Il Rinascimento a tavola, dalla gastronomia all’uomo

giugno 8, 2016 in Recensioni

platina1Una ricetta a caso, la Crostata di carni domestiche: Se vorrai fare una crostata di piccioni, come di qualsiasi volatile, per prima cosa falli bollire; quasi giunti a cottura, toglili dalla pentola, dividi in pezzi, soffriggili in padella…la ricetta continua per altre dieci righe con lardo, prugne e ciliegie amare, sarà lenta da digerire, raffrenerà la bile, ma irriterà il petto.

All’apparenza abbiamo davanti un libro di cucina De honesta voluptate et valitudine pubblicato ora in una nuova definitiva edizione filologicamente ineccepibile, commentata, testo latino a fronte, repertorio delle fonti di Enrico Carnevale Schianca, che vi ha aggiunto il sottotitolo Un trattato sul piacere della tavola e la buona salute, Olscki editore. Leggi il resto di questa voce →

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Trieste inquieta e discreta

maggio 27, 2016 in Recensioni

“E allora? Dov’è Trieste, secondo te, se non qui sotto?”
“Da nessuna parte. L’hai inventata tu.”
“Va bene. Me lo dirai la prossima volta.”
“Non lo saprò nemmeno la prossima volta.”

racconti triestiniCon Racconti triestini, ed. Marsilio, Giorgio Pressburger, nato a Budapest e rifugiato in Italia nel 1956 all’invasione sovietica dell’Ungheria, torna a cimentarsi con Trieste, la città di Saba e Svevo, la porta degli Asburgo sul mare, dell’Italia, degli slavi, porta e sentinella del golfo, da dove entrarono in Italia la cultura della Mitteleuropa, il romanzo nuovo e la psicoanalisi. Un contesto che si impone alle persone e sembra schiacciarle, perché siamo tutti dilettanti del destino. “Viviamo come sogniamo, soli”, aveva scritto Conrad, e uomini e donne di questi racconti intrecciano vite di solitudini,  che li consumano. Leggi il resto di questa voce →

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Guardare la luna nel fondo del Lager, accompagnando il proprio popolo ai forni

aprile 22, 2016 in Approfondimenti, Recensioni

SonderkommandoSonderkommando, letteralmente “Squadra speciale”, in realtà deportati, quasi tutti ebrei, addetti agli impianti di sterminio dei Lager. Selezionati tra giovani robusti, trattati meglio degli altri deportati e isolati da loro, accompagnavano le vittime nelle camere a gas, rimuovevano i cadaveri, provvedevano a ripulire l’ambiente, strappavano i denti d’oro, e tagliavano i capelli alle donne. Gettavano i cadaveri prima in fosse comuni e, quando furono pronti, nei forni crematori.

Ciascuna di queste operazioni era compiuta da un gruppo diverso. Tutti i componenti del Sonderkommando dovevano morire perché non potessero mai testimoniare quanto facevano; a volte morirono invece per tentativi di rivolta. Nel solo Lager di Auschwitz-Birkenau si alternarono circa 2000 uomini.

Pochissimi di loro, per circostanze fortuite, sopravvissero e poterono testimoniare. Si scoprirono così vari scritti, perlopiù diari che alcuni di loro avevano sepolto nei pressi dei forni crematori. Ne ha scritto Carlo Saletti (a cura di), La voce dei sommersi. Manoscritti ritrovati di membri del Sonderkommando di Auschwitz, Marsilio 1999. Quel lavoro continua ora con la pubblicazione di un altro diario, anch’esso trovato sepolto: Salmen Gradowski, Sonderkommando. Diario di un crematorio di Auschwitz, 1944, con ampia introduzione di Philippe Mesnard e Carlo Saletti, Marsilio 2014. Leggi il resto di questa voce →

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Iris Origo, un’inglese in Toscana, tra guerra e archivi

marzo 24, 2016 in Libri perduti o da tradurre

iris origoLa biografia di Iris Origo, Marchesa of Val d’Orcia di Caroline Moorehead, ed. John Murray, London 2000, (p.350) è un libro che si deve tradurre. E’ il naturale complemento del suo diario: il piccolo capolavoro Guerra in val d’Orcia (1947), resoconto delle sue esperienze e dell’impegno suo e del marito durante la seconda guerra mondiale. Il libro, di grande successo nel mondo anglosassone, fu pubblicato per la prima volta in italiano nel 1968 da Vallecchi, con introduzione di Piero Calamandrei, poi da Longanesi nel 2010 con introduzione di Sergio Romano.

Iris, inglese (1902-1988), nata Cutting, sposa nel 1924 il marchese Antonio Origo “buona presenza e molto fascino”. Leggi il resto di questa voce →

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Una splendida miniera di notizie e immagini

febbraio 8, 2016 in Recensioni

Il Codice Rustici di Marco di Bartolomeo Rustici, Olschki editore

codice rusticiLa vita è un viaggio, non solo nel senso della retorica filosofica o in quello estetizzante (il migliore è quello intorno alla mia scrivania). La vita è prima di tutto un viaggio fisico, uno spazio e un tempo a volte difficili, ma che in qualche caso vanno oltre e diventano anche una metafora da cui quella vita prende senso. Come una felice zingarata in Costarica o la vela che aggira Capo Horn. Così il viaggio avventuroso ci segna per sempre.

