Speranza

gennaio 25, 2016 in Racconti e poesie da Stefano Bottarelli

Sono felice

quando mia figlia esce

coi suoi amici nella sera perlata,

mia moglie ride al capezzale della

televisione, allora dal comodino leggo

“Il sesto angelo” di Padre Turoldo e affondo

i sensi nella tremenda notte di

grandi verità.

notte stellata

 

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Sherlock & Elementare (4) – Breve storia di logica e necessità

settembre 21, 2015 in Racconti e poesie da Claudio Ianni Lucio

Sherlock & Elementare 4Quando qualcuno cerca di raggiungere un obiettivo, sarà sempre ostacolato dall’involontario intervento di qualche altra presenza (animata o inanimata). Tuttavia, ci sono obiettivi che vengono raggiunti, in quanto la presenza che interviene cerca a sua volta di raggiungere un obiettivo ed è, naturalmente, soggetta a interferenze.” –  Legge di Sodd –

Sherlock Holmes, tra una gustosa boccata di pipa e l’altra, seguiva con lo sguardo Elementare Watson vagare nel cortile affaccendato un momento in questa cosa e un momento dopo in quell’altra, ognuna vuota, talune inopportune.

Volle provare quel che si prova nell’essere un Elementare Watson, così s’immedesimò nell’assistente.

Le cose iniziarono a vorticare, come se il mondo fosse una giostra tutt’intorno a lui a far da palo nel mezzo; le tende volevano essere ora aperte e ora serrate, senza alcuna specifica ragione. Leggi il resto di questa voce →

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Sherlock & Elementare (3) – Breve storia di passatempi e induzione

luglio 2, 2015 in Racconti e poesie da Claudio Ianni Lucio

3

Sherlock Holmes gioca a scacchi, da solo. La cosa non lo eccita, per nulla. Vincerà, lo sa già dalla prima mossa (pedone bianco da D1 a D3).
Elementare Watson guarda Sherlock Holmes giocare a scacchi contro Sherlock Holmes, con Sherlock Holmes. Non potrebbe essere più eccitato di così. Potrebbe, in realtà, ma elaborare l’ipotesi richiede troppa più immaginazione di quella a disposizione di Elementare.
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Sherlock & Elementare (2) – Breve storia di esorcismo ed entropia

giugno 25, 2015 in Racconti e poesie da Claudio Ianni Lucio

2Sherlock Holmes, tornato da Macondo dove molto, e per molto tempo, aveva pianto a causa dell’imperscrutabile nascondismo esistenziale di Waldo, se ne stava sbracato a poltrire aiutando la poltrona ad accumulare polvere.

Segretamente, e soprattutto fuori dai sospetti del Signor Holmes, la poltrona non collaborava affatto. Al contrario, stava segretamente gareggiando nell’accumulo di polvere. Cosa ancor più grave e grama, essa barava meschinamente, visto che conteggiava il detective stesso in qualità di “grosso granello di polvere”.

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Sherlock & Elementare (1)

giugno 19, 2015 in Racconti e poesie da Claudio Ianni Lucio

10522895_10203952423868810_179927443_nInizia con questo episodio una serie di racconti dedicati all’investigatore e all’assistente più famosi di sempre. I due si muoveranno seguendo traiettorie razionali, laddove possibile, lungo la porzione reale delle coordinate cartesiane e incontreranno altri personaggi noti, secondo lo stesso meccanismo che permette alle veline d’innamorarsi dei calciatori con una precisione nell’ordine delle dieci cifre decimali. “Gireranno, vedranno gente, si muoveranno, conosceranno, faranno delle cose”, riassumerebbe Moretti.

Progetto grafico a cura di Pietro Naoni (naozzy@hotmail.it).

