“Panni Stesi”: opere di Forgioli e Mongiello a Salò

dicembre 19, 2017 in Arte e mostre

Lungolago Zanardelli, fino al 4 febbraio 2018

panni stesiLi intravedi sventolare oltre la pagina, evocano terra e cielo, dove il pastello si fa corposo, o velatura, sbaffo sfrangiato che guizza di vita propria. Azzurro e celeste, indaco ed ocra, si intrecciano col bianco, con le terre, col giallo inaspettato: bozzoli di vita appesi ad un filo, i pastelli ad olio di Attilio Forgioli. Sono annunciati, nella “Loggia della magnifica Patria” del Palazzo Comunale di Salò, da panni veri, appesi a fili da bucato, bianchi, neri, grigi, e il lago a far da sfondo. L’installazione, dello stesso Forgioli con Giovanni Cigognetti, attrae ed invita ad addentrarsi, come in un labirinto che nasconde, in parte, e disvela,  invita alla ricerca, ma anche alla fuga. Dall’ovvio, dallo scontato, che sicuramente Forgioli evita, andando a scavare, nel dettaglio, il microcosmo che si fa gesto pittorico. Leggi il resto di questa voce →

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Calli, ponti e campi dell’anima: una nuova “esperienza” per Carlo Simoni

agosto 15, 2017 in Recensioni

lesperienza-carlo-simoniSapete perché, a Venezia, le piazze si chiamano “campi”? Perché “tanto tempo prima, quando non c’erano ancora palazzi, ma solo piccole case di legno, e l’acqua non era ancora stata imbrigliata nella rete di canali e rii ma circondava da ogni parte le isolette su cui quelle case sorgevano insinuandosi dovunque, gli abitanti coltivavano il grano nelle piccole radure al centro delle isole, dove erano certi che l’acqua salmastra non sarebbe arrivata”.

Una piccola rivelazione come questa giunge improvvisa e gradita a svegliare l’andamento un po’ sonnolento di questo racconto di Carlo Simoni, “L’esperienza” (Secondorizzonte, Liberedizioni, 2017). Leggi il resto di questa voce →

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MUSIL a Brescia: un progetto culturale per rilanciare la città

giugno 29, 2017 in Approfondimenti, Architettura e urbanistica

musil1Dunque sembra sia giunta l’ora, dopo anni d’attesa: finalmente il Museo bresciano dell’Industria e del Lavoro (MUSIL) vedrà la luce, col concorso di Regione Lombardia, Provincia, A2A, Università degli Studi di Brescia e grazie al fondamentale contributo finanziario della società Basileus. L’inizio lavori è previsto per l’autunno di quest’anno per i primi due lotti del progetto, presentato lo scorso 10 giugno nel salone Vanvitelliano del palazzo Loggia, a Brescia.

Se “apologia del lavoro” e della sua dignità deve essere, così sia, come è giusto in una città come Brescia che si è costruita, tra Ottocento e Novecento, come città industriale ed ha sedimentato, soprattutto nel suo settore ovest, la massima concentrazione di fabbriche, opifici, case operaie. Leggi il resto di questa voce →

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Guardare dentro, guardare oltre

marzo 30, 2017 in Letteratura, Recensioni

carlo-simoniLe vite degli altri: da indagare, da svelare, da capire. Ma non attraverso un’indagine filologica, bensì ricercando epifanie “fuori rotta”, passi incerti, “squarci nel cielo di carta”, direbbe Pirandello.

Questo nell’ultima produzione narrativa di Carlo Simoni, che si esprime in racconti brevi: i tre della raccolta L’ombra dei grandi. Tre racconti del lago e, più lungo, Il generale, editi sul finire del 2016 da Secondorizzonte.

E così nel primo volume i “grandi” si rimpiccioliscono, forse, rispetto all’immagine giganteggiante che ne abbiamo, ma sarebbe meglio dire che aprono una porta segreta attraverso la quale, senza smentirsi, si rivelano a noi più chiari, credibili, interessanti.

E così i luoghi nei quali si muovono: il Garda, Malcesine, Riva, nel primo volume, i Ronchi di Brescia nel secondo. Leggi il resto di questa voce →

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Le fatiche di un artista per “tenere bottega”: Tiziano e la grafica

gennaio 8, 2017 in Arte e mostre, Recensioni

Tiziano Le botteghe e la graficaIl saggio di Peter Lüdemann Tiziano. Le botteghe e la grafica (Alinari 2016) è il quarto titolo della collana Tiziano e l’Europa  e fa da pendant a Le botteghe di Tiziano, di Giorgio Taglaferro e Bernard Aikema,  del 2009.

Lo studio minuzioso, attraverso l’esame di specifiche opere a stampa e disegni, svela il mondo dell’artista cadorino come maestro di bottega nel corso di tutta la sua lunga carriera, dalle prove giovanili e quelle della vecchiaia,  per quanto riguarda la grafica.

