Klimt: figure e un ritratto misterioso (3)

aprile 6, 2025 in Arte e mostre da Laura Giuffredi

Klimt, Ritratto di Amalie Zuckerkandl - 1917

Klimt, Ritratto di Amalie Zuckerkandl – 1917 

Paesaggi a parte, è la figura umana ad interessare molto Klimt e a trovare spazio costante nel suo lavoro, passando dalla stilizzazione decorativa alle più morbide e sfrangiate pennellate delle ultime opere. Se è vero infatti che su questo tema lo scambio con la contemporanea produzione di Egon Schiele e di Oskar Kokoschka lascia il segno, e vero anche che la strada percorsa dal nostro autore negli ultimi anni segue un cammino tutto suo, meno tormentoso ma non meno indagatore della psiche umana. Perderà infatti la cifra del decorativismo insistito, espresso soprattutto negli sfondi, oltre che negli abiti, costruiti ora con macchie informi di colore, e si concentrerà sui volti, che diventeranno punto focale della composizione.

Si veda a questo proposito il ritratto di Amalie Zuckerkandl del 1913-1917 (Vienna, Belvedere): incompiuta la coloritura dell’abito, tracciato a matita, ma non lo sfondo, a macchie dai tenui colori pastello, né il volto, espressivo ed eloquente, con lo sguardo direttamente rivolto all’osservatore, e le labbra appena dischiuse come ad iniziare un discorso. Leggi il resto di questa voce →

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Klimt: dall’Austria all’Italia , la rivoluzione continua (2)

aprile 1, 2025 in Arte e mostre da Mario Baldoli

Klimt, Il bacio

Klimt, Il bacio

Gli incarichi a Gustav Klimt erano costosi. Si ricorda che per l’acquisto di una villa con tutti gli arredi ad Aultaussee, un piccolo comune sull’omonimo lago in Alta Austria, l’acquirente pagò 40.000 corone, il ritratto della figlia gliene costò 35.000, e la Moderne Galerie acquistò Il bacio per 25.000 corone. All’epoca un maestro elementare guadagnava 1200 corone all’anno. I committenti di Klimt erano quindi grandi industriali, banchieri quasi tutti di origine ebraica che miravano ad un prestigio sociale che comprendeva anche la rottura della tradizione. Ma Klimt non ne approfittò, dipingendo un quadro o due all’anno.

Nel 1903 torna a Venezia e raggiunge Ravenna (le città più amate), a Ravenna vede per la prima volta i celebri mosaici che suscitano in lui grandi entusiasmi. Klimt si limita a una cartolina a Emilie: mosaici di inaudito splendore. Esplicito è invece il suo collega e compagno di viaggio Maximilian Lenz nel suo diario: Al chiaro di luna (era l’inizio di dicembre) attraversiamo le pianure intorno al delta del Po. Ravenna, vera meta del viaggio, è raggiunta. Per Klimt è un momento decisivo: i mosaici rutilanti d’oro delle chiese ravennati suscitano in lui un’impressione incredibile e decisiva. Da allora in poi il fasto e una certa rigida opulenza entrano nella sua arte ricca di sensibilità. Leggi il resto di questa voce →

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Quando Klimt adottò l’Italia (1)

marzo 23, 2025 in Arte e mostre da Mario Baldoli

 

Chiesa di Cassone

Chiesa di Cassone

Nel 1913, in piedi su una terrazza di Villa Gruber in Val di Sogno, ospite della famiglia Zuckerkandl, un suo ricco e appassionato collezionista, Klimt punta un canocchiale a dieci ingrandimenti, una tecnica a cui si è avvicinato da poco, e dipinge tre quadri che entrano nella storia del lago di Garda Malcesine sul Garda e Chiesa di Cassone, la prima puntando il canocchiale a nord, la seconda a sud. Un giorno, sovrapponendovi un mirino di cartone coglie, forse da Tremosine dove un una targa lo ricorda, la riva opposta e dipinge Giardino italiano, un’esplosione di colori e felicità naturale. La siepe di oleandro rosa conferisce un’autonoma vita alla casetta di pietra che spunta in alto a destra.

