Lo scrittoio di Guido Gozzano

febbraio 25, 2018 in Album fotografici, Letteratura, Recensioni da Pino Mongiello

Guido GozzanoPassando per Aglié, non si può non far visita al Meleto, la casa di famiglia abitata da Guido Gozzano agli inizi del Novecento,  dove è ancora possibile cogliere l’eco delle sue poesie.  Nelle stanze, oltre gli arredi, i ninnoli, le collezioni di farfalle, le foto di lui, della mamma, di Amalia Guglielminetti, della bella Otero, si possono vedere anche altre cose curiose: il pappagallo impagliato, il modellino in avorio di una pagoda, il beauty personale del poeta. Non mi è dato sapere se nella villa vi sia una biblioteca che conservi qualche suo manoscritto. Basta, però, portare con sé una raccolta delle sue poesie, sfogliarne le pagine, attraversare il giardino e incamminarsi verso il frutteto fino al cancello che chiude il recinto. Qui, con un po’ d’immaginazione, può accadere di incontrare l’ombra di Cocotte, il delicato e malinconico personaggio di una poesia indimenticabile, ben consci che si tratti di un contesto diverso da quello ligure dei soggiorni infantili del poeta. Leggi il resto di questa voce →

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Ariosto sul palcoscenico: meraviglia, farraginosità, autorità

novembre 29, 2017 in Approfondimenti, Letteratura, Recensioni da Marco Castelli

copertina-ariosto«Quell’io che tra più dotti e più canoriCigni del Po famoso il volo alzai,

E in accenti dolcissimi cantai

Le donne, i cavalier, l’arme e gl’amori»

 

Siamo nel 1623, ad Ancona, ed è Ariosto che ha fatto la sua comparsa sul palcoscenico: «Fu dunque fin da principio […] conosciuto costui essere l’Ariosto, il quale parve all’autore d’introdur per prologo della sua tragedia, sia perch’ella da quello ha i suoi primi fondamenti». Così, con l’intervento di questa “dramatis persona”, si apre Il Medoro incoronato di Prospero Bonarelli della Rovere, uno dei molti autori che s’impegnarono raccogliere idealmente il “miglior plettro” lasciato dal poeta ferrarese ai posteri per lo sviluppo delle sue storie.  Leggi il resto di questa voce →

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da admin

Le Satire di Ariosto: una nuova lettura critica

giugno 11, 2017 in Approfondimenti, Letteratura da admin

di Marta Cardinale e Federica Laudini

satireUna conferenza sulle Satire ariostesche e, più in generale, su Ariosto, si è tenuta il 18 maggio scorso a Brescia, presso l’Emeroteca, a cura dell’Associazione Bibliofili Bresciani “Bernardino Misinta”.

La sapiente esposizione della relatrice, dott.ssa Sonia Trovato, ha contribuito ad una conoscenza e comprensione approfondita della figura di questo poeta, valorizzando ed illustrando la sua opera attraverso la ricostruzione del suo percorso di uomo.

L’esordio ha smentito da subito un luogo comune che ancora resiste, originato dalla critica crociana, su Ariosto, la sua opera e la sua vita: una vita mediocre, “da cortigiano”, obbligato alla compiacenza e devozione verso il proprio signore. Leggi il resto di questa voce →

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Il segreto del tasso [9]

maggio 20, 2017 in Letteratura da Silvano Danesi

calderone-1-300x219Il sole, superando il profilo maestoso della Montagna di ferro, prese il suo posto nel cielo. Gwydd, abituato al risveglio prima dell’alba, si era seduto su un masso accanto alla soglia della Casa comune dei druidi. Tutto intorno la rugiada, che imperlava le tenere erbe del prato  e le corolle dei fiori primaverili, evaporava lentamente, danzando nell’aria fresca e profumata di fragranze di bosco. La terra era animata da una lavorio incessante di piccoli esseri indaffarati a procurarsi il cibo, a bere le ultime gocce del cielo depositatesi nel corso della notte.  Leggi il resto di questa voce →

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Il folle cuore di un editore-tipografo, troppo grande per avere fortuna

maggio 20, 2017 in Approfondimenti, Letteratura, Recensioni da Mario Baldoli

libro-veneziaSpesso si scrive di libri, ma dietro ai libri ci sono editori, tipografi e officine, e ancora, preziosissima e costosa, la carta su cui stampare. Giusto fermarsi quindi su un geniale editore-tipografo, nato a Portogruaro, bresciano per scelta, attivo e laborioso tipografo, che nel periodo di cinque lustri ha pubblicato più milioni di volumi nelle cinque tipografie da lui erette in Brescia, Padova, Alvisopoli, Portogruaro e Milano, scrisse nel 1818 la rivista La farfalla” introducendo l’ampio catalogo di Niccolò Bettoni, editore e stampatore, con una cura per l’aspetto tipografico “che reggeva il confronto con le stampe di Bodoni”. Così lo introduce Marco Callegari nel recentissimo L’industria del libro a Venezia durate la Restaurazione (1815-1848), ed. Olschki.  Leggi il resto di questa voce →

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Boccaccio, Bandello, Lope de Vega e Cervantes, come dialogano culture e civiltà

aprile 11, 2017 in Approfondimenti, Letteratura, Recensioni da Marco Castelli

copertinaIl volume Traduzioni, riscritture, ibridazioni. Prosa e teatro fra Italia, Spagna e Portogallo, ed. Olschki, si muove sulle orme dei tanti letterati che, seguendo – a distanza di secoli – le orme di Seneca, si spostarono tra le penisole iberica ed italiana.