Si svela così un “marchio” Tiziano, un “sistema” che connota di sè il gusto artistico dell’Europa del XVI secolo. Leggi il resto di questa voce →

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Beni comuni: una prospettiva innovativa di lungo respiro

agosto 11, 2016 in Approfondimenti, Recensioni

beni-comuni-2.0Capita di incontrare, talvolta, dei libri-rivelazione.  Mondi di pensiero complesso, ma non astruso, che sollecitano una riflessione parallela al più ovvio, banale e stantio “rumore di fondo”, nel quale facilmente ci muoviamo quotidianamente.

È il caso del volume Beni comuni 2.0. Contro-egemonia e nuove istituzioni, a cura di Alessandra Quarta e Michele Spano’, MIMESIS 2016.

La post-fazione di Ugo Mattei ci chiarisce come lo sforzo dei giovani co-autori, che appartengono ad una generazione cosmopolita, nomade, con rapporti transnazionali, esperti di diritto e rapporti internazionali, punti a smascherare la pochezza e falsa coscienza del pensiero istituzionale dominante in tema di BENI COMUNI, a sottolineare il ritardo della politica, ma anche a fornire un orizzonte culturale di speranza e civiltà, quanto mai necessario nella nostra epoca di crisi e precarietà. Leggi il resto di questa voce →

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Una “domenica” che sa di vita

gennaio 6, 2016 in Recensioni

Carlo Simoni, Domenica, Secondorizzonte, 2015

domenicaSembra non ci voglia più abbandonare, noi lettori, il protagonista narratore, Ezio: nel lungo congedo, posto come una postfazione, o ultimo capitolo, al suo racconto, trattiene la nostra mano e ancora ci accompagna nella stanza, accanto agli scaffali della libreria e, poi, affacciati alla finestra, a cogliere rumori e silenzi.

Forse la paura della solitudine e l’aprirsi del varco, il varco verso la vita, il suo mutamento, al quale bisogna rassegnarsi, senza più illudersi di poterne imbalsamare lo stereotipo, rassicurante quanto, alla lunga, inutile. Leggi il resto di questa voce →

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Tra Padova e Ferrara, il De Pisis botanico flâneur

luglio 23, 2015 in Arte e mostre, Recensioni

De Pisis CopertinaAvete mai pensato di crearvi un erbario? Forse dopo aver letto le pagine di questo saggio rivelatore potreste accarezzare l’idea.

L’opera, di Paola Roncarati e Rossella Marcucci (Filippo De Pisis botanico flâneur. Un giovane tra erbe, ville, poesia. Ricostruita la collezione giovanile di erbe secche, Firenze, Olschki, 2012) apre uno squarcio su una dimensione inesplorata della vita e sensibilità di Filippo De Pisis, all’anagrafe Luigi Tibertelli

Le autrici hanno infatti recuperato, dal mare magnum dell’orto botanico di Padova, entro i cui meandri erano dati per irrimediabilmente dispersi, i “sicci” (campioni essiccati) del nostro: 1100 piante da lui raccolte tra i dieci ed i venti anni. Leggi il resto di questa voce →

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“Sberleffi di campanile” di Giancarlo Schizzerotto

giugno 20, 2015 in Recensioni

Sberleffi-di-campanileMa non è una cosa seria! Anzi, sì, pure troppo.
Lo scherno come elemento costitutivo dell’identità nazionale italiana” è la tesi costruita dal corposo e ampiamente documentato saggio di Giancarlo Schizzerotto (scomparso nel 2012), Sberleffi di campanile – Per una storia culturale dello scherno come elemento dell’identità nazionale dal Medioevo ai nostri giorni, Firenze, Olschki.
Le fonti a cui l’autore attinge, dal Medioevo dantesco ai giorni di Bruno Vespa, lo confermano: “il patriottismo municipale degli italiani è fonte di diffidenze e inimicizie” (Stendhal) e rivela in ogni angolo della Penisola il carattere dell’ ”italiano medio”: asociale, fazioso, sostanzialmente fascista. E i nemici da sbeffeggiare ed umiliare, oltre che sopprimere, se non ci sono si costruiscono: ebrei, massoni, democratici, bolscevichi, e chi più ne ha più ne metta. Leggi il resto di questa voce →

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“Il cibo nell’arte. Capolavori dei grandi maestri dal Seicento a Warhol”

febbraio 22, 2015 in Arte e mostre

Brescia, Palazzo Martinengo

(fino al 14 giugno 2015)

jacopo-chimenti-interno-di-dispensa-con-cibarieSi esce sazi da questa mostra intensa e colorata, dove il cibo domina la scena.

Sazi dopo una scorpacciata visiva di ortaggi, carni, frutta, salumi, e per il godimento che deriva dall’esuberanza: dei colori e delle forme, spesso opulente e debordanti, dei cibi e dei personaggi che li maneggiano, li cucinano, li consumano; l’esuberanza dei volti accesi, riflessi nei paioli di rame. E la partecipe bellezza dei paesaggi sullo sfondo, che si appiattiscono, infine, nella bidimensionalità delle zuppe in scatola di Warhol. Leggi il resto di questa voce →

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