Ogni epoca ha i suoi viaggiatori. Gli uomini dell’inquietudine, della curiosità, del rischio. Nel Duecento incontriamo la famiglia Polo, nel Trecento Ibn Battuta, nel Cinquecento i grandi navigatori, poi La Mecca. Appare ora, inatteso e ignoto quello di un orafo fiorentino Marco di Bartolomeo Rustici il quale nel 1441, alla vigilia dei cinquant’anni, decise di rompere gli indugi e, con due amici, compiere il viaggio della sua vita: arrivare al Santo Sepolcro a Gerusalemme. Descrive la sua avventura in un’opera singolare, esistente in un’unica copia nella Biblioteca del Seminario Arcivescovile Maggiore di Firenze. Ora l’opera è pubblicata per la caparbia volontà della bibliotecaria Elena Gurrieri, il sostegno dell’Ente Cassa di risparmio di Firenze insieme alla raffinatezza dell’editore Olschki Leggi il resto di questa voce →

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Incontrare Primo Levi

gennaio 27, 2016 in Interviste, Letteratura

primo leviHo incontrato Primo Levi trent’anni fa, nel 1986, l’anno prima della sua morte.

“Una capra dal viso semita” fu il mio primo pensiero vedendolo, tanto calligraficamente il suo volto corrispondeva all’immagine che avevo di lui. Da quell’incontro uscì un’intervista pubblicata da “Bresciaoggi” il 26 luglio con il titolo I fantasmi di Auschwitz.

Dal primo libro Se questo è un uomo (1947) all’ultimo I sommersi e i salvati (1986), che è anche il titolo di un capitolo di Se questo è un uomo, si conclude, in un percorso circolare, l’opera di Primo Levi. Leggi il resto di questa voce →

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Donne e pranzi al ristorante Praga

gennaio 15, 2016 in Recensioni

Israel Joshua Singer, Sender Prager, Adelphi 2015, p.73, trad. Elisabetta Zeri

sender pragerApparso la prima volta a puntate sul quotidiano yiddish “Fortverts” (in inglese “Jevish Daily Forward)” nel 1937, Sender Prager è la storia di un ebreo praghese diventato ricco grazie ad un ristorante kosher, cioè conforme alle regole dell’alimentazione ebraica.

C’è in Sender un fondo maniacale che lo scrittore a volte lascia intravvedere e a volte rende esplicito: è l’oca arrosto con un bastoncino di legno piantato nel ventre, oca che da sempre illustra la sua vetrina, mostra la potenza del padrone e diventa la sua bandiera. Leggi il resto di questa voce →

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Dentro il grande Centro di identificazione ed espulsione

dicembre 30, 2015 in Recensioni

crimini conto l'ospitalitàVengono dalla parte sbagliata del mondo, li chiamano clandestini, e come tali, sono illegali.

Filo spinato e muri altissimi intorno, illuminazione intensa e totale, videocamere, mezzi blindati e grigliati, due furgoni del reparto cinofili con cani che latrano, una sentinella armata sorveglia da una torre. Cinquanta soldati fanno la ronda all’esterno. Non si pensi a Hitler perché qui c’è anche il furgone della Croce Rossa.

Donatella Di Cesare, docente di filosofia teoretica alla Sapienza di Roma, ha avuto il permesso di visitare per due giorni il Centro di identificazione e espulsione (CIE) di Porta Galeria, nei pressi di Roma, il più grande d’Italia. Ne è nato il libro. Crimini contro l’ospitalità. Vita e violenza nei centri per gli stranieri, ed. il melangolo. Leggi il resto di questa voce →

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L’inquieto amore tra Firenze e Istanbul nel Rinascimento

dicembre 4, 2015 in Approfondimenti, Recensioni

Incontri di civiltà 1Leonardo e Michelangelo si innamorano dell’Oriente: ne hanno abbastanza di un’Italia di guerre e guerricciole, di mecenati iracondi e taccagni. Sognano di lavorare a Istanbul, la capitale di un impero, dove l’arte italiana è apprezzata e il gusto non manca ai regnanti.

I sultani Selim I e Bayazid I li invitano a costruire un ponte sul Bosforo, da Pera a Costantinopoli, per sostituire quello esistente fatto su barche. Leonardo prende le misure e disegna un ponte ad arcata unica, ponte che non realizza come molti suoi lavori. Nel frattempo descrive un viaggio immaginario in oriente che lo porta attraverso il Caspio fino a Istanbul.

Michelangelo sta per andarci dopo l’ennesima lite con papa Giulio II. Lo vediamo invitato dagli ambasciatori turchi (è il primo personaggio a destra) e dipinto col turbante. Leggi il resto di questa voce →

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Dalla Salò del Cinquecento emergono due illustri umanisti

ottobre 23, 2015 in Recensioni

grataroloA Salò, due amici, illustri umanisti del Secondo Cinquecento, si incontrano oggi stupiti. Le loro opere, coperte per cinque secoli dal tempo, emergono inattese. Li fa incontrare il prof. Riccardo Sessa in una bella traduzione con testo latino a fronte, trascrizione, commento e bibliografia in due volumi, uno per ciascuno: Tragedie del Gratarolo e De hortorum cultura e altre opere del Voltolina, ed. Liberedizioni.

Eppure nella Salò del tardo Rinascimento, devastata da guerre, epidemie, conflitti tra famiglie, corruzione e banditismo, fiorisce una splendida vita culturale.

Le scuole formano “dopo diligente esame, Dottori e Nodari”, i forestieri vi giungono a imparare le scienze (Gratarolo). Leggi il resto di questa voce →

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