Slideshow shadow

Sono malinconico e nostalgico: leggo un libro

ottobre 8, 2013 in Recensioni da Mario Baldoli

ferrieriLa lettura nasce da una passione: la malinconia. La malinconia intesa come pienezza dell’introversione, insoddisfazione, rivolta contro l’idea che questo sia il migliore dei mondi possibili. Batte contro il confine per superarlo e forzarlo. E’ un movimento a rischio.

A volte la malinconia è il sublime (Kant), è “frutto della profondità” (Benjamin), è “la gioia di sentirsi tristi” (Hugo), è la “tristezza del pensiero” (Steiner).

Con un libro di potente erudizione Luca Ferrieri in Fra l’ultimo libro letto e il primo nuovo da aprire, letture e passioni che abitiamo (Olscki editore) indaga su cos’è la lettura e sui sentimenti che muovono il lettore, verificando che la lettura li colpisce tutti. Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

La musica del mais, il nuovo romanzo di Maria Sardella

ottobre 6, 2013 in Recensioni da Piera Maculotti

sardellaLui – sensibile, pacato e gentile – tace… Lei parla, pensa, pulsa… Sono molti anni che i due coniugi condividono il giogo matrimoniale, con rispetto e amore, insieme nel bene, nel male, nella diversità. Ma ora lei – dall’alto della sua aurea mezza età, i figli grandi, il nido vuoto – guarda inquieta ai suoi voli mancati.

Lo racconta, tra molto altro, La musica del mais (biblioFabbrica pp.191 € 16) il nuovo romanzo di Maria Sardella (pugliese di nascita, da tempo bresciana) alla sua seconda prova narrativa dopo l’apprezzato esordio Così è la vita, amore mio. Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

L’Italia è una Repubblica fondata sulla sguattera

ottobre 1, 2013 in Approfondimenti da Sonia Trovato

boldrini(1)“Non può essere concepito normale uno spot in cui i bambini e il papà sono seduti e la mamma serve a tavola”. È questa la frase – coincisa, chiara e più che mai condivisibile – che avrebbe condannato Laura Boldrini a un tam tam di sarcasmo, scimmiottamenti e pedanti paginoni sui maggiori quotidiani nazionali.

Ovviamente la terza carica dello Stato non intendeva dichiarare fuori legge le madri che apparecchiano la tavola, né comunicare che d’ora in avanti verranno rappresentate soltanto matriarche spaparanzate sul divano, massaggiate da energumeni oliati e muscolosi, mentre lo schiavizzato consorte deve, contemporaneamente, badare ai fornelli, calmare i figli e affrettarsi con una pila di piatti di mano al grido di “Mia signora, perdonatemi, è quasi pronto!”. La Presidente della Camera ha semplicemente accennato a un tema sul quale le femministe si esprimono da anni: non basta battersi per obiettivi concreti come la professione, i diritti civili e lo stipendio, ma bisogna risolvere “la questione dei simboli, delle immagini e delle relazioni tra generi così come vengono rappresentati nella già disprezzata cultura popolare” (Loredana Lipperini, Ancora dalla parte delle bambine, Milano, Feltrinelli, 2010, p. 30). Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

La nuova dimensione abitativa: la meta-città.

settembre 28, 2013 in Architettura e urbanistica da Gloria Berardi

im 2La diffusa metamorfosi del paesaggio naturale in quello artificiale ha trasformato il territorio italiano in un’unica città dilatata.

Una trasformazione repente, poco controllata e scoordinata, che velocemente erode ogni spazio vitale di un corpo che langue a partire già dal secondo dopoguerra.

L’inarrestabile processo d’occupazione del territorio è come un cancro invasivo che cresce rapidamente, mettendo a repentaglio la sopravvivenza degli uomini, degli animali e della vegetazione. Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

Cioè, cioè.. fate sul serio?! (5)

settembre 26, 2013 in Satira da Claudio Ianni Lucio

mestruazioni (1)Ho 12 anni, sono alta 156 cm e ho un seno quasi impercettibile, ma nel resto sono ben sviluppata. Mia mamma e più bassa di me e mio padre è circa 172 cm: quando potranno venirmi le prime mestruazioni? (Scilla’85)

