Il quartiere in cui vivo

maggio 22, 2025 in Arte e mostre, Testimonianze da Tiziana Arici

Schermata buffaloraIl progetto nasce dalla mia collaborazione, come fotografa professionista, con la Commissione Inclusione dell’Ordine degli Architetti di Brescia e consiste in una mappatura fotografica dei quartieri della città, realizzata dai bambini e bambine delle scuole primarie e dai ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di alcuni quartieri della città.

Nella prima edizione, del marzo 2024, i quartieri interessati dai reportage di questi “cittadini del futuro” sono stati il Villaggio Prealpino e il Villaggio di San Polo, il filo conduttore la linea della metropolitana da nord a sud della città.

In questa seconda edizione 2025 i quartieri interessati sono stati quelli ad Est ed Ovest della città:

Sant’Eufemia, Caionvico, Buffalora e Urago Mella.

Come si è strutturato il progetto? Fondamentale è stato il ruolo dei Dirigenti scolastici dei plessi interessati, perchè solo il loro entusiasmo ha potuto far rete con le insegnanti che hanno accompagnato i partecipanti nelle uscite fotografiche.

I ragazzi e le ragazze, dopo un primo incontro nel quale ho spiegato loro il progetto e come sarebbe stato realizzato, hanno creato un percorso, classe per classe.

Ai bambini e bambine della scuola primaria è stata consegnata una macchinetta digitale con la quale scattare ciò che più colpiva la loro attenzione; naturalmente sono stati stabiliti alcuni limiti, che, com’era prevedibile non sempre sono stati rispettati (ma è comprensibile: si tratta di classi di terza, quarta e quinta elementare!): non fare ritratti ai compagni, non fotografare i nomi sui campanelli agli ingressi delle abitazioni o le targhe delle automobili, per motivi di privacy.Schermata Buffalora 1

Ogni uscita nel quartiere durava due ore: accompagnato da me e dalle maestre, ogni gruppo ha seguito il proprio percorso, fotografando in totale libertà senza indicazioni.

Al rientro a scuola le macchinette fotografiche sono state poi ricaricate e utilizzate in un’uscita successiva.

Per le classi delle scuole secondarie di primo grado lo strumento è stato il cellulare o l’attrezzatura fotografica personale, per coloro che la possiedono; le immagini sono poi state caricate sul Drive della scuola.

La seconda fase del progetto ha previsto una mostra presso la sale di Palazzo Martinengo delle Palle dal 15 aprile al 15 maggio di quest’anno: una restituzione pubblica, questa, costruita sulla memoria di quel che l’uscita fotografica ha lasciato in ciascuno. I bambini e le bambine delle primarie hanno creato disegni e scritto riflessioni che hanno dato valore al progetto; i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria, supportati dalle insegnanti di Educazione Artistica, hanno realizzato opere tridimensionali di grande bellezza.

Queste restituzioni dell’esperienza, così personalizzate, sostengono il progetto fotografico e gli danno forza, le riflessioni suggeriscono sguardi attenti e partecipativi: infatti il sottotitolo del progetto è “Educazione allo sguardo”.

Camminare per il quartiere, osservandolo, può esprimere una visione promotrice di valori etici ed estetici, volta alla conservazione e tutela del patrimonio comune; significa imparare ad averne cura, a suggerire miglioramenti, fossero anche solo sogni da realizzare.

Tiziana Arici – fotografa

Di seguito, un saggio delle riflessioni dei bambini e delle bambine che hanno lavorato al progetto

Buffalora 

Io ero emozionato dalla voglia di tenere in mano una macchina fotografica, sono riuscito a scattare foto belle.

Nel mio quartiere si trova una panchina rossa con un cartello d’oro dove c’è scritto: NON VIOLENZA SULLE DONNE 

La panchina rossa è un simbolo e ricorda il brutto atteggiamento di alcuni uomini nei confronti delle donne. 

Questa passeggiata è stata divertentissima e unica perchè ho riscoperto e rivisitato il mio quartiere di Buffalora in compagnia dei miei amici, con cui non avrei più smesso di camminare.

Durante l’uscita di giovedì scorso non abbiamo scattato solo foto di edifici ma anche vialetti fioriti, campi coltivati e alberi che ci attraevano: la giornata era grigia ma gli alberi e i fiori contrastavano con il grigiore del cielo.
Durante la passeggiata abbiamo fotografato un Museo dove si possono trovare oggetti, strumenti e macchine del mondo agricolo del passato.

Non pensavo che nel mio piccolo quartiere ci fosse un museo così interessante.

La mia parte preferita dell’uscita è stata quando siamo andati al Parco Avis a scattare delle fotografie bellissime, a me piace il parco perchè ogni estate vado con i miei compagni in bici, per questo ogni volta che ci passo vicino divento nostalgico e non vedo l’ora che arrivi l’estate.

Scuola d’infanzia. Il mio cuore si era riempito di ricordi e amore, pensando a tutti i momenti divertenti e bellissimi vissuti con i miei amici e le maestre alla scuola dell’infanzia.

Quando siamo andati a scattare delle fotografie alla scuola d’infanzia mi sono ricordato dei momenti più belli che ho trascorso li.

Sono legato a questo posto perchè ho vissuto tanti anni da piccolino

Il Parco Avis per me è un posto unico perchè quando vado in estate mi diverto con i miei amici a costruire capanne di bambù e a scoprire posti nuovi.

All’interno del parco Avis c’è anche un’area cani dove questi animali possono correre liberi senza il guinzaglio e giocare tra di loro. 

Il parco Avis è il mio posto preferito, perchè fino a qualche anno fa ci andavo quasi ogni giorno a giocare e a divertirmi con i miei amici

Anche se ci sono un pò di cartacce buttate qua e là rimarrà sempre il mio luogo preferito, ho tanti bei ricordi che riguardano questo luogo che ci regala ogni stagione sfondi incantevoli.

La cosa più bella della passeggiata di giovedì 13 febbraio per me è stata salutare i bambini della scuola dell’infanzia, Perchè vedere sempre nuovi bambini che la frequentano è una cosa veramente bella e vedere le mie vecchie maestre mi fa  provare tanta nostalgia.

La scuola d’infanzia per me è stata come una casa. 

Giovedì scorso ho notato l’albero più bello che io abbia mai visto, aveva delle foglie con sfumature rosa chiaro, era abbastanza alto, ai piedi aveva dei fiori viola e per fortuna è un albero protetto.

Il Parco Avis è un parco di Buffalora  che ci regala paesaggi naturali magnifici, con tutti gli alberi che lo circondano e dei gatti che gironzolano tra i numerosi cespugli.

Fato arici 3

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