“Ore 15:17 – Attacco al treno” di Clint Eastwood
aprile 1, 2018 in Cinema, Recensioni da Marco Castelli
Ore 15:17 – Attacco al treno è un film difficile da inquadrare, una produzione che si muove – con flashback e flashforward – tra la narrazione di una vacanza ed il documentario, tra il romanzo di formazione ed il film d’azione.
Questa eterogeneità narrativa è però, più che il frutto di una sperimentazione cinematografica, il risultato di un lungometraggio che sembra esser stato girato solo per permettere a Clint Eastwood di ripetere le sue tesi sull’eroe americano di oggi: uomo comune, religioso, magari con desiderio di riscatto, che compiendo il suo dovere (militare) salva vite umane dal “nemico”. Leggi il resto di questa voce →






Si proietta in questi giorni in città un pessimo film che gode di ottima stampa. È Morto Stalin, se ne fa un altro di Armando Iannucci. Il titolo è così tradotto dall’inglese The Death of Stalin.
“Dovremo navigare per sempre e vivere per sempre” sussurra Sokurov davanti alla Neva, agitata ed infinita come un mare, che circonda l’Hermitage negli ultimi fotogrammi di Arca Russa e quasi idealmente sembra ripartire da quell’affermazione il regista che – all’inizio di Francofonia – prova a chiamare un suo amico capitano della marina mercantile, un amico che, come gli altri personaggi del film, ha continuato a vivere, a navigare, nelle intemperie della storia, che si susseguono come le onde dell’oceano: tutte uguali e ciascuna con una propria voce. 



Ho voluto immaginare un futuro senza guerre..o almeno senza frontiere. Perché, nonostante le paure xenofobe, la Bossi-Fini, il razzismo e l’ignoranza, la società è già multietnica adesso, e lo sarà sempre di più. Alcuni processi sono irreversibili e non si possono fermare in nessun modo, perciò leghisti, mettetevi il cuore in pace! Si pensi al rap, genere afroamericano per eccellenza: in questo film è fatto dal giova