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La felicità

giugno 7, 2015 in Racconti e poesie da Stefano Bottarelli

Un toscano spesso spento

due chiacchiere col barbiere

una gatta che mi segue

il fruscio del vento al porto

questa poesia

il sole di primavera

la mattina in pensione

a sessant’anni: che

occasione!

una gatta che mi segue



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Florens, il torrente che sgorga dalle lacrime di Dante

aprile 10, 2015 in Grammatica studentesca della fantasia, Racconti e poesie da Giorgia Fantoni

TIPOLOGIA NARRATIVA
Cosa succederebbe se Beatrice, anziché condurre Dante attraverso i cieli del Paradiso, si innamorasse di Virgilio e scappasse con lui nel profondo Inferno?
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Gustave Dorè, “Inferno, canto XXI”

Un’antica leggenda narra che nel profondo Inferno scorre un fiume sulla cui superficie galleggiano profumatissimi petali di rosa e che per questo è chiamato “Florens”. Si mormora che il torrente sgorghi dagli occhi di un tale Dante, un antico poeta fiorentino che, bloccato nell’Oltremondo, piange ininterrottamente a causa di una pena d’amore. Secondo i racconti, Dante si sarebbe inspiegabilmente perduto nell’Aldilà e sarebbe stato salvato dal grande poeta latino Virgilio, che il giovane toscano amava come un padre e venerava come un maestro.  Leggi il resto di questa voce →

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Non più angelo

aprile 8, 2015 in Grammatica studentesca della fantasia, Racconti e poesie da Federica Barboni

TIPOLOGIA NARRATIVA
Cosa succederebbe se Beatrice, anziché condurre Dante attraverso i cieli del Paradiso, si innamorasse di Virgilio e scappasse con lui nel profondo Inferno?
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Stefano Benni, “Le Beatrici”

Aveva scritto le Georgiche, aveva scritto le Bucoliche, aveva scritto l’Eneide. Era l’uomo di Didone, e dalla sua penna era fioccato “exoriare aliquis nostris ex ossibus ultor”, dalla sua penna il mantra che fin da bambina ripetevo, da sola e a voce bassa, ogni volta che Dante voltava lo sguardo. Lei è folle dell’amore per un uomo, ma l’uomo è timorato degli dei, e io stavo vivendo la stessa condanna. Ma come può un uomo donare il suo amore a chi si è donato a un dio? E come può quell’uomo donarsi a colui che non ammette desiderio, o peccato o bramosia?  Leggi il resto di questa voce →

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“La corrente”, ultimo capitolo

aprile 8, 2015 in Racconti e poesie da Stefano Bottarelli

raduraSi adagiarono abbracciati in una radura nascosta. Ella s’accorse subito che Rodolfo le teneva forte i polsi in mano, forse tremava un poco. Si baciarono ancora con la forza che avevano tutta distribuita fra le braccia e il cuore come due abituali amanti ma con la giovane speranza di chi ama per la prima volta., si guardarono l’uno negli occhi dell’altro, cercarono nell’altro l’antico guerriero di anni prima, ne trovarono solo la pelle nei ricordi confrontati con le fattezze ora presenti e rosate. Si carezzarono reciprocamente, appoggiarono la schiena a terra sull’erba muschiata, respirarono profondamente. Gigliola era la più tenera e profumata, valchiria della Versilia cocente anche se ancora tiepida. Leggi il resto di questa voce →

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“La corrente”, capitolo 8

marzo 29, 2015 in Racconti e poesie da Stefano Bottarelli

spiaggia a primaveraMarta ricomparve alla memoria dei due come ci si ricorda di non aver spento il gas appena partiti per le vacanze estive. Fu quando Marta disse : ”Di che confabulate, voi due ? Perché mi lasciate sola con i pesci e i gabbiani?”. La scopersero come al solito invadente, comicamente invadente, come una scena che da tragica si fa comica nel teatro della loro vita, il più importante; Marta ne era l’unico spettatore fattosi ora molto esigente, attento e arguto quanto onnipresente, tanto da sedere da solo su tutte le poltrone di prima fila, talvolta appoggiando i gomiti anche sul palcoscenico, più lunghi della buca dell’orchestra. Leggi il resto di questa voce →

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