Il verso va giù di moda, è arrivato il google metaverso, lo scriverò sui muri e sulle metropolitane
agosto 13, 2024 in Recensioni
Scrivere poesia e sulla poesia è oggi un sentiero fra tracce incerte e confuse, smarrimenti tra temperature alte e climi difficili. Non è cosa nuova, in passato fu destreggiarsi tra l’epica e la lirica, la canzone e l’elegia; tra la viella, il pianoforte e il bongo; tra i castrati, tra Claudio Villa e Gaber e si potrebbe continuare.
Lo studio di Gilda Policastro, critica letteraria e insegnante di Letteratura italiana contemporanea all’università di Perugia, Il metaverso. Appunti sulla poesia al tempo della scrittura automatica, ed. Quodlibet, denso e appassionato, mostra la forza centrifuga, i confini labili, il labirinto e il tormento che la poesia vive oggi quando non si pone più come palpito cardiaco e cambiamento del mondo, ma acuta d’occhio e con una botta ermetica pretende di “dire le cose come stanno”. Leggi il resto di questa voce →