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La magia della “snea” e dei suoi abitanti, infine Rigoni Stern

marzo 29, 2022 in Recensioni da Roberta Basche

Coperina neveBianco, neve, silenzio.

Il libro Autobiografia della neve  di Daniele Zovi, Utet editore, è un saggio in cui ci s’immerge nella neve.

In ognuno dei capitoli che compongono il libro affiora l’entusiasmo dell’autore, esperto di foreste e animali selvatici, per il paesaggio innevato.

Leggendo, sprofondiamo nella bellezza della neve, nelle curiosità raccontate da Zovi, nelle sue avventure e ci appassioniamo alle spiegazioni scientifiche.

 Le tracce della preda e del predatore si allontanano, si riavvicinano, tornano a distanziarsi, come ricordi di vecchi amori, di antichi rancori. Preda e predatore, inquilini dello stesso mondo di grandi freddi, di lunghe attese, di eterne ricerche di cibo, compagni obbligati di fughe e inseguimenti. Entrambi acquattati a cogliere il minimo rumore, il più tenue odore per vivere”. Leggi il resto di questa voce →

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Follia, angoscia e allucinazione sono il mondo di Manganelli

marzo 17, 2022 in Approfondimenti, Recensioni da Viola Allegri

Copertina manganelliA due anni di distanza da Concupiscenza libraria (si veda la recensione di “G9” digitando manganelli nella finestra della home page) l’editore Adelphi propone Altre concupiscenze nel piano di pubblicare l’opera intera di Manganelli.

Il libro, curato come il precedente da Salvatore Silvano Nigro, porta nelle ultime sessanta pagine, a seguito delle recensioni di Manganelli, altri tre capitoli: Riletture, Miniature critiche, Appendice.

Proprio il lavoro di Nigro, che sistema una dopo l’altra le recensioni, scritte anche a distanza di tempo, mi induce a una valutazione più ampia rispetto al libro precedente. Leggi il resto di questa voce →

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Un vagabondo a Berlino

marzo 3, 2022 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

Berlino-copertinaIl libro di Gian Piero Piretto Vagabondare a Berlino, itinerari eccentrici tra presente e passato (illustrazioni di Emanuele Fior), ed. Raffaello Cortina recupera una categoria dello spirito consunta dal turismo “mordi e fuggi” che sembra essere l’unico modo di agitarsi nel mondo. Nel giro vorticoso di chi in tre giorni ha “fatto” la Francia e in un giorno Istanbul, emerge qui un superstite del passato: il flâneur o, in misura più modesta, chi almeno vuol vivere qualche giorno intensamente e senza trascinarsi il trolley, la vita di un pezzo di città, curioso di leggerne lo spirito.

Siamo con questo libro lontano da quelli che promettono “Roma sconosciuta” o Atene in gruppo al seguito della bandierina di un “competente” studioso. Siamo nel territorio dello sguardo, del mettersi le gambe in spalla. E nell’essere da soli. Il libro consente anche l’essere in due, ma come flâneur sono convinto che si deve essere soli.

Muoversi senza fretta, girare senza ansia, infilarsi nell’avventura, svoltare a un angolo, ma che c’è dietro l’angolo? Scantonare, ecco cosa ci piace fare, ha scritto Marco Lodoli in Isole. Leggi il resto di questa voce →

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In duemila pagine tutto Emilio Salgari, il capitano della Malesia

febbraio 1, 2022 in Approfondimenti, Recensioni da Viola Allegri

Salgari copertina 1In principio era Sandokan nella jungla della Malesia, ben diverso nell’aspetto da quel distinto e originale signore che andò, non a caso, ad abitare nello stesso casale del capitano a Torino.