Lo stile dei tre quadri è l’estremo risultato della sua poetica: la totale eliminazione dell’illusione dello spazio, la scelta del bidimensionale. Leggi il resto di questa voce →

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Primavera: un’interpretazione botanica del dipinto di Botticelli

giugno 27, 2024 in Arte e mostre, Recensioni da Roberta Basche

Primavera copertinaTra le molte interpretazioni che la Primavera di Botticelli ha suscitato nel corso dei secoli, Mirella Levi D’Ancona nel volume pubblicato da Olschki e tradotto dall’inglese da Sarah Cuminetti e Cinzia Pasquini, ne propone una “botanica” avvalendosi di 40 tipi di piante e fiori dettagliatamente dipinte dal pittore fiorentino.

Le fonti a cui la storica dell’arte fa risalire la genesi del quadro sono i Fasti di Ovidio e le Stanze di Poliziano.

La prima parte del testo analizza il contesto storico in cui è nato il dipinto e l’interpretazione che ne è stata data nel tempo, la seconda, corredata da immagini delle piante dipinte da Botticelli, le descrive singolarmente suggerendone la simbologia attraverso testi poetici e letterari.

Il primo gruppo di personaggi è costituito da Zefiro, Cloris, Flora. Leggi il resto di questa voce →

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La montagna dentro me: Mostra fotografica di Daniele Zani

aprile 6, 2024 in Arte e mostre da Andrea Zucchini

Anzu Locandina montagnaDaniele Zani è una felice scoperta. L’ho conosciuto attraverso l’amico in comune Matteo Peroni che, con il suo canale Youtube, tratta di alpinismo attraverso le scalate a vette, il percorrere vie ferrate, arrivare ai rifugi e ai bivacchi. Daniele, compagno di scalata di quest’ultimo, si è presentato, oltre che con la sua macchina fotografica, anche con la sua cucina, essendo quest’ultimo cuoco di professione.

La montagna dentro me” è il percorso interiore che porta l’autore a vivere la montagna, non solo attraverso la fatica della strada, ma attraverso la propria introspezione.

Mi piacciono le foto che rispecchiano un’emozione che magari ho vissuto”.

Anche perché più che fotografo io mi sento alpinista e la montagna è anche una metafora di ciò che è la scalata interiore che vive chi la frequenta. A volte è una montagna dolce a volte più aspra e le foto dipingono bene questa cosa”. Leggi il resto di questa voce →

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Rinaldo Turati : il valore della complessità

maggio 10, 2023 in Arte e mostre da Laura Giuffredi

Brescia riflessa: il rosone di San Francesco

Brescia riflessa: il rosone di San Francesco

Lo scopo, di per sé, potrebbe sembrare non nuovo né originale: documentare monumenti cittadini, facile souvenir per turisti di passaggio, inquadrature di dettagli della città, Brescia, resi con sensibilità e maestria. Un prodotto visto già molte volte.

E l’intenzione dell’artista bresciano Rinaldo Turati, con la collaborazione di Mara Pascarella per la realizzazione grafica, rimane quella di offrire una serie di souvenir “popolari”, accessibili, riuniti sotto il titolo comune “Brescia riflessa”.

Qui tuttavia si supera la banalizzazione di un frettoloso scatto da smartphone, come pure la consuetudine troppo prevedibile, per quanto sapiente, di un disegno a matita convenzionale.

La proposta è un esempio di “visual design”, che assembla disegno e fotografia, in una stampa digitale a tiratura limitata che sorprendentemente impagina  l’immagine in una nuova soluzione grafica, con sapiente dosaggio dei colori. Leggi il resto di questa voce →

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Paul Klee: la fantasia non c’entra niente

marzo 7, 2023 in Arte e mostre, Recensioni da Laura Giuffredi

P.Klee, Autoritratto (Profonda meditazione), 1919

P.Klee, Autoritratto (Profonda meditazione), 1919

“Guardatemi, questo sono io…Gli occhi sono molto grandi, sono gli strumenti del pittore. Ma socchiusi: attraverso quelle linee orizzontali, vibranti, probabilmente filtra un po’ di luce…Io sono lì,  sul confine tra mondo esterno e mondo interno: osservo l’incontro tra i due…Serve concentrazione, disciplina, volontà. Silenzio. Ed ecco le rughe tra le sopracciglia, la bocca serrata, quasi sotto sforzo. Il resto è  linea leggera, fremente, vibratile: vuoto, aria…”.

