte del libro: “Autobiografia” dove a narrare è Tess, in prima persona. Ed è il suo punto di vista canino a rileggere l’avventura vissuta insieme, a riflettere, a suggerire…

Sguardi diversi e un’unica grande Amicizia capace di far nascere – nel bipede uomo – una nuova intelligenza delle cose, un rapporto più saggio con la natura, una scelta di vita più consapevole e gentile…

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