Il signore originale è Ernesto Ferrero, intellettuale decorato, tra i dirigenti dell’Einaudi nei migliori anni dell’editrice, scrittore vincitore di uno Strega, direttore del Salone del libro di Torino. Sandokan è il leader avventuriero tra le migliaia di personaggi usciti dalla fantasia di Emilio Salgari, autore di tanti libri di formazione degli adolescenti ante computer. Uno scrittore che la regina Margherita di Savoia insignì nel 1897 del titolo di “Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia” perché “istruendo con diletto giustamente si è meritato il favore del pubblico”. Ne deduco che la regina fosse una sua appassionata lettrice. Leggi il resto di questa voce →

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Cecilia e le streghe

gennaio 20, 2022 in Recensioni da Roberta Basche

Cecilia e streghe-copertinaLa malinconia riveste i luoghi e le persone in Cecilia e le streghe, primo romanzo di Laura Conti pubblicato nel 1963 ed ora riproposto dall’editore Fandango in una veste grafica che, con l’immagine crepuscolare di copertina, allude alla presenza di “streghe” (e “stregoni”).

Nel testo le protagoniste sono Cecilia, la figlia Tea e la dottoressa, narratrice di cui non conosciamo il nome, alle quali si accostano e sovrappongono le loro stesse emozioni, come fossero personaggi autonomi.

La storia racconta l’incontro tra Cecilia e la dottoressa (la stessa autrice, medico, dichiarò in un’intervista di aver preso spunto da una vicenda personale “trasfigurata per esigenze narrative e dovere di riservatezza”) in una Milano di metà agosto, città nascosta, segreta, che si lascia scoprire solo dai pochi rimasti a sopportarne la calura estiva.

La narratrice, colpita dal contrasto madre e figlia, l’una affaticata, stanca, magra, fragile, l’altra piena di vita e saltellante, le avvicina. Leggi il resto di questa voce →

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La sapienza è scritta sulla tua pelle

gennaio 10, 2022 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

Papyrus copertinaLa prima impressione è come l’inizio di un film: Misteriosi gruppi di uomini a cavallo percorrono le vie della Grecia. Così comincia il libro della filologa e scrittrice spagnola Irene Vallejo, Papyrus, l’infinito in un giunco, trad. di Monica Besana, ed. Bompiani. Quei cavalieri vanno ad una caccia mai vista, a caccia di Libri.

Li manda Tolomeo I, divenuto re d’Egitto nella divisione che seguì nel 314 a. C. la morte di Alessandro Magno, il cui progetto di unire Asia e Grecia in un unico popolo facendo sposare ai suoi generali figlie di satrapi e nobili persiani moriva con lui, si scioglieva il sogno di un impero che unisse occidente ed oriente. Alessandro malato? Avvelenato? Con lui crollò un ideale, ma nacque una nuova cultura, quella ellenistica che conquistò anche Roma, la signora del mondo dove si realizzò la realtà quell’impero universale. Leggi il resto di questa voce →

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Le Ali di Berta

dicembre 26, 2021 in Arte e mostre, Letteratura per l'infanzia e l'adolescenza, Recensioni da Roberta Basche

Berta copertina bisC’è un unico spazio consentito alle donne svedesi (e non solo a quelle) nei primi anni del ‘900: la casa e il servizio al marito, se sono donne borghesi; ma perlopiù, oltre alla famiglia e ai lavori domestici, le troviamo a lavorare nei campi, a seminare, raccogliere, spigolare.

Il libro di Sara Lundberg Le ali di Berta, pubblicato dall’editore Orecchio acerbo, racconta la storia vera di una vita spesa non solo per l’emancipazione, ma per realizzare un ideale.

Ad Hammerdal, un paesino della Svezia, in una fattoria abita una bambina coraggiosa e determinata che non ha alcuna intenzione di camminare nella tradizione. Si chiama Berta Hansson.

Il suo sogno è diventare un’artista. Ama leggere, disegnare, ascoltare musica. Leggi il resto di questa voce →

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La Grecia è vagabonda

dicembre 10, 2021 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

copertina grecia bisIn Grecia non ci si può perdere. Mai. Che ci si trovi su un’isola, sul continente, sul sentiero dell’Olimpo, nel Peloponneso, sulle creste del meltemi come Odisseo tra gli scogli dei Feaci, nella Tessaglia di Chirone e di Achille, ovunque c’è un’antica storia che parla, una leggenda, un racconto e un canto che diventano mito. Quel mito non è una lettura, è il contrario, “un girovagare dell’anima”. E’ l’avventura che cercano Giulio Guidorizzi, già professore di Letteratura greca e Antropologia del mondo antico all’Università di Milano e Silvia Romani docente di Mitologia e regioni nel mondo classico in due libri che si inseguono, In viaggio con gli Dei. Guida mitologica della Grecia (2019) e Il mare degli Dei. Guida mitologica alle isole della Grecia (2021), con raffinate illustrazioni di Michele Tranquillini, ed. Raffaello Cortina.

