L’umanesimo anarchico di Albert Camus

novembre 15, 2023 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

Copertina camusNel 1960 moriva in un incidente d’auto Albert Camus, lo scrittore e drammaturgo francese più significativo e problematico del secondo Novecento, premio Nobel nel 1957 “per aver saputo esprimere i problemi che oggi si impongono alla coscienza umana”.

Tra i rottami dell’auto, la figlia aveva trovato un romanzo ancora in via di ordine e sistemazione, ne ha ricomposto pagine e frammenti. Gallimard l’ha pubblicato nel 1994 col titolo Il primo uomo, arrivato ora alla seconda ristampa, trad. Ettore Capriolo, Bompiani editore.

E’ un’autobiografia in terza persona, un romanzo di formazione e insieme un giudizio politico. Nell’interpretazione di Sarra Ghira, docente universitaria e caporedattore di “Orient XXIche ne scrive criticamente nel saggio Questione algerina. Sfatare il mito di Camus, l’opera è nella sua struttura, una tragedia di forte potenza simbolica,

Come per tutti i grandi scrittori, l’interpretazione della vita e dell’opera di Camus resta contraddittoria. Filosoficamente esistenzialista sono Il mito di Sisifo (1942): la vita non ha senso, e indagatore dell’assurdo Lo straniero (1941): il distacco tra l’uomo e la natura. Leggi il resto di questa voce →

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Le signore della scrittura ritornano

novembre 8, 2023 in Approfondimenti, Recensioni da Roberta Basche

Copertina Petrignani 1Le signore della scrittura, un denso libretto di Sandra Petrignani fu pubblicato per la prima volta nel 1984. L’autrice raccolse le interviste fatte a scrittrici italiane per il “Messaggero.

All’epoca della prima pubblicazione rimase esclusa Natalia Ginzburg, ora inserita nella nuova edizione pubblicata da La Tartaruga e dedicata a Laura Lepetit fondatrice della omonima casa editrice (ora marchio de La nave di Teseo).

Le intervistate sono undici: Natalia Ginzburg, Elsa Morante, Anna Banti, Maria Bellonci, Laudomia Bonanni, Fausta Cialente, Alba de Cespedes, Livia de Stefani, Paola Masino, Anna Maria Ortese, Lalla Romano.

In questi ultimi anni diverse case editrici stanno ripubblicando le opere di alcune di queste scrittrici dimenticate. Leggi il resto di questa voce →

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Eppure la verità è un errore totale

novembre 2, 2023 in Approfondimenti, Recensioni da Viola Allegri

Morin MetodoRaggiunta la pubertà a 102 anni., Edgar Morin, “il sociologo del presente” come si definisce, racconta la sua vita e il suo pensiero in un saggio che è forse il suo lascito prezioso, L’avventura del metodo, ed. Cortina.

I problemi nati con la morte della madre quando aveva 8 anni (il che ci fa pensare a Stendhal): il rifugio nei sogni che il cinema gli offriva – e da allora sarà un costante cinefilo- l’inevitabile nichilismo dei giovani, la salvezza nella letteratura, l’avvicinamento alla filosofia, alla politica, di nuovo alla filosofia e alla sociologia.

Tutto via via stemperato da furibonde letture che ne provocano la crescita: Anatole France, Tolstoj, Dostoevskij, infine il partito comunista cui si iscrive nel fuoco dei nazisti che invadono la Francia; ma su tutto le lezioni di Georges Lefebvre che gli aprono la via più ampia e indistruttibile alla conoscenza, alla comprensione, al bisogno di un fondamento. Leggi il resto di questa voce →

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Un mondo ubriaco di guerra

ottobre 23, 2023 in Approfondimenti, Attualità da Mario Baldoli

Chomsky libroDalla fine della II guerra mondiale, il colonialismo e il neocolonialismo occidentali hanno provocato la morte di circa 55 milioni di persone: mai tante stragi ci furono nella storia dell’umanità. Decine di milioni di persone sono morte in silenzio per le conseguenze della guerra. Paradossalmente oggi più che mai, dato che i Paesi ricchi fanno le guerre con piccoli eserciti, scaricando le loro bombe e moltiplicando i morti soprattutto tra la popolazione civile. Di solito tutto avviene in nome della libertà e della democrazia, mentre si dice che siamo in pace da oltre 70 anni. Forse troppi? Ora è tornato il tempo delle guerre.

Il dialogo tra Noam Chomski e Andre Vltichek, Terrorismo occidentale, traduz. di Valentina Nicoli, 2015, Ponte alle grazie editore, ha un inizio e una fine uguali: “Sembra che viviamo in un mondo impazzito”.

