A Brescia gli uomini si dedicano le vie e dimenticano l’altra metà del mondo

febbraio 9, 2013 in Approfondimenti da admin

Nell’articolo di Roberta Baschè, Donne, un’emancipazione incompiuta, si parla della toponomastica femminile: le vie, i vicoli, le piazze dedicati a donne illustri in Italia sono in una percentuale inferiore al 5%. E a Brescia? Le vie o le piazze intitolate a uomini, città, eventi storici, sono circa  CINQUECENTOCINQUANTA.

Per trovare le VENTI vie (nessuna piazza) dedicate a donne (circa la metà bresciane) bisogna percorrere la città in lungo e in largo. La “quota femminile”è circa il 3,6% (considerando solo le vie intitolate a uomini e donne). A chi sono dedicate le vie della città?

Dolores Abbiati (1927-2001): partigiana bresciana, fu parlamentare prima in Senato (1968-1972) poi alla Camera dei Deputati (1972-1979).

Sorelle Agazzi: la via è intitolata alle sorelle Rosa (1866-1951) e Carolina (1870-1945), pedagoghe ideatrici del metodo che porta il loro nome.

Brigida Avogadro: personaggio mitico che avrebbe guidato giovani uomini e donne contro il nemico milanese durante una battaglia del 1438.

Nella Berther (1913-1972):scrittrice e insegnante bresciana; scrisse il romanzo Pan di segale e una raccolta poetica intitolata Se la strada finisce da cui è tratta la poesia che segue.

Hai avuto paura dei miei occhi.

Sono chiari come l’acqua.

Ci si specchia dentro.

Forse hai visto la tua faccia stanca,

che non volevi vedere.

E un giorno me li hai chiusi

Con mani leggere,

con una carezza che non scorderò.

Hai avuto paura di farmi male

E me n’hai fatto tanto.

Marie Bracquemont, Donna in bianco (1880)

Carolina Bevilacqua: patriota del Risorgimento bresciano aprì a proprie spese un ospedale per l’assistenza ai soldati italiani a Valeggio sul Mincio. Morì nel 1849.

Laura Cereto (1469-1499): filosofa bresciana scrisse le Epistolae e una Oratio in asinarium fumus.

Angela Contini (1823-1887): Angela Rogna in Contini partecipò ai combattimenti contro gli austriaci durante le dieci giornate di Brescia.

Crocifissa di Rosa, il cui vero nome era Paolina Francesca (1813-1855) fu fondatrice delle Ancelle della Carità.

Grazia Deledda (1871-1936): scrittice nuorese premio Nobel per l letteratura nel 1926.

“dopo tutto, poi, l’illusione è la cosa più buona della vita: è il solo modo d’intendersi con la vita; il resto non è che equivoco, malinteso profondo e inguaribile…” (da una lettera della Deledda a Marino Moretti)

Eleonora Duse (1859-1924): attrice italiana, interprete dell’adattamento cinematografico di Cenere, romanzo di Grazia Deledda, di drammi di D’annunzio, di Ibsen e altri.

Angiolina Ferrari: moglie dell’industriale bresciano Roberto Ferrari

Veronica Gambara (1485-1550): poetessa bresciana apprezzata da Giacomo Leopardi.

Occhi lucenti e belli,

com’esser può che in un medesmo istante

nascan da voi nove sì forme e tante?

Lieti, mesti, superbi, umili, alteri

Vi mostrate in un punto, onde di speme

E di timor m’empiete

E tanti effetti dolci, acerbi e fieri

Nel core arso per voi vengono insieme

Ad ognor che volete.

Or, poi che voi mia vita e morte sète,

occhi felici, occhi beati e cari,

siate sempre sereni, allegri e chiari.

Lavandaie del borgo: dedicata alle lavandaie di Borgo Trento.

Madre Teresa di Calcutta (1919-1997): fondatrice delle Missionarie della carità, premio Nobel per la pace nel 1979.

Adelaide Malanotte (1735-1832): cantante (contralto) nata a Verona. Per lei Rossini scrisse il Tancredi.

Maria Garcia Malibran (1808-1836): cantante parigina, interprete delle opere di Rossini, Bellini e Donizetti.

Sant’Angela Merici , nata a Desenzano del Garda (nel 1470 o nel 1474) si dedicò alla cura degli infermi fondando una comunità presso la chiesa di Sant’Afra.

Ada Negri (1870-1945): scrittrice e poetessa lodigiana.

Stanotte udii, fra veglia e sonno, un canto

Lieve, sommesso, e pur vasto siccome

Il vasto mondo; e mi parea nel sogno

Di navigare in barca senza remi

Su grigio mare, dentro un vel di pioggia.

Era la pioggia, sì; ma sovra un mare

Di fronde mormoranti di felice

Ristoro nelle tenebre: la prima pioggia d’autunno, dopo un’arsa estate

Tutta febbre di sole…(…)

(Pioggia d’autunno)

Giuseppina Strepponi (1815-1897): lodigiana, fu soprano, interprete delle opere di Verdi.

Sofia Testi (1874-1933): direttrice scolastica a Brescia, creò corsi per ragazzi svantaggiati e una scuola per operaie.

E’ una giornata primaverile, il sole è tiepido e le strade silenziose. Mi trovo nella grande piazza Laura Bianchini dove aspiro il profumo delle acacie in fiore; mi abbevero alla piccola fontana in un angolo della piazza e imbocco via Mina Mezzadri per piegare subito a sinistra in corsetto Luigia e Teresa Ambrosetti. Al civico 7 c’è una piccola libreria antiquaria gestita dalla signora Nora (la consiglio, per chi non vi fosse mai entrato è ricca di perle rare); ma io oggi voglio solo camminare e in fondo al corsetto scorgo piazzetta Francesca Lanfranchini.

Una donna dai capelli bianchi riposa su una panchina, attorniata da fioriere gialle di primule. Mi sorride. Contraccambio il sorriso e proseguo in via Achilla Maria Morandini. Dopo aver incrociato via Giacinta Calini proseguo per via Rina Soldo. Da questa stretta via sbircio i balconi fioriti di vicolo Anna Seppilli, sulla destra, e di rua Bruna Manera, sulla sinistra.

Una volta giunta in piazza Adele Bignami decido di proseguire per il bellissimo viale alberato Franca Ghitti dal quale si diramano ora a destra e ora a sinistra via Natalia Ginzburg , via Lalla Romano, via Elsa Morante, via Paola Levi Montalcini, via Enrica Calabresi, via Eva Mameli, via Maria Pastori, via Lydia Monti e continuo a passeggiare ascoltando il cinguettio dei pettirossi che si rincorrono da un tiglio all’altro….

Mi sveglio all’improvviso e…guardo fuori dalla finestra: sta piovendo a dirotto. Era un sogno.

Laura Bianchini (deputata dell’Assemblea Costituente)

Luigia e Teresa Ambrosetti (chimica e matematica)

Lanfranchini Francesca Virginia (scrittrice)

Achilla Maria Morandini (partigiana)

Giacinta Calini (scrittrice)

Anna Seppilli (musicista)

Bruna Manera (partigiana)

Adele Bignami (musicista)

Franca Ghitti (scultrice)

Paola Levi Montalcini (pittrice)

Mina Mezzadri (regista)

Enrica Calabresi (zoologa)

Eva Mameli (botanica)

Maria Pastori (matematica)

Lydia Monti (chimica)

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