Vanessa Bell, l’ape regina di Bloomsbury

febbraio 7, 2018 in Approfondimenti, Arte e mostre da Chiara Chiappani

Still Life on Corner of a Mantelpiece 1914 Vanessa Bell 1879-1961 Purchased 1969 http://www.tate.org.uk/art/work/T01133

«Non riesco a ricordarmi di un tempo della nostra vita in cui Virginia non abbia voluto fare la scrittrice e io la pittrice». Così Vanessa Bell ricorda il rapporto con la celeberrima sorella, Virginia Woolf, in un libro assolutamente da tradurre.
Pittrice, intellettuale, musa di artisti come Roger Fry e Duncan Grant, Vanessa nasce nella Londra del 1879 in una famiglia dell’alta borghesia vittoriana. Alla morte del padre, si trasferisce con i fratelli al 46 di Gordon Square, nel quartiere bohémien di Londra, quartiere che renderanno famoso: attorno a loro cominciano infatti a riunirsi i membri del Bloomsbury Group, di cui “Nessa” diventa immediatamente leader naturale.  
Oggi ricordiamo quel circolo per il suo fondamentale contributo culturale, ma il Bloomsbury era innanzitutto un gruppo di amici giovani, istruiti, studiosi e privilegiati. Del tutto originale e sempre difficile da perseguire, la loro accanita ricerca della verità, della sincerità e della bellezza. Un atteggiamento sconvolgente e scandaloso per quei tempi e che spesso comportava anche per loro infelicità e tristezza; tuttavia li portava ad affrontare linguaggi e comportamenti nuovi che li rende ancora attuali e tutt’oggi suscita ammirazione.

Tale ricerca andava di pari passo con l’espressione e la cura degli affetti personali, anch’essi non convenzionali, a volte intrecciati tra loro, come quello tra Virginia e il marito di sua sorella Vanessa, oppure quelli omosessuali maschili e femminili.
Al centro di questo gruppo di donne e uomini illustri, Vanessa intreccia una serie di complesse relazioni affettive, intellettuali e professionali, che dureranno per tutta la sua vita. Diventa famosa per la sua mitezza, che usa come arma di difesa contro la società patriarcale, che la vorrebbe costretta in una gabbia di ignoranza e buone maniere.
Dopo la sua morte, Vanessa Bell è ricordata più per la sua intricata biografia familiare e sentimentale che per la sua arte, ma come artista gioca una parte fondamentale nel primo Novecento inglese.

Da giovanissima è alunna di grandi artisti come Cooke, Watts, Furse e Sargent, tutti maestri eccellenti, ma rappresentanti di un modo di vivere l’arte classico vittoriano, che nel resto d’Europa è superato da anni.

Della lezione di questi maestri, Vanessa è in grado di selezionare ciò che più le interessa apprendere, tralasciando il resto.

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Le figure fondamentali per il raggiungimento di una maturità artistica e personale di Vanessa sono altre: il marito, Clive Bell, famoso critico d’arte, e il suo mentore, il pittore Roger Fry, che nel 1910 porta a Londra impressionisti e post-impressionisti con una grande mostra che finalmente dà una scossa al mondo artistico inglese, mettendolo al cospetto di Manet, Cèzanne, Van Gogh, Gauguin, Seurat, Matisse e Picasso. La scoperta di questi artisti è una svolta anche per Vanessa, che avvia un lungo periodo di sperimentazione e, due anni dopo, prende parte alla seconda mostra organizzata da Fry, esponendo le sue opere insieme a quei pittori e aprendo, di fatto, la strada alle avanguardie artistiche del Novecento in Inghilterra.
Radicale innovatrice nell’uso dell’astrazione, del colore e della forma, Vanessa è anche decoratrice all’avanguardia. La testimonianza più famosa della sua eredità è senza dubbio la casa di Charleston in cui trascorse gran parte della sua vita: pensata come rifugio per la sua famiglia e i suoi amici, diventò un grande laboratorio creativo per molti artisti dell’epoca.
La figura di Vanessa Bell artista è stata riscoperta solo di recente: nel 2017 la Dulwich Picture Gallery di Londra ha ospitato la prima grande retrospettiva dedicata a lei e, paradossalmente, il merito di questa rivalutazione è da attribuire proprio a una biografia.
Vanessa Bell. Portrait of the Bloomsbury Artist, pubblicato da Tauris nel 2015, risultato di decenni

Abstract Painting c.1914 Vanessa Bell 1879-1961 Purchased 1974 http://www.tate.org.uk/art/work/T01935

di ricerche dell’autrice, Frances Spalding. Il libro di ben 416 pagine, ricostruisce nei dettagli la vita di Vanessa Bell, partendo da una massiccia mole di testimonianze inedite. Frances Spalding riesce a rappresentare con equilibrio la complessità della protagonista, dai lati più intimi alle conquiste professionali, in un tributo sublime a una donna di grande talento, intelligenza e umanità.

In Italia Vanessa è stata studiata quasi esclusivamente da Lia Giachero, docente di storia e critica dei Beni artistici e ambientali, studiosa attenta soprattutto all’apporto femminile all’avanguardia europea. Ha scritto L’ape regina di Bloomsbury, ed Selene 2001 e pagine autobiografiche di Vanessa Bell, La nostra Bloomsbury. Io, mia sorella Virginia e gli altri, ed. Donzelli 2017 con prologo di Angelica Garnett, la figlia di Vanessa. Libro pubblicato anche in Inghilterra con sue note e postfazione.

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