Sono lesbica? Io mantengo due ragazze che non lavorano per me, che sono in difficoltà, e tutti i mesi gli pago l’equivalente di uno stipendio. Che cosa sono? Sono giovani donne, vengono a mangiare a casa mia, le frequento la sera. Che cosa sono io? (Daniela S. – Santanchè D. – Dæviela Satanchè)

Cara Daniela,
tralasciando l’illuminante opinione di Woody Allen sull’omosessualità, spero vivamente tu lo sia, non una banale lesbica, bensì la creatura più lesbica esistente in natura. Anche perché, se così non fosse, sarei costretto a darti dell’ingenua.
È palese, mi pare, che queste due ragazze si stanno approfittando del tuo buon cuore: le paghi per non fare nulla (un po’ come si fa con i mafiosi quando riscuotono il pizzo), le accogli nell’intimità della tua casa, condividi con loro il tuo cibo (strameritato e faticosamente guadagnato) e le intrattieni per intere serate, durante le quali, ne sono sicuro, non saprebbero che farne delle loro miserabili vite da mendicanti di contanti e sentimenti. Già le vedo insieme ai loro amici iniettarsi siringhe d’eroina che neanche allo zoo di Berlino: “faccio cose, vedo gente… beh, questo vestito me l’ha regalato la signora che mi ospita sempre a colazione, pranzo e cena, quella che mi compra le sigarette un giorno sì e l’altro pure. Te ne avevo parlato, ricordi? E non è nemmeno lesbica, pensa”, diranno di te. Poi rideranno, rideranno alle tue spalle (il che, probabilmente, costituirà per loro un innegabile punto di contatto con buona parte della società).

La preoccupazione trapelante dal tuo discorso, nonché dal tuo ossessivo domandarmi/ti cosa sei, mi porta però a chiedermi se tutta quest’ansia non sia davvero l’anticamera di una sessualità in te ancora nascosta o repressa. C’è la possibilità, almeno a mio parere, che la colpa possa essere del tuo compagno. Cioè, voglio dire, non è che, ma l’hai mai osservato o ascoltato con la dovuta attenzione del caso? Incrociandolo nel buio della notte, mentre esce dal bagno con la luce alle spalle, non lo confondi ogni volta con Nosferatu?

Dico questo senza alcuna malizia, sia chiaro. Verrebbero anche a me dei dubbi, se avessi una relazione con Alessandra Mussolini.

P.S: mi domandavo, considerando il fatto che, in fondo, i soldi da te utilizzati per pagare quelle due piante rampicanti provengono dalle tasse dei cittadini, troveresti indelicato da parte mia far presente che potrei aver bisogno di una domestica?

Claudio

Stampa