Il grande intellettuale e il giornalista d’inchiesta hanno identificato e fotografato quello che non avremmo mai voluto leggere e nemmeno sapere. Che noi, cittadini, governi e poteri economici d’Europa e soprattutto – in proporzione – degli Stati Uniti abbiamo le mani e il cervello sporchi di sangue. Leggi il resto di questa voce →

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Isabella e Giorgio Marincola: dall’Africa una storia italiana

settembre 14, 2023 in Approfondimenti da Claudia Speziali

 

Giorgio e Isabella Marincola

Giorgio e Isabella Marincola

Da vent’anni una nuova generazione di studiosi e studiose in Italia cerca di produrre riflessioni critiche sul periodo coloniale e postcoloniale italiano, ma è nel 2020, a seguito del movimento Black Lives Matter, che il nome di Giorgio Marincola è finalmente riconosciuto dall’opinione pubblica italiana. Il nipote Antar Mohamed Marincola non ha mai smesso di tentare di far conoscere la storia di suo zio Giorgio e, nell’agosto del 2020, il Comune di Roma decide di intitolargli una nuova fermata della Metro C, che sarà terminata nel 2024 e che si trova nei pressi di un viale denominato Viale Amba Aradam, luogo in cui i soldati fascisti in Etiopia uccisero 20.000 persone con l’uso di gas tossici.

Giorgio Marincola nasce in Somalia nel 1923, da Giuseppe, maresciallo di fanteria calabrese di stanza nel Paese dal 1919, e Aschirò Hassan, una giovane donna somala. Due anni dopo la nascita di Giorgio, nel 1925, viene alla luce la sorella, Isabella. Tuttavia, in una lettera al fratello, Giuseppe scrive: «Quanto è difficile non cadere nel peccato, posto che il matrimonio con le somale è davvero contro natura, perché oltre ad essere negre sono pure maomettane, e dunque sposarsi non ripugna soltanto a noialtri, ma perfino a loro». Leggi il resto di questa voce →

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Una criminologia patrimonio di tutti. Leggendo “Introduzione alla criminologia” di Isabella Merzagora

luglio 6, 2023 in Approfondimenti, Recensioni da Marco Castelli

Copertina 'Introduzione alla criminologia'La pubblicazione d’un nuovo manuale è sempre testimonianza d’uno studio giunto ad un punto di solidità tale da poter essere offerto a studenti e studiosi quale base di percorsi formativi e di nuove ricerche. Tuttavia, la pubblicazione di Introduzione alla criminologia di Isabella Merzagora, ed. Cortina, professoressa di Criminologia presso l’Università degli Studi di Milano [e già presente sulle pagine del Gruppo 2009: http://www.gruppo2009.it/razzismo-e-criminalita/], trae con sé ulteriori elementi d’interesse, tanto per la materia quanto per il modo di affrontarla e per lo stile impiegato.

Anzitutto la materia, la criminologia, scienza preposta alle domande relativa ai “perché” e ai “come” dei fenomeni criminali e di criminogenesi. Una disciplina formalizzatasi relativamente di recente – è figlia del positivismo Ottocentesco – e di difficile collocazione istituzionale – afferendo, secondo le categorie ministeriali, all’area medica e non a quella giuridica, pur essendo proposta in diversi percorsi di studio. Una disciplina che tuttavia, forse per la fama dei “criminologi forensi”, invitati nei talk-show in concomitanza con celebri casi di cronaca nera, è conosciuta anche dai non specialisti, seppur spesso senza elementi di riferimento ma per conoscenze “da sentito dire”. Leggi il resto di questa voce →

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Loving

giugno 5, 2023 in Approfondimenti, Recensioni da Gabriele Chiesa

loving copertina itaLoving è un libro fotografico che mi interessa, proprio perché non appartiene all’ambito collezionistico che mi coinvolge più direttamente. Non si può certamente collezionare tutto, no?! Così mi sono trovato, quasi costretto, a scegliere. Come storico della fotografia raccolgo esemplari che mi consentono di studiare i processi fotografici originari. Non mi occupo di soggetti o di generi, ma di corpi, cioè di sostanza tattile che prende forma di fotografia fisica. Così quando trovo progetti che sviluppano una propria visione specifica fuori dalla mia area di competenza, mi appassiono nel vedere come ogni raccolta fotografica possa offrire alla collettività un contributo singolare di cultura ed una prospettiva spesso sorprendentemente inesplorata.

I ritratti fotografici di persone che manifestano reciproco affetto, senza preoccuparsi di evidenziare tutti i segnali che sottolineano l’identificazione eterosessuale dei soggetti, non sono comunissimi, ma nemmeno particolarmente rari. Ritengo che, in linea di massima, non ci sia neanche una particolare ipersensibilità sociale su questo argomento. Semplicemente non ci facciamo caso, a meno che la fotografia rappresenti con evidenza effusioni che possano risultare, per la sensibilità individuale, insolitamente eccessive da parte di chi soffre di personali insicurezze. Leggi il resto di questa voce →

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Persia in lotta 2

aprile 8, 2023 in Approfondimenti, Persia da Mario Baldoli

Continua la riflessione di G9 sulla rivolta delle donne persiane, iniziata con il rifiuto del velo (hijab) ed estesasi contro il governo. Da quando gli ayatollah hanno aperto le università alle donne- se pure separate rispetto agli uomini, esse sono diventate la maggioranza delle laureate e attualmente in Iran vi sono 400 scrittrici rispetto a 350 uomini scrittori. La maggior parte delle donne ha fatto studi all’estero ed ha quindi una cultura cosmopolita. Esse si sono quindi impadronite del genere romanzo e saggio, mentre per gli uomini l’ispirazione era da sempre solo la poesia e da poco si sono avvicinati al romanzo, il più famoso dei quali è La civetta cieca di Sadegh Hedayat, che descrive l’insufficienza e il crollo dell’uomo di fronte a un mondo indecifrabile.