Così Gregorio Botta introduce il lettore alla comprensione di Paul Klee, immaginando come lo stesso artista si presenterebbe a noi mostrandoci il suo autoritratto del 1919 (Profonda meditazione).

Un saggio affettuoso e appassionato, questo (Gregorio Botta, Paul Klee. Genio e regolatezza, Laterza 2022), con il quale l’autore ci consegna un’indagine accurata attraverso cui anche i non addetti ai lavori possono riuscire ad addentrarsi nello sforzo creativo di un grande innovatore dell’arte pittorica del XX secolo. Leggi il resto di questa voce →

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Le Ali di Berta

dicembre 26, 2021 in Arte e mostre, Letteratura per l'infanzia e l'adolescenza, Recensioni da Roberta Basche

Berta copertina bisC’è un unico spazio consentito alle donne svedesi (e non solo a quelle) nei primi anni del ‘900: la casa e il servizio al marito, se sono donne borghesi; ma perlopiù, oltre alla famiglia e ai lavori domestici, le troviamo a lavorare nei campi, a seminare, raccogliere, spigolare.

Il libro di Sara Lundberg Le ali di Berta, pubblicato dall’editore Orecchio acerbo, racconta la storia vera di una vita spesa non solo per l’emancipazione, ma per realizzare un ideale.

Ad Hammerdal, un paesino della Svezia, in una fattoria abita una bambina coraggiosa e determinata che non ha alcuna intenzione di camminare nella tradizione. Si chiama Berta Hansson.

Il suo sogno è diventare un’artista. Ama leggere, disegnare, ascoltare musica. Leggi il resto di questa voce →

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Il Regime dell’Arte – Il Premio Cremona 1939-1941.

novembre 17, 2018 in Arte e mostre da Gloria Berardi

locandina-regimeIl Regime dell’Arte – Il Premio Cremona 1939-1941, mostra a cura di Rodolfo Bona e Vittorio Sgarbi, Cremona, Museo Civico, Ala Ponzone (fino al 24/02/2019 )

A prevenire le inevitabili critiche e riserve politiche, ci ha pensato Vittorio Sgarbi all’inaugurazione dello scorso settembre: “Non c’è nessuna connivenza politica, la politica non c’entra nulla, c’è una lunga distanza, ormai 75 anni, che ci mette al riparo da ogni rischio. Da qui una mostra impeccabile nella quale i quadri sono quelli giusti…una mostra che fosse di una fedeltà assoluta nel riproporre quello che fu il clima di quell’epoca”.

Vedere oggi un quadro in cui una famiglia ascolta un discorso alla radio, nell’epoca degli smartphone, secondo Sgarbi mette al riparo da ogni rischio di propaganda: “Dire che sono antifascista è  superfluo, perchè è già aprioristico. Ma se da storico voglio ricostruire quel mondo, lo devo ricostruire fedelmente”.

Certo, un approccio che non può non andare a solleticare questioni di opportunità politica che appaiono tutt’altro che futili, pur se affrontate da un punto di vista eminentemente artistico (si pensi alla polemica esplosa in queste settimane a Brescia a proposito della possibile ricollocazione in piazza della Vittoria della statua del cosiddetto “Bigio”). Leggi il resto di questa voce →

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Vanessa Bell, l’ape regina di Bloomsbury

febbraio 7, 2018 in Approfondimenti, Arte e mostre da Chiara Chiappani

Still Life on Corner of a Mantelpiece 1914 Vanessa Bell 1879-1961 Purchased 1969 http://www.tate.org.uk/art/work/T01133

«Non riesco a ricordarmi di un tempo della nostra vita in cui Virginia non abbia voluto fare la scrittrice e io la pittrice». Così Vanessa Bell ricorda il rapporto con la celeberrima sorella, Virginia Woolf, in un libro assolutamente da tradurre.
Pittrice, intellettuale, musa di artisti come Roger Fry e Duncan Grant, Vanessa nasce nella Londra del 1879 in una famiglia dell’alta borghesia vittoriana. Alla morte del padre, si trasferisce con i fratelli al 46 di Gordon Square, nel quartiere bohémien di Londra, quartiere che renderanno famoso: attorno a loro cominciano infatti a riunirsi i membri del Bloomsbury Group, di cui “Nessa” diventa immediatamente leader naturale.   Leggi il resto di questa voce →

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