Tragedia a Cartagine. Fuggito l’amante, la regina si toglie la vita

febbraio 4, 2015 in Grammatica studentesca della fantasia da Camilla Quagliotti

TIPOLOGIA GIORNALISTICA

Kauffman_-_Virgilio_legge_l'Eneide_ad_Augusto_e_Ottavia (1)Un giovane reduce dalla guerra di Troia ha abbandonato, questa notte, le sfarzose lenzuola della regina Didone, con la quale aveva iniziato una voluttuosa relazione. Sono ignote le cause, ma tragiche le conseguenze: Cartagine, dopo l’illusoria parentesi rosa, si è infatti tinta di rosso.

E. era giunto in città da qualche mese e si era subito innamorato della regina, facendo nascere false speranze nella popolazione, che vedeva in lui il futuro governatore.

Ma, dopo le inaspettate e tragiche vicende, la situazione si è drasticamente ribaltata. Alle prime luci dell’alba, Didone ha realizzato che l’uomo cui stava per affidare la propria vita l’ha tradita. 

Alla vigilia delle nozze il giovane ha lasciato in segreto Cartagine, salpando verso un’ignota destinazione. «L’abbiamo visto montare frettolosamente su una nave, vestito di abiti scuri» ha dichiarato una testimone.

La  regina, dopo aver dato l’ultimo saluto all’ignara sorella Anna, ha deciso di porre fine alla propria vita. Acceso un fuoco, con coraggio virile si è suicidata, usando la spada scordata da E., poi gettata tra le fiamme. Cartagine si è risvegliata tra le grida di dolore per la prematura scomparsa della regnante e ha proclamato una settimana di lutto cittadino. Nei prossimi giorni saranno le decisioni della giovane Anna a dettare le sorti del regno.

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