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Sulla poetica di Magris e Tabucchi, i nostri più grandi scrittori

settembre 5, 2013 in Letteratura da Mario Baldoli

Disponibile in traduzione inglese di Anna Zorzi Bandierina-Inglese

MagrisIn principio era il viaggio, era l’Odissea, l’avventura più famosa, quello che fonda la nostra civiltà. L’hanno scritto più volte Magris e Tabucchi, i due scrittori italiani più importanti e più conosciuti all’estero. Anche i più venduti, se si escludono Saviano e Camilleri (la serie di Montalbano è rappresentata anche alla tv inglese) che sono tuttavia scrittori di generi particolari, così come il nobel Dario Fo.

Dopo la generazione di Sciascia, Calvino, Pasolini, c’è la generazione di Tabucchi e Magris, uomini che dal viaggio prendono spunto per le loro opere principali, da Danubio a Girare per le strade. Oltre al viaggio, inteso come ricerca dello spirito, altro elemento comune tra i due è la scrittura di saggi e l’intervento politico su giornali e rivista. Sono due scrittori engagé, impegnati, si sarebbe detto una volta. Tabucchi ha scritto anche molti racconti e romanzi, tra cui l’indimenticabile Sostiene Pereira, da cui è stato tratto anche un film con Mastroianni. Come avviene nell’Iliade, l’orizzonte di Magris è rivolto verso est. Triestino, è il più profondo conoscitore al mondo della Mitteleuropa verso cui è ambientato il suo lavoro, a partire dal primo saggio Il mito absburgico. Leggi il resto di questa voce →

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Come sta l’architettura? Sopravvivere in tempo di crisi (1)

settembre 3, 2013 in Architettura e urbanistica da Franco Garbari

Tutti sanno che la situazione dell’architettura e di chi lavora nell’architettura, è oggi critica. Ma era difficile già 30-40 anni fa, senza i così gravi problemi economici di oggi.

Era la stagione delle grandi spartizioni e lottizzazioni degli incarichi. All’epoca c’era la Democrazia cristiana che distribuiva la sua fetta di potere, il Partito socialista che faceva la parte del leone e infine il Partito comunista, che figurarsi se si accontentava delle briciole. Tutto passava per i canali partitici: o eri del sistema, o eri fuori, tranne quei pochi che si erano già fatti prima, negli anni ’50 e ’60, una carriera di prestigio. Questo nell’edilizia pubblica. Ma nel privato non era molto diverso: gruppi di potere, lobby, l’amico dell’amico, ecc. Leggi il resto di questa voce →

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Stop alle mutilazioni genitali femminili

agosto 28, 2013 in Salute da Roberta Basche

giornata-contro-mutilazioni

Con il termine mutilazioni genitali femminili (MGF) ci si riferisce ad un insieme di pratiche caratterizzate dalla modificazione parziale o totale degli organi genitali femminili esterni non giustificate da ragioni medico-sanitarie.

E’ un intervento violento e pericoloso per la salute di bambine, ragazze e donne ed una violazione dei diritti umani: diritto all’integrità fisica e mentale, libertà dalla violenza, dalla tortura e da trattamenti crudeli, inumani e degradanti, libertà dalla discriminazione sessuale e diritto alla vita, quando la morte consegue a tale pratica. Leggi il resto di questa voce →

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Fabbriche nella notte di Giuseppe Raspanti

agosto 8, 2013 in Recensioni da Piera Maculotti

fabbriche nella nottePreziose parole, in libertà. Provvisoria, perché la vita fugge ed è precaria.

Vive parole, in libertà. Vigilata da una scrittura sapiente – lirica e narrativa insieme – ricca di luce tra l’ombra di quelle Fabbriche nella notte (Aveit pp.179 €15) che danno il titolo al bel libro di Giuseppe Raspanti.

Nato nel ’53 a Mantova, dal 2005 vive in terra bresciana tra le vigne, il verde e il Sebino; è esperto di basket, ama il teatro d’avanguardia, vigila (anche per professione) sul passaggio del tempo, con lo sguardo attento al paesaggio, soprattutto a quello dell’anima.

E’ da lì che salgono inattesi pensieri, lievi, duri, saldi, luminosi; ladri di ricordi antichi, si affacciano alla mente, feriscono, scuotono, aprono squarci e spiragli… Leggi il resto di questa voce →

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Contro l’omoidiozia

agosto 6, 2013 in Crisi da Sonia Trovato

969577_553116058072139_1817724503_nRischia di passare in sordina, tra un bollettino meteo e l’ennesima notizia su Laura Maggi, il flash mob che ha avuto luogo ieri a Brescia, in Piazza Loggia, contro i matrimoni omosessuali. Un gruppuscolo di persone ha inscenato una protesta silenziosa ma inquietante che, ispirandosi alle sentinelle veglianti nate in Francia recentemente, ha piegato la lettura a una protesta politica di bassa lega e pure poco informata. Il ddl contro l’omofobia non ha infatti nulla a che vedere con le nozze o le adozioni gay, nonostante i “guardiani” lo considerino l’anticamera. Se così fosse, sarebbe un barlume di luce per uscire da questo Medioevo dei diritti civili, ma manifestazioni come quella di ieri e il livello miserrimo del dibattito politico fanno capire quanto la strada sia impervia.

La nostra associazione e rivista prende le distanze da un flash mob che negli ultimi tre anni abbiamo portato in piazza (la stessa piazza, peraltro) in modo affine, con la differenza che per noi, come scrisse Alfieri, leggere vuol dire profondamente pensare. Non abbiamo, insomma, nulla a che fare con le sentinelle veglianti e ci manterremo più vigili di loro per difendere la nostra città da iniziative discriminatorie e deprecabili.