Si va in Grecia per vedere noi stessi emergere da uno specchio e sentire qualcosa che esce da nebbie secolari, solida e seduttrice come Zeus, ruvida come Vulcano, mobile come il dio Pan, un toro che rapisce Europa, un altro toro a Creta, il rumore di pietre gettate dietro alle spalle per farci emergere dal nulla. Leggi il resto di questa voce →

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Quando il vecchio giardiniere diventò giovane

novembre 27, 2021 in Recensioni da Roberta Basche

Giardiniere_copertinaHerbert è un giardiniere ottantenne che narra la propria vita a partire dall’abbandono in fasce sulla soglia della signora Pinnegar che lo accoglie nella propria casa.

Reginald Arkell comincia così il suo primo libro Memorie di un vecchio giardiniere ed. Elliot. Poeta, drammaturgo, romanziere e appassionato floricultore scrisse questo libro nel 1950, ora giunto a noi in una bella traduzione (Ed. Elliot).

Fin da quando è bambino Bert si appassiona ai fiori grazie all’insegnante Mary. Il timido ragazzino e l’insegnante passeggiano insieme ogni sera d’estate lungo il terrapieno del vecchio canale per chiacchierare ed apprendere tutto ciò che riguarda giaggioli acquatici, eliotropi selvatici, menta acquatica, fior di cuculo, non ti scordar di me, orchidee selvatiche.

Bert, timido e isolato dai coetanei, conquista il rispetto dei ragazzi con un atto di coraggio compiuto nella stagione invernale: affronta con i pattini il ghiaccio più fragile del canale che scorre nel paese, l’ultimo a formarsi, e supera la prova. Questo evento gli permetterà di perdere la sensazione di inferiorità e disagio legata alle proprie origini. Leggi il resto di questa voce →

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Il Paese si sveglia prima delle bombe, ma il governo “se ne frega”

novembre 10, 2021 in Approfondimenti, Recensioni da Viola Allegri

Italiani in guerra. Sentimenti e immagini dal 1940 al 1943

Italiani in guerra. Sentimenti e immagini dal 1940 al 1943

Il libro di Pietro Cavallo, Italiani in guerra. Sentimenti e immagini del 1940 al 1943, ed. Il mulino, è forse il punto più avanzato di una evoluzione della storiografia dagli anni Cinquanta ad oggi.

Dalla definizione di Meinecke: La storia deve dire ciò che è realmente accaduto, alla più ampia ricostruzione storiografica di Chabod sensibile alle reazioni istituzionali, militari e civili, alla storiografia scritta “dalla parte degli umili, oppure dei vinti”, all’avvento della microstoria cui diede fiato Carlo Ginzburg coi suoi stregoni, streghe e i vermi di Menocchio, (la microstoria naufragò di fronte al problema della rilevanza), il passaggio è stato rapido, spinto certo dalla temperie politica della seconda metà del Novecento.

Marc Bloch per primo scrive che la storia è fatta anche di una tegola o di un fosso, che ogni oggetto è oggetto di storia, fino alla storia di lunga durata delle “Annales” di Braudel e altri studiosi soprattutto francesi. Meno di mezzo secolo quindi per arrivare a Jacques Le Goff degli anni Settanta, pure annalista, ma ormai su posizioni più avanzate: ogni forma storica è soggettiva, non ha più ragione di esistere la distinzione tra documento e monumento. Ogni documento è il risultato di un messaggio della società che l’ha prodotto, ma anche delle epoche successive durante le quali ha continuato a vivere e ad essere manipolato. (Basti pensare al significato che hanno oggi i monumenti ai caduti delle ultime guerre). Bisogna modificarne il significato apparente. Non esiste un documento-verità. Ogni documento è menzogna. Sta allo storico non fare l’ingenuo. Altrimenti è più attendibile Poirot. Leggi il resto di questa voce →

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