Le parole sono pietre
dicembre 9, 2022 in Recensioni da Roberta Basche
Eugenio Borgna con il libro Sull’amicizia pubblicato da Raffaello Cortina ritorna alle parole a lui care e all’importanza che hanno nei rapporti umani e, particolarmente, nella relazione tra medico e paziente.
Gentilezza, mitezza, dolcezza, delicatezza, fragilità, tenerezza sono descritte all’interno dei rapporti di amicizia esplorati in diverse situazioni e nelle diverse età della vita.
In questo percorso Borgna si fa accompagnare dai pensieri di Simone Weil, Emily Dickinson, Antonia Pozzi, Rainer Maria Rilke, Paul Celan, Ingeborg Bachmann, Nelly Sachs, Robert Musil e molti altri scrittori. Leggi il resto di questa voce →















Dalle centinaia di pagine del suo Diari
Appare ora nell’editore Adelphi che ne sta completando l’opera (circa 120 volumi), un libro con alcuni reportage di Georges Simenon, Il Mediterraneo in barca, trad. di Laura Vanorio e Girimonti Greco, nota di Matteo Codignola.
Gli alberi del nostro Paese custodiscono segreti, gli scaffali delle biblioteche cittadine …anche.
Il libro di Luciano Fausti, Società Lavoro Diritti, Brescia e il suo territorio nel secondo Novecento, Gam editore, che si presenterà domani 8 ottobre in Broletto alle ore 17.30 nella sede della Fondazione Trebeschi, è un lavoro unico nel cospicuo baule delle pubblicazioni bresciane.
Caffelatte condito con biologia, biscotti e chimica per colazione, pranzo e cena a base di metodo scientifico (due spuntini di frutta e fisica)
Se il benessere nei paesi evoluti è decisamente aumentato nell’ultimo secolo, e soprattutto nel secondo dopoguerra, ancora oggi appaiono deboli e inadeguati gli strumenti delle democrazie occidentali per combattere la povertà, nonostante essa si stia manifestando a livello globale come una priorità assoluta da affrontare, mentre la ricchezza nelle mani dei più ricchi aumenta di 2,5 miliardi al giorno (Oxfam). Riuscire a mettere fine alla povertà nel mondo è individuato come il primo obiettivo dell’ “Agenda ONU 2030”.
È impossibile che chi vede il mare per la prima volta o vi ha navigato per piacere o lavoro, o semplicemente ama nuotare nell’acqua salata, ecco, è impossibile che nei suoi sogni non alberghi il mare. Un essere palpitante e senza confini, il corpo di un amore che può anche fare paura, quel 71% del globo che riduce la Terra a una striscia residuale a possibile scomparsa. “Uomo libero, sempre amerai il mare” scriveva Baudelaire, con verso suggestivo e falso: ad essere gentili, metafora della vita umana. Quando venne costretto dalla famiglia a imbarcarsi per Calcutta, il poeta maledetto scese al secondo scalo, preferì la scrivania per celebrare incanti marini.