Redazione Gruppo 2009 Leggi il resto di questa voce →

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Berlusconi & Co. – la morte del tempo

agosto 3, 2013 in Approfondimenti da Claudio Ianni Lucio

Qual è la nostra colpa?

Stiamo pagando i crimini di qualcun altro, oppure i colpevoli sono mere e banali manifestazioni di una mastodontica somma delle nostre mancanze individuali?

Chi di noi ha ucciso il tempo?

Domande simili mi raschiano il cervello, mentre ascolto il discorso del piazzista di Arcore (cit. Indro Montanelli) successivo alla sentenza della Cassazione. È l’ennesimo soliloquio basato sul nulla e agghindato col niente, fatta eccezione per menzogne e assurdità pantagrueliche, di Berlusconi (mi sorprende ogni volta come gli riesca ancora, dopo tutti questi anni, di parlare indefinitamente senza inserire in quel che dice un singolo concetto concreto, nonostante me l’aspetti. Come vuole la prassi, utilizza la parola “comunisti” a mo’ di propellente, ma in Italia nemmeno questo è un concetto concreto. A onor del vero, c’è comunque da riconoscergli la straordinaria capacità di contraddirsi e infangarsi autonomamente, il che, considerando la vacuità dei suoi proclami, è un fenomeno assolutamente affascinante). Leggi il resto di questa voce →

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Il Cavaliere insistente

agosto 2, 2013 in Approfondimenti da Sonia Trovato

Cavaliere inesistente? Con buona pace di Calvino, Silvio Berlusconi resta, per il momento, un insistente. Nonostante la condanna definitiva, l’imminente interdizione dai pubblici uffici (che porta con sé la conseguenza, irrisoria ma significativa sul piano simbolico, della privazione del titolo di Cavaliere del lavoro) e gli altri sei procedimenti in corso, l’ex Premier prova a rimanere in sella, tirando fuori da una stalla polverosa e sguarnita lo sbilenco e malandato ronzino di Forza Italia, ormai dato per morto dopo la nascita del PDL.

Se non si badasse alla voce rotta, ai chili di troppo e all’affanno, il videomessaggio di ieri sembrerebbe un remake della celeberrima e infausta discesa in campo, remake in cui al temibile pericolo rosso è stato sostituito il potere giudiziario, per il quale B. fingeva di tifare quando, nel ’94, l’inchiesta Mani Pulite lo convinse (o lo costrinse) ad occuparsi della cosa pubblica e riempire il vuoto lasciato dalla fuga dell’amico Bettino e dall’affondo della Balena bianca. Leggi il resto di questa voce →

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La “vera” arte di Achille Ghidini

agosto 1, 2013 in Arte e mostre da Laura Giuffredi

Nella Firenze rinascimentale, quella di Donatello, Masaccio e Brunelleschi, si assiste ad una progressiva rivalutazione della figura dello scultore, del pittore e dell’architetto, che non vennero più considerati semplici artigiani, ma artisti, persone intellettualmente colte, in grado di coniugare straordinarie abilità tecniche con originali ed innovative visioni estetiche, fondate su basi classiche.

Così da allora gli artisti videro riconosciuto il loro status di creatori di opere d’arte, frutto dell’intelletto prima che di perizia manuale.

E oggi? Come devono essere considerati gli artisti in rapporto alla società “liquida” nella quale viviamo? Leggi il resto di questa voce →

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Fumo sulla città: la crisi dell’Ilva e la morte di Taranto

luglio 13, 2013 in Recensioni da Luca Morselli

eogrande_fumo_sulla_citt_Quando nella “calda estate” del 2012 Alessandro Leogrande, giornalista tarantino vicedirettore de Lo Straniero, seguì in prima persona la vicenda del sequestro dell’Ilva, si ricordò delle inchieste svolte quando ancora era ventenne, e indagava, studiava e scriveva sui mali di Taranto, assurta a emblema sociale e economico dell’Italia intera. Fumo sulla città (Fandango, pp. 270, 2013), edito poche settimane fa, copre un arco temporale che va dal 1992, quando Giancarlo Cito, ex picchiatore fascista, viene eletto sindaco della città ionica fino, appunto, al luglio 2012, mesi in cui i giudici dispongono il sequestro della più grande acciaieria d’Europa. Le motivazioni giudiziarie del conseguente arresto di alcuni componenti della famiglia proprietaria dell’impianto, i Riva, accusati di associazione a delinquere e danno ambientale, sono gravissime: sversamento nei cieli e nei mari di migliaia di tonnellate di diossina e di mercurio per oltre un quindicennio. Leggi il resto di questa voce →

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Chi ha suicidato il PD. E chi continuerà a farlo.

luglio 13, 2013 in Crisi da Sonia Trovato

copertina libroCaro Ivan Scalfarotto,

la settimana scorsa ho avuto la sventura di assistere, a Roma, alla Sua performance oratoria, in occasione della presentazione del libro Chi ha suicidato il PD (Imprimatur, 2013), scritto dal giornalista Alessandro Gilioli. Parlo di sventura perché, prima di allora, pensavo che l’identikit del colpevole avesse i baffetti di D’Alema, gli occhialetti tondi di Veltroni, il viso affusolato di Fassino e la voce rauca della Finocchiaro, cariatidi di cui le (più) giovani leve non vedono l’ora di sbarazzarsi per tornare ad essere un partito di sinistra.

SentendoLa invece sproloquiare per più di un’ora di sinistra liberal, di modello anglosassone e dell’importanza di chiudere a doppia mandata in soffitta lo spettro del PCI, mi sono detta che se Tomasi di Lampedusa fosse ancora vivo assurgerebbe il logo del PD a stemma araldico dei gattopardi, quelli del tutto cambia affinché tutto rimanga com’è. Leggi il resto di questa voce →

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