ACROSS THE SEA – Our bond to the Mediterranean

febbraio 20, 2024 in Testimonianze da Michele Civiero

I partecipanti al progetto Across the sea, giugno 2023

I partecipanti al progetto Across the sea, giugno 2023

Nel giugno 2023 ho avuto il piacere di essere membro della Delegazione italiana alla prima Edizione di “Across the Sea – Our bond to the Mediterranean”, una Conferenza internazionale creata da e per i giovani appartenenti all’area mediterranea.

Il progetto nasce dalla mente di tre giovani Alfieri della Repubblica Italiana, Manuel Pala, Chiara Damasco e Virginia Barchiesi, desiderosi di coinvolgere le nuove generazioni nei processi decisionali locali ed internazionali. Tale coinvolgimento, infatti, è pensato come la chiave per costruire una nuova collettività responsabile e consapevole delle sfide che l’attendono. Leggi il resto di questa voce →

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Lettera aperta a G9: Un’altra edicola chiude, cronaca di un amore interrotto

novembre 23, 2022 in Testimonianze da redazione

 

Francesca Mazzotti, nella sua edicola

Francesca Mazzotti, nella sua edicola

Volentieri pubblichiamo questa testimonianza di Francesca Mazzotti, la cui edicola a Brescia, in via Mazzini/p.zzetta Martiri di Belfiore, chiude per sempre dal 24 novembre 2022.

Pochi, pochissimi negozianti si mettono realmente in discussione accettando la sfida del cambiamento, ciò perché il cambiamento spaventa, rappresenta abbandonare le proprie sicurezze.
Ad oggi non scegliere equivale a scegliere di subire in maniera irreversibile tutti i colpi che questa condizione porta con sé, venendo trascinati in una realtà economica che investe tutti.
Dietro ad una chiusura di attività esiste sempre tanto rammarico, la sensazione di non avercela fatta, di non essere riusciti a cogliere quel momento di cambiamento, figuriamoci nel campo delle edicole.
Nel 2001 in Italia c’erano più di 36 mila edicole. Nel 2017 sono diventate circa la metà 15.876; nel gennaio 2020 circa 11.000 e oggi forse siamo dimezzati.
Nelle vendite di quotidiani e riviste si passa dai 6 milioni e 800 mila copie al giorno nel 1992, a 1 milione e 800 mila copie nel 2018. Ben 5 milioni di copie in meno al giorno!
A volte l’editore tenta qualche perla, ad esempio attraverso un inserto in più per soli 50 centesimi, crede di fare un mezzo regalo, ma molti lo vedono come un’imposizione e hanno una reazione contraria rispetto a quella che l’editore si aspetta.
Gli abbonamenti poi ….
Che succede con gli abbonamenti?
Gli editori stessi li vendono on-line, a volte noi stessi vendiamo, allegato alla rivista, il buono per acquistarla con il 70 per cento di sconto, in abbonamento. È come se andassi dal macellaio a comprare la carne e sullo scontrino che ti dà ci trovi scritto: guarda che questa carne che hai pagato venti euro, se la ordini per telefono puoi averla direttamente a casa e pagarla cinque euro. A quel punto continui a comprarla da lui o telefoni? Telefoni e quindi il macellaio muore. E si chiede…perché ??
Ascoltando poi i clienti e vedendo cosa acquistano, di cosa discutono, che discorsi e domande ci scambiamo, mi faccio delle domande anch’io.
Per esempio, che me ne frega di quello che succede in Arabia Saudita quando io vivo qua e non so che la strada domani sarà chiusa, o che faranno i lavori e mi toglieranno l’acqua? L’utilità è di avere un giornale che ti dice cosa succede il giorno dopo e non il giorno prima. Quando il giornale esce è già vecchio di due giorni. Magari la gente vuole risentire le stesse cose e avere delle conferme, ma può anche dirsi: perché lo compro se queste notizie le ho già sentite alla tv? Mi dicesse qualcosa che non so, quello che mi è utile.
Perché il giornalista non potrebbe fare una ricerca e un confronto fra le spese che si pagano nelle diverse banche e dire qual è più conveniente. Se pubblichi questa informazione la gente apprezzerà il tuo giornale. Potresti dire: andate a comprare questo prodotto là perché costa meno. O fare un listino e spiegare che Tim e Vodafone costano più di altri, così la gente può cambiare.
Sono esempi per suggerire qualcosa di utile e alla portata di ogni età e classe sociale, un rinnovamento; naturalmente riportando queste informazioni con parole alla portata di tutti, non con termini come “Il sole 24 ore” che per la maggior parte della clientela è arabo.
Se ci dicono che sono affogati venti bambini nello stretto tra la Sicilia e la Tunisia ci dispiace, chi umanamente non può che esserne triste e sentirsi colpito al cuore, ma che questo venga montato e buttato in politica, dà fastidio e non ci interessa.

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Un Orto botanico a Toscolano Maderno

ottobre 26, 2021 in Testimonianze da Roberta Basche

Veduta dell'Orto Botanico

Veduta dell’Orto Botanico

In una calda mattina di settembre arrivo a Toscolano Maderno, in provincia di Brescia, in visita all’Orto botanico intitolato a Giordano Emilio Ghirardi. Il lago è increspato e i riflessi del sole sembrano rincorrersi come in un gioco. Ghirardi, imprenditore del settore farmaceutico, fondò nel 1964 la Stazione agricola sperimentale Mimosa per coltivare piante medicinali provenienti da tutto il mondo. Oggi l’Orto botanico appartiene all’Università degli Studi di Milano ed è dedicato prevalentemente alle specie medicinali. Fa parte della Rete Orti botanici della Lombardia e si occupa di ricerca, in particolare nell’ambito della caratterizzazione delle piante officinali, di divulgazione, attraverso giornate di incontri all’Orto e di etnobotanica, approfondendo gli usi medicinali, alimentari, cosmetici e veterinari delle piante nella storia. Il giardino, che occupa una superficie di 10.000 metri quadrati, spunta imprevisto tra le case del paese affacciato sul lago di Garda.

Comincio la visita lungo il perimetro dell’Orto. I vialetti sono delimitati a destra e a sinistra da piccoli arbusti, piante erbacee, fiori tra cui si osservano varietà di Galium (caglio zolfino, caglio bianco, caglio lucido), menta, lavanda, campanule, belle di notte.

Il centro del giardino è popolato da numerosi ulivi, ma si fanno notare un rigoglioso mirto, un viburno, un corbezzolo, un tronchetto della felicità, un tappeto di edera velenosa. Leggi il resto di questa voce →

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Tra un banco e quello accanto, ma distanziati: il mondo sommerso dei nostri pensieri inespressi

agosto 4, 2021 in Testimonianze da Maria Angela Ottelli

L’ultima campanella è suonata e una sottile punta di malinconia mi prende nel vedere i ragazzi uscire festosi, mentre le aule si fissano in un silenzio immobile e innaturale. Il pensiero corre alle ore trascorse con i miei studenti, alle mascherine e ai distanziamenti, alla loro vitalità nonostante tutto e, in alcuni casi, al loro dolore. Sono stati mesi di pandemia, che insieme abbiamo vissuto e affrontato nel lavoro della nostra quotidianità. Ho pensato così di attingere alle loro scritture improvvisate, ricomponendone i frammenti in un puzzle che ha la sola ambizione di trattenere i ricordi.

 

a scuolaBMX è la mia passione, libertà è la sensazione e poi ecco … Adrenalina mi raggiunge, mi afferra, è il successo … sono alla vittoria finale.

Come rondine pronta a volare, mi rifugio nella protezione del nido: sicurezza è la mia casa, ma nei suoi spazi si apre all’improvviso una breccia e irrompono rabbia e felicità, tempesta e fatica, parole e studi, odio e primi amori, fragilità e superiorità.

E’ tutto un inestricabile groviglio, fin quando il ricordo dei nonni s’insinua impalpabile, aleggia nell’aria e si sente il risuonare del loro canto muto.

La fantasia allora accorre in aiuto e mi trascina nel regno sconfinato della libertà e del sogno. Vedo le nuvole che si rincorrono nel cielo, che giocano con l’aria e con l’acqua, che va dove vuole.

La voglia di viaggiare diventa pressante e insegue luoghi incontaminati, boschi con le cortecce rugose, tronchi con lacrime di resina, gelidi fiordi, brughiere battute dal vento e infine … New York, giungla di vetro e squarci di giallo accecante nel buio delle notti.

Perché tu, solitudine, ti affacci sui nostri volti pallidi e veli i nostri sguardi ridenti, smorzi le nostre risate divertite di bambini?

Ma noi non ci arrendiamo e inseguiamo le orme della felicità che si fa musica.

 

La classe 2F – sezione musicale

Istituto comprensivo Morosini Manara – Milano

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