Bibi Khanoom Astarabadi

Bibi Khanoom Astarabadi

Lasciamo al prossimo articolo la più toccante – autentica- storia d’amore che io abbia mai letta, e iniziamo un percorso vagabondo negli ultimi due secoli. Quanto scrivo dipende largamente dalle osservazioni critiche di Anna Vanzan, grande traduttrice e conoscitrice del mondo islamico e persiano in particolare.

Comincio da una delle prime scrittrici di fine Ottocento, Bibi Khanum che si impone nel 1895 con il libretto I Vizi degli uomini. Bibi manipola con sapienza al femminile alcuni versi misogini del Corano, il fatto che le donne devono obbedire ai mariti:

Mie sorelle nella fede! Seguite questo ammonimento solo se avete un marito che sia un buon credente e un giusto, uno che non persegua le vie del peccato e che tratti la moglie bene e con gentilezza (…) Non è che ogni uomo sia superiore a ogni donna, né ogni donna è inferiore a ogni uomo. Seguono esempi di superiorità femminile, infine: Non tutti quelli che frettolosamente si mettono sulla testa un cappello e l’assestano, sono illuminati condottieri. Leggi il resto di questa voce →

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In bicicletta per essere felici

marzo 22, 2023 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

Copertina GusmeriCopertina RigattiC’è un oggettodiceva Umberto Ecoche non cambierà mai: il cucchiaio. Un altro non cambierà mai: la bicicletta; della metà Seicento il primo, della metà Settecento la seconda (non credete a chi la piazza mezzo secolo dopo).

Un oggetto dalle mille vite, dal velocipede alla mountain-bike all’elettrificata. Con una differenza rispetto al cucchiaio, che nel momento in cui la porti fuori dal negozio la bici cambia nome: si chiama Avventura. Da oggetto è diventata sentimento, come il desiderio e l’amore. Che la usiamo un’ora al giorno per andare e tornare dal lavoro, per portare una ragazza sulla canna e sentirci tanto vicini, per fare il giro d’Italia o del mondo, e la notte sognare Bartali e Coppi.

Ecco due libri preziosi, il primo dell’amico Francesco Gusmeri, Prendo la bici e vado in Australia. Da Brescia a Melbourne alla ricerca della felicità (2011), il secondo di Emilio Rigatti, La strada per Istanbul, appena pubblicato con una nuova prefazione (la prima edizione è del 2002), ambedue Ediciclo. Leggi il resto di questa voce →

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Lolita, Nafisi e il nostro totalitarismo

gennaio 13, 2023 in Approfondimenti, Persia da Mario Baldoli

Copertina NafisiSeduto davanti al bidet coperto da una grande valigia a far da scrivania, Vladimir Nabokov lavorava in un monolocale di Parigi negli anni Venti: usava il gabinetto per non svegliare il figlio piccolo.

Il saggio di Azar Nafisi, Quell’altro mondo, Nabokov e l’enigma dell’esilio, ed. Adelphi, trad, di Valeria Gattei, pubblicato in Iran nel 1994, arricchito ora da un’ampia premessa, è il primo tassello di una trilogia completata da Leggere Lolita a Teheran e La repubblica dell’immaginazione, ambedue Adelphi. La passione della scrittrice iraniana Nafisi per Nabokov è nella comune esperienza dell’esilio, della censura e della necessità di scrivere. E tutti e due hanno un grave difetto.

Nafisi, rientrata in patria nel 1979, l’anno della rivoluzione di Khomeini, impossibilitata a continuare ad insegnare letteratura inglese all’Università di Teheran, decide, a rischio della propria vita, di organizzare nella propria casa un seminario per sette delle sue allieve, per il godimento della lettura e per discutere alcuni dei più importanti capolavori della cultura occidentale, per infrangere le regole di un regime censorio: Il seminario diventò il nostro rifugio, il nostro universo autonomo, una sorta di sberleffo alla realtà di volti impauriti e nascosti nei veli della città sotto di noi. Così le studentesse “attraversarono” la Rivoluzione islamica iraniana: sotto il velo, in un intreccio di contraddizioni, la rivendicazione dell’identità culturale e nazionale della propria gente, voglia di Occidente ma rifiuto di appiattimento in esso. Leggi il resto di questa voce →

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