A prua della vita c’è una polena

aprile 8, 2020 in Approfondimenti, Recensioni

Magris_PoleneEra 1871 quando il vascello Primos si schiantò sulle rocce delle isole Shilly a ovest della Cornovaglia. L’unico superstite dell’equipaggio fu un marinaio italiano Vincenzo De Felice, che restò abbracciato alla polena che il mare aveva strappato alla nave. Qualche giorno dopo la rivide sulla spiaggia, spinta a terra dalle onde. Cosa passò allora nel suo cuore? Cosa passa nel nostro?

Quella polena era una bella donna pienotta con vasti seni sotto la fluttuante veste bianca, scrive Claudio Magris. De Felice la portò nel giardino di Tresco, una delle Shilly dove ora si trova un museo dedicato alle polene: Tresco, l’isola che è un gioiello di vegetazione tropicale grazie alla corrente del Golfo.

Scriveva Baudelaire: Sempre, uomo libero, amerai il mare!

Forse, ma chi naviga davvero, è per necessità servo e superstizioso, sfiancato dalle bonacce o schiacciato da una furia spietata, maledetto dalla vita, sincero nella sua promessa da marinaio, benefica icona da appendere alle coronarie per dimenticare la violenza del vento e delle onde, il terrore degli scogli, il freddo della morte. Leggi il resto di questa voce →

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Montaigne, Goethe, Austen, Churchill, Brecht: elogio del dimenticare

febbraio 19, 2020 in Approfondimenti

Foto_dimenticare_1I vecchi dimenticano, gli studenti si impasticcano per ricordare, i poco-memoria sono ritenuti dei deboli destinati alla sconfitta. Gli anziani cercano di ritardare la caduta della memoria allenandola: le parole crociate, una lingua straniera, poesie studiate a scuola, ma sanno che il processo è inarrestabile, anche perchè gli tornano in mente le parole con un’ora o un giorno di ritardo.

Gli antichi Greci che già sapevano tutto, a capo delle nove Muse avevano messo Mnemosine, la titanide della memoria, ma alla morte l’umanità finiva nel Lete, il fiume dell’oblio. Tuttavia la tragedia greca esprimeva pietà ed orrore finchè alla fine arrivava la catarsi, la purificazione anche dai fatti più tragici.

Nel Medioevo si inventò la mnemotecnica, un modo di ricordare attraverso numeri e figure retoriche; e anche ora c’è qualcuno che prova questo metodo. Leggi il resto di questa voce →

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Vivere sulla lama: odiarsi per poter odiare

gennaio 8, 2020 in Approfondimenti, Recensioni

Bobby Fisher

Bobby Fisher

Come ebreo a chi e a che cosa appartengo?

Ai miei vecchi che fuggirono da Hitler, cambiarono più paesi che scarpe – come scrisse Brecht – che mi educarono secondo la tradizione askenazita? Oppure al Paese in cui sono nato e vivo dove la religione dominante è diversa e rapidamente si estingue?

Due grandi ebrei configurarono il mondo di oggi: Einstein e Freud. Ma da sempre siamo ritenuti pericolosi da tutti i popoli della terra che ci hanno usati come responsabili di ogni problema, divisi, marchiati, accusati in modo indecente: endogamia e incesto, fragilità nervosa, brama di lucro e potere, deicidi, sodomia e tutte le abiezioni possibili che ci accompagnano da secoli: ghetti, insegne distintive sui vestiti, leggi speciali, pogrom, disprezzo, fino alla Shoà.

E ancora ci accompagneranno, secondo le statistiche sull’intolleranza nei Paesi europei: primi antisemiti gli ungheresi, secondi gli italiani che poi balzano in testa ai Paesi europei per altre intolleranze. Leggi il resto di questa voce →

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Il naufragio del catalogo dei cataloghi

agosto 21, 2019 in Recensioni

Fernando Colombo

Fernando Colombo

Cristoforo Colombo aveva un figlio naturale, Fernando (1488-1539), colui che, portato via alla madre, da ragazzo lo vide per la prima volta in catene e lo seguì poi nel quarto viaggio in America.

Grande intellettuale e cartografo, Fernando lavorò alla corte di Spagna nella stesura di una mappa della Spagna: la distanza tra i paesi, il percorso dei fiumi, le proprietà, e qui il governo, si può ben immaginare, interruppe il suo lavoro.

Fernando Colombo si lanciò allora in una ricerca tanto nobile quanto impossibile, la costituzione della biblioteca universale. Leggi il resto di questa voce →

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L’intermittenza del rumore

dicembre 2, 2018 in Recensioni

sul-silenzio-2844Con un fulminante inizio: La modernità è avvento del rumore, David Le Breton getta le basi del suo ultimo saggio Sul silenzio, fuggire dal rumore del mondo, (trad. Merlin Baretter, p.280) Cortina editore.

Massacrato dal piacere del nuovo, il silenzio è scomparso nella vita quotidiana sostituito da rumori ormai incontrollabili.

Le Breton cita spesso il filosofo e poeta Max Picard: Una volta il silenzio copriva tutte le cose (Il mondo del silenzio, Sotto il Monte 2007). Il rumore ci accompagna ovunque: a volte è un sottofondo diffuso, a volte è l’urlo violento dei martelli pneumatici, l’aggressione di radio e televisione, il traffico, i cantieri, le ambulanze, gli allarmi degli antifurto. Leggi il resto di questa voce →

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