Il libro raccoglie, a cura di Michela Graziani e Salomé Vuelta García, i contributi alla seconda giornata di studi del seminario permanente Relazioni linguistiche e letterarie tra Italia e mondo iberico in età moderna, svoltosi il 23 ottobre 2015 presso l’Università di Firenze e dedicato alla riflessione su due generi letterari, il teatro e la prosa, nell’ambito dei tre paesi. L’analisi si muove seguendo le prospettive complementari della traduzione, ricezione e circolazione nei diversi ambiti culturali. Leggi il resto di questa voce →

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Alinari: paesaggi italici nella Divina Commedia

aprile 10, 2017 in Album fotografici, Letteratura, Recensioni da Pino Mongiello

paesaggi-italiciTra i ricordi della Divina Commedia che mi giungono dagli anni di scuola, quelli che evocano il paesaggio italico non sono tra gli ultimi di una ipotetica lista degli “oggetti” del poema. La cosa è facilmente spiegabile: non vi è città in Italia che non abbia una via o una piazza intitolata al sommo poeta e, addirittura, non c’è luogo, anche il più romito, che non ne testimoni il passaggio o la sosta effettuati lungo il suo tormentato esilio. Dante avrà davvero visto tutti i luoghi che menziona nelle terzine delle sue tre cantiche immortali? Non possiamo esserne certi dal momento che non esistono conferme; possiamo immaginare però che di molti luoghi egli abbia sentito parlare ed anche letto con quella particolare empatia che tutti gli riconoscono, e per la quale ne restano ammirati. Leggi il resto di questa voce →

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Guardare dentro, guardare oltre

marzo 30, 2017 in Letteratura, Recensioni da Laura Giuffredi

carlo-simoniLe vite degli altri: da indagare, da svelare, da capire. Ma non attraverso un’indagine filologica, bensì ricercando epifanie “fuori rotta”, passi incerti, “squarci nel cielo di carta”, direbbe Pirandello.

Questo nell’ultima produzione narrativa di Carlo Simoni, che si esprime in racconti brevi: i tre della raccolta L’ombra dei grandi. Tre racconti del lago e, più lungo, Il generale, editi sul finire del 2016 da Secondorizzonte.

E così nel primo volume i “grandi” si rimpiccioliscono, forse, rispetto all’immagine giganteggiante che ne abbiamo, ma sarebbe meglio dire che aprono una porta segreta attraverso la quale, senza smentirsi, si rivelano a noi più chiari, credibili, interessanti.

E così i luoghi nei quali si muovono: il Garda, Malcesine, Riva, nel primo volume, i Ronchi di Brescia nel secondo. Leggi il resto di questa voce →

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Il segreto del tasso [8]

febbraio 10, 2017 in Letteratura da Silvano Danesi

tassoPer il vecchio druida venuto dal Nord trascorsero molti giorni sereni in compagnia degli abitanti del villaggio, ai quali raccontava della sua vita in un mondo lontano, non solo per la distanza, ma per gli usi e i costumi.

Un mattino Gwydd si svegliò più presto del solito. Il villaggio era in fermento. Nella case fervevano i preparativi per una giornata che si annunciava speciale. Il cielo era carico di nuvole e la pioggia era battente, incessante, sin dalle prime ore della notte.

Ka Ra Nos, il nume locale che tutelava la fertilità dei campi, ancora una volta, nel giorno a lui dedicato, aveva assicurato pioggia abbondante. Una pioggia che puliva l’aria, nutriva la terra, incitava i semi nascosti nelle zolle a compiere il miracolo che ogni anno si rinnovava e che vedeva sui campi, in pochi giorni, spuntare erbe nuove, nuovi fiori, per una nuova stagione di vita, dopo il lungo sonno dell’inverno.  Leggi il resto di questa voce →

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Il segreto del tasso [7]

gennaio 10, 2017 in Letteratura da Silvano Danesi

thumbnail_Sacerdote-druido La processione in onore di  Gwydd si snodò lentamente lungo l’impervio sentiero che congiungeva il fondo valle con la cima del monte dalle cui viscere gli uomini di Bar Ailt cavavano i minerali di rame.

Avanti a tutti, i druidi, con al centro Gwydd. Dietro le sacerdotesse e di seguito, in una lunga fila, l’intera popolazione.

Giunti sulla sommità del monte il corteo sostò nei pressi dell’altare di pietra. Gwydd fu fatto sedere e intorno a lui i druidi intonarono strofe di benvenuto. Al vecchio venuto da lontano furono offerti, simbolicamente, i prodotti del luogo: il pane di segala, il latte, formaggi, selvaggina e i pani di rame e di ferro, elementi essenziali della ricchezza locale. Leggi il resto di questa voce →

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