Cara Scilla’85,
trovo stupefacente questa tua domanda; dimostri una maturità e una consapevolezza (anche di natura scientifico-deduttiva) a dir poco rare per una persona della tua età.
Meglio chiarire subito una cosa: il/la tuo/a pediatra di fiducia, almeno in questo specifico caso, non può esserti di alcun aiuto, come del resto un qualsiasi altro tipo di medico, ginecologi inclusi. Non è colpa sua, ma solo della comunità scientifica che ha bollato (per oscuri motivi, probabilmente di natura economica. L’economia c’entra sempre) come “inattendibile” l’unico metodo matematico mai esistito per calcolare con certezza, praticamente assoluta, la data del menarca. In realtà, credo sia un peccato toglierti la gioia e la sorpresa di scoprirti, di punto in bianco, irritabile e lordata di sangue in modi che ora puoi solo pallidamente ipotizzare (prova a pensare a una versione più vendicativa e al femminile di Attila, famoso giardiniere unno al soldo di un non meglio specificato dio, impegnato in un mai avvenuto stage presso gli uffici dell’Inquisizione e avrai una vaga idea del potenziale nascosto nel tuo corpo semi-sviluppato), ma trovo che la tua accorata richiesta necessiti un’altrettanto tempestiva spiegazione. Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

Le stagioni dell´anima nei luminosi, limpidi versi di Elisabetta Cabona

settembre 23, 2013 in Recensioni da Piera Maculotti

 cop cabona - stagioniIl tempo passa. Vola. A volte frana. Sulla terra tutto si deteriora…

Ha un altro ritmo l´ora della poesia: ci sono versi che vanno lievi e luminosi verso altri cieli, alti sopra il tempo. Succede così ne Le stagioni dell´anima (Manni edizioni pp. 76, €12), la nuova silloge della poetessa bresciana Elisabetta Cabona.

Brevi, lirici testi usciti da un giardino che ogni anno rifiorisce tra dolcezza mite e pace soave… Il silenzio della neve, il volo delle rondini, il timido affacciarsi delle viole; il tubare delle tortore, il sonnecchiare del vecchio cane Arco che con Nerone, il gatto randagio, condivide l’affetto della casa. Semplici creature, anime pure, preziose presenze, care come le voci di chi non c’è più: rassicuranti nel sereno,/ antidoto al buio/ in cui guardinghi/ ci aggiriamo.

E’ duro e precario l’umano destino; tra le pietre sconnesse del nostro cammino c’è il mistero e l’ignoto; lo sguardo, inquieto, interroga e indaga. Poi guarda più su, in alto. Oltre. Dentro spazi capaci di ricomporre ciò che il tempo disperde quaggiù. Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

Remembering Vik through his mum’s words, Egidia Beretta Arrigoni

settembre 22, 2013 in Traduzioni da Anna Zorzi

Written by Sonia Trovato, translated by Anna Zorzi Bandierina-Italiana

Should I die in 100 years, I’d like people to read the following words on my tombstone, which Nelson Mandela pronounced: “A winner is a dreamer who has never stopped dreaming. Vittorio Arrigoni: a dreamer”.

il viaggio di vittorio

I have no fangs because I’m not a wolf, that’s what Vittorio Arrigoni wrote in a  composition at elementary school. And that is what one can learn from the  biography written by his mother, Egidia Beretta, titled Il Viaggio di Vittorio (Dalai Editore, 2012,pp 185), an extraordinary  portrait of her son, who spent his whole life fighting the “wolves” and defending the oppressed.

Although he became popular in the media and newspapers as a volunteer in the Gaza Strip, Palestine, his journey started in  a small town in the province of Lecco, near Como Lake,where he was born in 1975 “with his little  fist  clenched up in the air” as if he wanted to foretell his future as a revolutionary. He was brought up in a family of small entrepreneurs who taught him the value of antifascism and of solidarity. When he left school, instead of going on seaside holidays to Ibiza or somewhere noisy with his friends, he went to Peru, where he started the first of a long  series of  work fields  organized in Europe and Africa. Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

Brescia, capitale mondiale della diossina

settembre 22, 2013 in Approfondimenti da Mario Baldoli

Disponibile in traduzione inglese di Anna Zorzi Bandierina-Inglese

 Il 14-15 ottobre si terrà a Brescia all’auditorium Santa Giulia in via Piamarta, promosso dalla Fondazione Micheletti e col patrocinio del Comune, un convegno nazionale sulla bonifica dei siti inquinati. Sarà l’occasione per mettere a fuoco un percorso praticabile per la bonifica del sito Caffaro. Senza dimenticare che sono pure sospetti di inquinamento il termoutilizzatore Asm, il più grande d’Europa; i settori di metallurgia e siderurgia (si pensi a fare un bagno nel Mella), i cementifici, per non parlare delle centrali termoelettriche previste e delle atomiche che occhieggiano dall’aeroporto di Ghedi.

