Una criminologia patrimonio di tutti. Leggendo “Introduzione alla criminologia” di Isabella Merzagora

luglio 6, 2023 in Approfondimenti, Recensioni

Copertina 'Introduzione alla criminologia'La pubblicazione d’un nuovo manuale è sempre testimonianza d’uno studio giunto ad un punto di solidità tale da poter essere offerto a studenti e studiosi quale base di percorsi formativi e di nuove ricerche. Tuttavia, la pubblicazione di Introduzione alla criminologia di Isabella Merzagora, ed. Cortina, professoressa di Criminologia presso l’Università degli Studi di Milano [e già presente sulle pagine del Gruppo 2009: http://www.gruppo2009.it/razzismo-e-criminalita/], trae con sé ulteriori elementi d’interesse, tanto per la materia quanto per il modo di affrontarla e per lo stile impiegato.

Anzitutto la materia, la criminologia, scienza preposta alle domande relativa ai “perché” e ai “come” dei fenomeni criminali e di criminogenesi. Una disciplina formalizzatasi relativamente di recente – è figlia del positivismo Ottocentesco – e di difficile collocazione istituzionale – afferendo, secondo le categorie ministeriali, all’area medica e non a quella giuridica, pur essendo proposta in diversi percorsi di studio. Una disciplina che tuttavia, forse per la fama dei “criminologi forensi”, invitati nei talk-show in concomitanza con celebri casi di cronaca nera, è conosciuta anche dai non specialisti, seppur spesso senza elementi di riferimento ma per conoscenze “da sentito dire”. Leggi il resto di questa voce →

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Appunti per il 25 aprile 2020

aprile 24, 2020 in Approfondimenti

Bella_ciaoIl 25 aprile 2020 sarà il 75 anniversario della data scelta per ricordare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Si tratta d’una celebrazione che negli anni si è svolta con finalità diverse, che ha valorizzato discorsi differenti, che è stata celebrata con intensità variabile. Quest’anno non sarà una celebrazione come quelle consuete, non potendo che porsi in disparte rispetto a quel gioioso filo di memoria, a quel discorso continuo che contribuisce a disegnare la nostra identità ed a tessere idealmente la nostra bandiera nazionale. In un momento in cui un velo nero di silenzio copre le nostre strade e le nostre piazze non solo è sicuramente interdetto qualsiasi assembramento ma anzi stonato potrebbe risultare anche solo un qualsiasi ricordo di battaglie, di dichiarazioni, di ulteriori sfide da affrontare.

Nel tempo presente sembra che tutto lo spazio sia divorato dal senso di profonda ingiustizia della situazione attuale, che non può che interrogare angosciosamente anche coloro che non sono stati toccati dalla “peste”. Questa sensazione – la si chiami, se si vuole, “male” o mysterium iniquitatis – può essere talmente grave da sopraffare. Leggi il resto di questa voce →

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Il “sopravvivere dei nomi alle cose”: note dal dibattito sulla politeia biblica

luglio 4, 2018 in Approfondimenti

«quia auctoritas cereum habet nasum, id est in diversum potest flecti sensum, rationibus roborandum est» (Alani de Insulis, De fide catholica contra hereticos sui temporis praesertim albigenses)

[«perché l’autorità ha il naso di cera, cioè che può essere piegato in differenti direzioni secondo le tesi da sostenere»]

puritani«Se è stata una cosa difficile e mirabile […] l’aver potuto gli uomini per lunghe osservazioni, con vigilie continue, per perigliose navigazioni, misurare e determinare gl’intervalli de i cieli, i moti veloci ed i tardi e le loro proporzioni, le grandezze delle stelle […], i siti della terra e de i mari, cose che, o in tutto o nella maggior parte, sotto il senso ci caggiono; quanto più meravigliosa deviamo noi stimare l’investigazione e descrizione del sito e figura dell’Inferno». L’incipit di questo scritto può sicuramente far pensare all’opera di un qualche religioso medievale attento alla salvezza dell’anima e rispettoso della Sacra Rota. Più strano è invece realizzare che è opera del primo vero scienziato moderno: Galileo Galilei, intento ad analizzare attentamenti, davanti all’Accademia fiorentina, secondo principi fisici, i canti danteschi: «Non solamente è impossibile, se vogliamo sfuggir la rovina di tutto l’Inferno, che le parti superiori manchino di sostegno, ma è ancora ciò contro l’istesso Poeta …». La statica – chiaro – anche all’Inferno non si discute.  Leggi il resto di questa voce →

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“Ore 15:17 – Attacco al treno” di Clint Eastwood

aprile 1, 2018 in Cinema, Recensioni

the-1517-to-paris-blogbusters-filmdatenbank-2018Ore 15:17 – Attacco al treno è un film difficile da inquadrare, una produzione che si muove – con flashback e flashforward – tra la narrazione di una vacanza ed il documentario, tra il romanzo di formazione ed il film d’azione.

Questa eterogeneità narrativa è però, più che il frutto di una sperimentazione cinematografica, il risultato di un lungometraggio che sembra esser stato girato solo per permettere a Clint Eastwood di ripetere le sue tesi sull’eroe americano di oggi: uomo comune, religioso, magari con desiderio di riscatto, che compiendo il suo dovere (militare) salva vite umane dal “nemico”.  Leggi il resto di questa voce →

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Ariosto sul palcoscenico: meraviglia, farraginosità, autorità

novembre 29, 2017 in Approfondimenti, Letteratura, Recensioni

copertina-ariosto«Quell’io che tra più dotti e più canoriCigni del Po famoso il volo alzai,

E in accenti dolcissimi cantai

Le donne, i cavalier, l’arme e gl’amori»

 

Siamo nel 1623, ad Ancona, ed è Ariosto che ha fatto la sua comparsa sul palcoscenico: «Fu dunque fin da principio […] conosciuto costui essere l’Ariosto, il quale parve all’autore d’introdur per prologo della sua tragedia, sia perch’ella da quello ha i suoi primi fondamenti». Così, con l’intervento di questa “dramatis persona”, si apre Il Medoro incoronato di Prospero Bonarelli della Rovere, uno dei molti autori che s’impegnarono raccogliere idealmente il “miglior plettro” lasciato dal poeta ferrarese ai posteri per lo sviluppo delle sue storie.  Leggi il resto di questa voce →

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Mediatori culturali e divagazioni sulla democrazia

settembre 26, 2017 in Approfondimenti, Recensioni

1La settimana scorsa c’è stata una strana apparizione sulla mia scrivania. È un libretto piccolo, d’un centinaio di pagine, dalla copertina rossa che fa risaltare il titolo sul dorso, scritto a lettere eleganti: “Language & the pursuit of truth”. I cinquant’anni dell’edizione trovano conferma nel colore delle pagine e nell’inconfondibile odore di biblioteca. Non riesco a capire se sia stato prima in possesso della “Teesside University Library” o del “Nottingham College of Education Library”, ma i due timbri rossi “withdrawn from stock” sono la mia garanzia contro le accuse per furto del famoso sceriffo della cittadina inglese. Il libro è interessante, forse un po’ datato nelle sue teorie e sicuramente pervaso di quella filosofia del “Common sense” che insieme all’ideale del “comfort” rappresenta l’anima anglosassone. La lettura è stata tuttavia pian piano schiacciata da un dubbio che, a tutt’ora, non ha trovato soluzione: perché, un giorno d’agosto, ho lanciato l’ordine per questo volume? Leggi il resto di questa voce →

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Boccaccio, Bandello, Lope de Vega e Cervantes, come dialogano culture e civiltà

aprile 11, 2017 in Approfondimenti, Letteratura, Recensioni

copertinaIl volume Traduzioni, riscritture, ibridazioni. Prosa e teatro fra Italia, Spagna e Portogallo, ed. Olschki, si muove sulle orme dei tanti letterati che, seguendo – a distanza di secoli – le orme di Seneca, si spostarono tra le penisole iberica ed italiana.

