Dal Senegal all’Italia, la positività di Laye
ottobre 22, 2013 in Nuovi cittadini da Beatrice Orini
Nome: Abdoulaye Bar
Cognome: Diouf
Età: 30 anni
Professione: studente e mediatore culturale
Paese d’origine: Senegal
In Italia dal: 2005
Stato civile: libero
Sogno: diventare dirigente sportivo















The impossible hamster (“Il criceto impossibile”) è un video di poco più di un minuto, nel quale sono mostrate le conseguenze disastrose e apocalittiche dell’eventuale crescita illimitata di un criceto. Nel filmato lo speaker spiega che questo piccolo roditore, nel breve periodo che lo porta alla pubertà, raddoppia di peso ogni settimana. Pertanto, se Madre Natura non gli desse un freno, all’età di un anno l’animale peserebbe nove miliardi di tonnellate e potrebbe mangiare, in un giorno, l’annuale produzione di grano dell’intero pianeta, senza peraltro risultare sazio dal ghiotto pasto. Una simpatica ed efficace provocazione, che intende inchiodare politica ed economia alla responsabilità dell’assurdo e testardo attaccamento a un modello di sviluppo basato sul concetto di crescita economica ad eternum. Se la Natura ha posto un limite alla crescita, perché l’economia non vi si deve adattare?
Cuore africano, primo romanzo di Mariama Ba, scrittrice senegalese nata a Dakar nel 1929, è un romanzo epistolare (il titolo originale in francese è Une si longue lettre) pubblicato da Sei editore nel 1981 nella traduzione di Sergio Zoppi e mai più ristampato.
L’associazione e rivista Gruppo 2009 e il Caffè Letterario Primo Piano insieme, ieri, per un’occasione importante: ricordare e raccontare la vita un po’ speciale di Vittorio Arrigoni, il giovane volontario ucciso a Gaza nell’aprile 2011.
La lettura nasce da una passione: la malinconia. La malinconia intesa come pienezza dell’introversione, insoddisfazione, rivolta contro l’idea che questo sia il migliore dei mondi possibili. Batte contro il confine per superarlo e forzarlo. E’ un movimento a rischio.
Lui – sensibile, pacato e gentile – tace… Lei parla, pensa, pulsa… Sono molti anni che i due coniugi condividono il giogo matrimoniale, con rispetto e amore, insieme nel bene, nel male, nella diversità. Ma ora lei – dall’alto della sua aurea mezza età, i figli grandi, il nido vuoto – guarda inquieta ai suoi voli mancati.
“Non può essere concepito normale uno spot in cui i bambini e il papà sono seduti e la mamma serve a tavola”. È questa la frase – coincisa, chiara e più che mai condivisibile – che avrebbe condannato Laura Boldrini a un tam tam di sarcasmo, scimmiottamenti e pedanti paginoni sui maggiori quotidiani nazionali.
La diffusa metamorfosi del paesaggio naturale in quello artificiale ha trasformato il territorio italiano in un’unica città dilatata.