Raggiungere le comunità: un impegno d’artista
giugno 18, 2025 in Arte e mostre da Laura Giuffredi

Eugenio Mombelli – Il dipinto donato alla Biblioteca di San Zeno
E’ cominciata col Comune di residenza, San Zeno Naviglio, la nuova impresa di Eugenio Mombelli, architetto, già insegnante e, da sempre, pittore e scultore: donare una sua opera a ciascuno dei 205 Comuni della provincia di Brescia, incluso, ovviamente, il capoluogo.
E così la generosa avventura ha preso il via sabato 7 giugno nelle nuova biblioteca del suo paese, nella restaurata Cascina Pasotti, proprio all’ingresso dell’abitato.
Una sua grande tela accoglie ora i visitatori proprio all’ingresso, dove campeggia a connotare, all’insegna del colore, i nuovi spazi ariosi ed accoglienti.

La biblioteca di San Zeno
La cifra di Mombelli è inconfondibile: larghe campiture sgargianti affiorano dal nero brillante, qua e là squarciato; pennellate corpose sono impreziosite da trame a rilievo, talvolta da brevi scritte graffite, dove la tecnica mista ci consegna una trama complessa, ascrivibile al linguaggio dell’astrattismo, ma espressione della condizione interiore dell’artista e delle domande che egli sa porsi.
La luce sembra farsi largo con uno sforzo di volontà sulla tela tenebrosa, quasi a dirci che una rassicurante visione d’insieme, una scena dal naturalismo riconoscibile è, ormai, impossibile nel nostro tempo, e non da oggi.
Non è solo la citazione di Caravaggio, con le sue lame di luce contro i fondi scuri, a muovere il pennello dell’artista, ma anche l’amore per il dettaglio prezioso e brillante, isolato e valorizzato nella raffinatezza di un inedito equilibrio di forme, ogni volta ricercato con sapienza.
Mombelli ha alle spalle una ormai lunga carriera, che ha vissuto fasi diverse, dove anche il bianco ha dominato la scena, ma che nelle opere più recenti si concentra su soluzioni che, su varia scala, esprimono il suo sforzo di interrogarsi, e interrogarci, sulle possibilità espressive della pittura in un’epoca nella quale i linguaggi artistici appaiono ormai “fuori controllo” o comunque dilatati oltre i confini dell’artigianalità delle “belle arti”.
Egli ha certamente accettato la sfida, con un lavoro costante e un confronto continuo con il panorama artistico contemporaneo, allestendo più di sessanta mostre in Italia e all’estero.
In questa sua nuova “stagione”, alla pratica pittorica si associa la volontà di raggiungere quante più persone possibili: stabilire legami, gettare ponti, è la rinnovata vocazione del suo progetto, all’insegna dell’apertura e del confronto con le comunità, da cui, certamente, ricevere attenzione, ma soprattutto a cui donarsi con uno slancio carico di curiosità.
di laura Giuffredi