Il libro raccoglie, a cura di Michela Graziani e Salomé Vuelta García, i contributi alla seconda giornata di studi del seminario permanente Relazioni linguistiche e letterarie tra Italia e mondo iberico in età moderna, svoltosi il 23 ottobre 2015 presso l’Università di Firenze e dedicato alla riflessione su due generi letterari, il teatro e la prosa, nell’ambito dei tre paesi. L’analisi si muove seguendo le prospettive complementari della traduzione, ricezione e circolazione nei diversi ambiti culturali. Leggi il resto di questa voce →

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Le abbreviazioni: tra velocità ed oscurità del messaggio, il caso del dentista francese

aprile 4, 2017 in Approfondimenti, Recensioni

scriver_veloceIl primo messaggio telefonico che ho ricevuto, ormai quasi 10 anni fa, recitava: “Questo è il tuo num? Visto la XXX stase, ma te ne parlo doma”. Oggi quell’amico ed io sicuramente ci vergogneremmo di queste espressioni (essendo dei “grammar nuts” entrambi) e, per fortuna, non ne abbiamo più bisogno: i piani tariffari a forfait ed alle varie applicazioni di messaggistica elettronica hanno praticamente eliminato la necessità dell’utilizzo ingenuo delle abbreviazioni sofferto dai pionieri delle comunicazioni elettroniche. Nonostante il risparmio di caratteri quella comunicazione si rivelò però tutt’altro che inutile e il mandare poi un messaggio dall’estero a quella stessa XXX fu segno dell’essere un gran cavaliere: pronto a spendere quasi un euro per qualche parola d’oltrefrontiera. Parole, chiaro, abbreviate anch’esse.

Se mi trovassi oggi davanti ad un SMS del genere, escludendo la sciatteria del mittente, potrei pensare tutt’al più al tentativo di creare un linguaggio mimetico, come, ad esempio, è avvenuto nelle banlieues francesi con la nascita del verlaine e accade nei “cavalli” per il traffico di droga. Leggi il resto di questa voce →

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Paterson di Jim Jarmusch

febbraio 28, 2017 in Cinema

paterson1Otto giorni di vita di un autista di autobus nella cittadina di Paterson, New Jersey: un uomo che si chiama come la sua città (Adam Driver), sua moglie (Golshifteh Farahani) che passa le giornate a dipingere le tende, vende dolci al mercato della domenica e pensa di diventare una chitarrista country ed infine il cane, Marvin, antipatico ma obbediente. Chiaramente anche una scatola di fiammiferi “Ohio Blue Tip” in cucina.  Sono questi gli elementi principali della trama di quest’opera, presentata al Festival di Cannes, del regista Jim Jarmusch, peso massimo del cinema indipendente americano e fondatore del cinema minimalista, celebre per le opere nelle quali sviluppa una poetica della relazione tra il posto del soggetto ed il contesto, creando personaggi a disagio nell’accettazione del rapporto con ciò che li circonda. Leggi il resto di questa voce →

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Francofonia, l’elegia firmata da Sokurov

gennaio 10, 2017 in Cinema

francofonia 2 “Dovremo navigare per sempre e vivere per sempre” sussurra Sokurov davanti alla Neva, agitata ed infinita come un mare, che circonda l’Hermitage negli ultimi fotogrammi di Arca Russa e quasi idealmente sembra ripartire da quell’affermazione il regista che – all’inizio di Francofonia – prova a chiamare un suo amico capitano della marina mercantile, un amico che, come gli altri personaggi del film, ha continuato a vivere, a navigare, nelle intemperie della storia, che si susseguono come le onde dell’oceano: tutte uguali e ciascuna con una propria voce. Leggi il resto di questa voce →

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