In un intervento pubblico organizzato da G9 l’anno scorso abbiamo detto che Brescia è la terza più città più inquinata d’Europa (dati UE). Oggi possiamo confermare che Brescia è la città più inquinata d’Italia.

L’azienda Caffaro, nell’area di via Milano, non lontana dal centro storico, è il vertice dell’inquinamento. I dati si trovano nel sito http://www.ambientebrescia.it/Caffaro.html Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

Appunti sull’ 8 settembre 1943 … e dintorni – Settant’anni dopo

settembre 19, 2013 in Approfondimenti da Pino Mongiello

Ho scoperto l’8 settembre del ’43 al cinema con il film Tutti a casa di  Luigi Comencini (il regista, nato a Salò  l’8 giugno 1916, ancor oggi dimenticato dalla toponomastica salodiana!). Con quel film Comencini ci ha consegnato una pagina tremenda della nostra storia, nei confronti della quale non sappiamo ancora se piangere o vergognarci. Certo, non serve che chiudiamo gli occhi o, peggio ancora, che la dimentichiamo. In quella pagina ci sono rappresentati gli italiani, cioè noi, coi nostri mali storici e con le nostre vigliaccherie quotidiane, quegli stessi mali che già i versi della Commedia dantesca, nel 1300, (Purgatorio, canto VI) avevano tanto stigmatizzato quando parlavano di un’Italia asservita, “di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta…”. Ho ben presente, nel film, la maschera grottesca di Alberto Sordi, e ricordo com’è puntualmente rappresentata quell’arte di arrangiarsi degli Italiani messa in campo nella confusione più totale il giorno dell’armistizio, confusione drammaticamente diffusasi anche nei mesi successivi, fino a diventare causa (ma non la sola!) di scelte di vita o di morte, di complicità col nemico  o di resistenza (morale o armata) ad esso. Che brutta storia! Ne abbiamo pagate le conseguenze per decenni, una volta finita la guerra, e i conti non sono ancora finiti, dopo settant’anni.

6_g

Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

In Versilia un bagno nella realtà

settembre 17, 2013 in Approfondimenti da Mario Baldoli

“Marchionne ha due vacche, le fa pascolare a Torino e le munge a Detroit”. Una delle tante battute di Paolo Rossi alla Festa del Fatto Quotidiano tenuta dal 6 all’8 settembre a Marina di Pietrasante, al Parco La Versiliana, un immenso bosco di lecci e pini. Quattordici incontri, vignette di Natangelo (l’umorista del giornale) più tre serate al teatro del parco con Paolo Rossi, Travaglio, Elio e le Storie Tese.

Secondo il Fatto, 12.000 presenze. Il numero è attendibile perché per ogni iniziativa era necessario ritirare un cartoncino. Niente salamine, un ambiente essenziale con un bar-ristorante, un grande teatro, uno spazio per i dibattiti e le proiezioni. Età media dei presenti almeno 50 anni. Caratteristiche sessuali? Metà donne, metà uomini. Ospiti eccezionali, poco o non schierati nei partiti: le figlie di Biagi, Loris Mazzetti, Padellaro, la costituzionalista Lorenza Carlassare, il direttore di Micromega Flores d’Arcais, Antonio Ingroia, Antonio Di Pietro. Dario Fo, Aldo Busi, Vinicio Capossela, Peter Gomez, Michele Emiliano, Stefano Feltri, Oliviero Beha, Ferruccio Sansa, Paolo Mieli, Michele Santoro. Persone tutte, anche quelle in politica, che ragionano con la propria testa senza sentire il fascino di chi governa né di chi sta all’opposizione. Ma chi governa? In Italia governa l’opposizione.

il fatto versilia

Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest