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Le donne della bellezza, la bellezza nella storia

febbraio 1, 2024 in Recensioni da Mario Baldoli

copertina donne sacreSe il naso di Cleopatra fosse stato più corto… Chissà perché Blaise Pascal sognava Cleopatra, la “donna fatale” dell’antichità: un profilo affilato, capelli nerissimi, pelle bruna ambrata, occhi verdi. Così la presentano Franco Cardini e Marina Montesano in Donne sacre. Sacerdotesse e maghe, mistiche e seduttrici, ed. Mulino.

Naturalmente in ogni epoca la bellezza ha i propri canoni. Le statue e i poemi greci segnano un’epoca, mille anni dopo ci abbagliano le celluliti di Rubens. Superba era l’imperatrice bizantina Teodora, occhi grandi che dominano un volto triangolare; nel Novecento le smaglianti Soraya regina di Persia ed Eva Peròn, signora dell’Argentina (cadute ambedue, caddero politicamente i loro mariti: la storia sa vendicarsi), nel cinematografo lasciarono un segno Brigitte Bardot, Audrey Hepburn e tante altre.

Non è un mio elenco, sono alcune personalità che illuminano passaggi su cui gli autori si soffermano per ricordarci che tutto inizia in una grotta preistorica da cui esce una figurina di pietra, dal grosso seno e fondoschiena, archetipo di tutte le possibili donne, alcune adorate come Maria di Nazareth, altre sedotte o seduttrici dagli esiti perversi: Pandora, Elena, Clitemnestra, Medea. Leggi il resto di questa voce →

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L’anarchico socialista Franz Kafka (2)

gennaio 23, 2024 in Approfondimenti da Mario Baldoli

Kafka giovaneÈ piuttosto comune pensare Kafka, con Proust il più grande scrittore del Novecento, come un uomo chiuso in una soffitta a macerarsi in fantasie onanistiche che lo tramutavano in scarafaggio, scimmia e marmotta, con amori falliti e sensi di colpa immaginari e masochistici.

Al contrario, Kafka – oltre a molti incontri amorosi- ebbe ideali e una pratica politica che non abbandonò mai.

Comincia giovanissimo a criticare la comunità ebraica, frequentata anche dal padre (contro cui scrisse la Lettera al padre) trovando intollerabile che le alleanze di fede diventassero alleanze d’affari, che la comunità religiosa si trasformasse in circolo sociologico e culturale. Una comunità senza etica. Così come era insegnata e praticata, la storia degli ebrei gli sembrava una fiaba e delle religioni pensava che si perdono come gli uomini.

A sedici anni aderisce al socialismo, idea alla quale resta fedele per tutta la vita. Leggi il resto di questa voce →

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Ti auguro un po’ di sole che sembri di primavera

gennaio 16, 2024 in Recensioni da Roberta Basche

Copertina OrteseOggi c’è in me lo stesso grigio ch’è nel cielo. Qualcosa di uniforme, di placido, d’intollerabile” scrive Anna Maria Ortese da Sant’Agata sui due Golfi nel febbraio del 1941 all’amica Marta Maria Pezzoli, chiamata affettuosamente Mattia.

Vera gioia è vestita di dolore, pubblicato da Adelphi con la curatela di Monica Farnetti e una nota biografica di Stefano Pezzoli è la raccolta di lettere scritte da Ortese a Mattia.

L’amica di qualche anno più giovane è rimasta affascinata dai racconti di Angelici dolori, la prima raccolta pubblicata dalla Ortese.

In questa corrispondenza (intercorsa tra il 1940 e il 1944) ricorrono l’inquietudine e le preoccupazioni della scrittrice, l’ansia e l’incertezza del futuro, le paure e il senso di solitudine, le insoddisfazioni e i dolori della vita. Ma le lettere sono anche illuminate dalla gioia di confrontarsi con un’amica, con la quale condividere la passione per la lettura e la scrittura, e dagli incoraggiamenti a credere nel proprio lavoro. Leggi il resto di questa voce →

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Amori seri e goliardici del giovane Kafka (1)

gennaio 3, 2024 in Approfondimenti da Mario Baldoli

Il giovane Kafka

Il giovane Kafka

Nel 1906, sul colle di san Lorenzo sopra Praga, un uomo di 23 anni si interroga inquieto. Si tratta di Franz Kafka, dottore in giurisprudenza (col voto di sufficiente): Consideravo i desideri che avevo riguardo alla vita. Risultò che il più importante era quello di arrivare a una visione della vita che pur nel suo naturale cadere e risalire, nello stesso tempo potesse essere vista come un nulla, un sogno, un essere sospesi.

Il nulla, il sogno, l’essere sospeso, un’idea nichilista di sé e del futuro. Ma a quell’età Kafka non ne era certamente maturo e dentro gli urgeva una fresca voglia di vivere, se pure con una sotterranea minaccia. La sua costituzione fisica era fragile: già nell’estate del 1903 aveva soggiornato al Sanatorium (che in tedesco significa semplicemente “Casa di cura”) di Weisser Hirsch, vicino a Dresda. L’anno dopo iniziò a scrivere Descrizione di una battaglia.

Nell’estate del 1905 in un altro Sanatorium, lo Schweinburg a Zuckmantel (Slesia) incontra il primo amore. Nei Diari scrive d’essere stato in intimità con lei, ma lei era una donna e io un ragazzo. Che fosse un ragazzo a 22 anni è evidentemente una frottola, e ne ha raccontate altre, come ogni scrittore. Su quell’incontro non si sa altro. Leggi il resto di questa voce →

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Il viaggio del sentimento

dicembre 14, 2023 in Persia, Recensioni da Paolo Merini

Vanzan copertinaPassati sei anni, Il Mulino ripubblica il libro più bello e suggestivo che sia stato scritto sull’Iran in età contemporanea: Anna Vanzan, Diario persiano. Viaggio sentimentale in Iran.

La chiave per leggerlo e amarlo sta nell’aggettivo “sentimentale”. Anna Vanzan, docente alle Università di Milano e New York, morta a 65 anni nel 2020, ha dedicato la sua vita all’Iran: lo ha fatto conoscere attraverso interventi scientifici, decine di traduzioni delle opere antiche e moderne che hanno formato il carattere del Paese, osservazioni sui problemi dell’oggi. Un libro che sembra un romanzo, reso lieve dall’arguzia, dall’ampiezza storica, della sua curiosità femminile, delle osservazioni impreviste che vi si nascondono.

Sentimentale dicevo, ma senza romanticismo: un lavoro – eredità della sua vita e della sua personalità – nel quale i nostri pregiudizi uniti a superficiale ignoranza, sempre umoristicamente disegnati, crollano sotto dati incontestabili, mentre conquista il viaggio attraverso un Paese di antichissima civiltà, la sua cultura, l’arte e la poesia, l’indipendenza di pensiero, la peculiarità del carattere. Leggi il resto di questa voce →

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L’umanesimo anarchico di Albert Camus

novembre 15, 2023 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

Copertina camusNel 1960 moriva in un incidente d’auto Albert Camus, lo scrittore e drammaturgo francese più significativo e problematico del secondo Novecento, premio Nobel nel 1957 “per aver saputo esprimere i problemi che oggi si impongono alla coscienza umana”.

Tra i rottami dell’auto, la figlia aveva trovato un romanzo ancora in via di ordine e sistemazione, ne ha ricomposto pagine e frammenti. Gallimard l’ha pubblicato nel 1994 col titolo Il primo uomo, arrivato ora alla seconda ristampa, trad. Ettore Capriolo, Bompiani editore.

E’ un’autobiografia in terza persona, un romanzo di formazione e insieme un giudizio politico. Nell’interpretazione di Sarra Ghira, docente universitaria e caporedattore di “Orient XXIche ne scrive criticamente nel saggio Questione algerina. Sfatare il mito di Camus, l’opera è nella sua struttura, una tragedia di forte potenza simbolica,

Come per tutti i grandi scrittori, l’interpretazione della vita e dell’opera di Camus resta contraddittoria. Filosoficamente esistenzialista sono Il mito di Sisifo (1942): la vita non ha senso, e indagatore dell’assurdo Lo straniero (1941): il distacco tra l’uomo e la natura. Leggi il resto di questa voce →

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Le signore della scrittura ritornano

novembre 8, 2023 in Approfondimenti, Recensioni da Roberta Basche

Copertina Petrignani 1Le signore della scrittura, un denso libretto di Sandra Petrignani fu pubblicato per la prima volta nel 1984. L’autrice raccolse le interviste fatte a scrittrici italiane per il “Messaggero.

All’epoca della prima pubblicazione rimase esclusa Natalia Ginzburg, ora inserita nella nuova edizione pubblicata da La Tartaruga e dedicata a Laura Lepetit fondatrice della omonima casa editrice (ora marchio de La nave di Teseo).

Le intervistate sono undici: Natalia Ginzburg, Elsa Morante, Anna Banti, Maria Bellonci, Laudomia Bonanni, Fausta Cialente, Alba de Cespedes, Livia de Stefani, Paola Masino, Anna Maria Ortese, Lalla Romano.

In questi ultimi anni diverse case editrici stanno ripubblicando le opere di alcune di queste scrittrici dimenticate. Leggi il resto di questa voce →

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Eppure la verità è un errore totale

novembre 2, 2023 in Approfondimenti, Recensioni da Viola Allegri

Morin MetodoRaggiunta la pubertà a 102 anni., Edgar Morin, “il sociologo del presente” come si definisce, racconta la sua vita e il suo pensiero in un saggio che è forse il suo lascito prezioso, L’avventura del metodo, ed. Cortina.

I problemi nati con la morte della madre quando aveva 8 anni (il che ci fa pensare a Stendhal): il rifugio nei sogni che il cinema gli offriva – e da allora sarà un costante cinefilo- l’inevitabile nichilismo dei giovani, la salvezza nella letteratura, l’avvicinamento alla filosofia, alla politica, di nuovo alla filosofia e alla sociologia.

Tutto via via stemperato da furibonde letture che ne provocano la crescita: Anatole France, Tolstoj, Dostoevskij, infine il partito comunista cui si iscrive nel fuoco dei nazisti che invadono la Francia; ma su tutto le lezioni di Georges Lefebvre che gli aprono la via più ampia e indistruttibile alla conoscenza, alla comprensione, al bisogno di un fondamento. Leggi il resto di questa voce →

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Un mondo ubriaco di guerra

ottobre 23, 2023 in Approfondimenti, Attualità da Mario Baldoli

Chomsky libroDalla fine della II guerra mondiale, il colonialismo e il neocolonialismo occidentali hanno provocato la morte di circa 55 milioni di persone: mai tante stragi ci furono nella storia dell’umanità. Decine di milioni di persone sono morte in silenzio per le conseguenze della guerra. Paradossalmente oggi più che mai, dato che i Paesi ricchi fanno le guerre con piccoli eserciti, scaricando le loro bombe e moltiplicando i morti soprattutto tra la popolazione civile. Di solito tutto avviene in nome della libertà e della democrazia, mentre si dice che siamo in pace da oltre 70 anni. Forse troppi? Ora è tornato il tempo delle guerre.

Il dialogo tra Noam Chomski e Andre Vltichek, Terrorismo occidentale, traduz. di Valentina Nicoli, 2015, Ponte alle grazie editore, ha un inizio e una fine uguali: “Sembra che viviamo in un mondo impazzito”.

Il grande intellettuale e il giornalista d’inchiesta hanno identificato e fotografato quello che non avremmo mai voluto leggere e nemmeno sapere. Che noi, cittadini, governi e poteri economici d’Europa e soprattutto – in proporzione – degli Stati Uniti abbiamo le mani e il cervello sporchi di sangue. Leggi il resto di questa voce →

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Isabella e Giorgio Marincola: dall’Africa una storia italiana

settembre 14, 2023 in Approfondimenti da Claudia Speziali

 

Giorgio e Isabella Marincola

Giorgio e Isabella Marincola

Da vent’anni una nuova generazione di studiosi e studiose in Italia cerca di produrre riflessioni critiche sul periodo coloniale e postcoloniale italiano, ma è nel 2020, a seguito del movimento Black Lives Matter, che il nome di Giorgio Marincola è finalmente riconosciuto dall’opinione pubblica italiana. Il nipote Antar Mohamed Marincola non ha mai smesso di tentare di far conoscere la storia di suo zio Giorgio e, nell’agosto del 2020, il Comune di Roma decide di intitolargli una nuova fermata della Metro C, che sarà terminata nel 2024 e che si trova nei pressi di un viale denominato Viale Amba Aradam, luogo in cui i soldati fascisti in Etiopia uccisero 20.000 persone con l’uso di gas tossici.

Giorgio Marincola nasce in Somalia nel 1923, da Giuseppe, maresciallo di fanteria calabrese di stanza nel Paese dal 1919, e Aschirò Hassan, una giovane donna somala. Due anni dopo la nascita di Giorgio, nel 1925, viene alla luce la sorella, Isabella. Tuttavia, in una lettera al fratello, Giuseppe scrive: «Quanto è difficile non cadere nel peccato, posto che il matrimonio con le somale è davvero contro natura, perché oltre ad essere negre sono pure maomettane, e dunque sposarsi non ripugna soltanto a noialtri, ma perfino a loro». Leggi il resto di questa voce →

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