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Un Orto botanico a Toscolano Maderno

ottobre 26, 2021 in Testimonianze da Roberta Basche

Veduta dell'Orto Botanico

Veduta dell’Orto Botanico

In una calda mattina di settembre arrivo a Toscolano Maderno, in provincia di Brescia, in visita all’Orto botanico intitolato a Giordano Emilio Ghirardi. Il lago è increspato e i riflessi del sole sembrano rincorrersi come in un gioco. Ghirardi, imprenditore del settore farmaceutico, fondò nel 1964 la Stazione agricola sperimentale Mimosa per coltivare piante medicinali provenienti da tutto il mondo. Oggi l’Orto botanico appartiene all’Università degli Studi di Milano ed è dedicato prevalentemente alle specie medicinali. Fa parte della Rete Orti botanici della Lombardia e si occupa di ricerca, in particolare nell’ambito della caratterizzazione delle piante officinali, di divulgazione, attraverso giornate di incontri all’Orto e di etnobotanica, approfondendo gli usi medicinali, alimentari, cosmetici e veterinari delle piante nella storia. Il giardino, che occupa una superficie di 10.000 metri quadrati, spunta imprevisto tra le case del paese affacciato sul lago di Garda.

Comincio la visita lungo il perimetro dell’Orto. I vialetti sono delimitati a destra e a sinistra da piccoli arbusti, piante erbacee, fiori tra cui si osservano varietà di Galium (caglio zolfino, caglio bianco, caglio lucido), menta, lavanda, campanule, belle di notte.

Il centro del giardino è popolato da numerosi ulivi, ma si fanno notare un rigoglioso mirto, un viburno, un corbezzolo, un tronchetto della felicità, un tappeto di edera velenosa. Leggi il resto di questa voce →

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Laura Conti e l’attenzione per le donne e l’ambiente

ottobre 12, 2021 in Approfondimenti da Roberta Basche

Lepre giustaQuest’anno ricorre il centenario della nascita di Laura Conti medico, partigiana, scrittrice, ecologista, fondatrice della Lega per l’ambiente.

Per ricordare questa donna battagliera l’editore Fandango ha ripubblicato il libro Una lepre con la faccia da bambina, uscito in prima edizione nel 1978 e il volume Laura non c’è. Dialoghi possibili con Laura Conti a cura di Barbara Bonomi Romagnoli e Marina Tura.

 

Il romanzo di Laura Conti è ambientato a Seveso nel 1976. Il 10 luglio di quell’anno una nube di diossina TCDD (tetraclorodibenzodiossina), fuoriuscita dalla fabbrica Icmesa di proprietà dell’azienda svizzera Givaudan, si diffonde sulla cittadina di Seveso e nei comuni limitrofi. Leggi il resto di questa voce →

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Massoni ed evangelici nell’Italia liberale

agosto 30, 2021 in Approfondimenti, Recensioni da Silvano Danesi

41NoOv5WqRS._SR600,315_PIWhiteStrip,BottomLeft,0,35_SCLZZZZZZZ_FMpng_BG255,255,255Il“massoevangelismo” o “vangelomassonismo”, ossia il rapporto tra chiese evangeliche e massoneria nell’arco temporale che va dal 1859 al 1914, è l’argomento, originale, di grande interesse storico e di fondamentale importanza per la documentazione del radicarsi delle due istituzioni in Italia, del libro di Marco Novarino, Evangelici e liberomuratori nell’Italia liberale (Claudiana ed.).

Il volume, 538 pagine, ci consegna, anzitutto, prima ancora dell’intreccio evengelici-massoni, un quadro inedito della presenza evangelica in Italia e della sua battaglia al clericalismo, per dar vita ad uno Stato laico, entro il quale ogni confessione potesse essere libera di professare il proprio credo. Leggi il resto di questa voce →

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Lo splendido tricolore delle Repubbliche marinare

agosto 10, 2021 in Interviste da Mario Baldoli

Nostra intervista al prof. Ermanno Orlando, docente di Storia Medioevale all’Università di Siena

 

Rep. Marin. stemmiProfessore, il suo libro Le Repubbliche marinare, ed. Il Mulino, ha la peculiarità di muoversi sul mare, raccontare i nostri comuni Amalfi, Pisa, Genova, Venezia dal mare, riducendo al minimo gli eventi sulla terraferma. Lei comincia con una clamorosa affermazione: quei quattro stemmi sul nostro tricolore “sono uno scherzo del destino”. Cosa vuol dire?

La ricezione degli stemmi delle quattro repubbliche marinare nell’emblema araldico della marina italiana rappresentò l’affermazione di un mito storiografico. A coniare per la prima volta il concetto di “repubbliche marinare” fu, infatti, uno storico svizzero agli inizi del XIX secolo, Simonde de Sismondi. Nella sua Storia delle repubbliche italiane del medioevo, grande racconto dell’età comunale e della sua civiltà, Sismondi individuava alcune città che si erano contraddistinte per la loro vocazione marittima e intraprendenza commerciale, le repubbliche marinare appunto. Tale definizione, anche se appena abbozzata, consegnava al Risorgimento italiano un canone storiografico e culturale che avrebbe in seguito goduto di una crescente fortuna. Ma fu solo durante l’Italia fascista, quando si cominciarono a elaborare politiche consapevoli di potenza mediterranea e conquista coloniale, che i processi di elaborazione del canone giunsero a piena maturazione. Fu allora che il concetto storiografico fu definitivamente messo a fuoco e il numero delle repubbliche marinare fu convenzionalmente fissato a quattro: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia. Leggi il resto di questa voce →

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Tra un banco e quello accanto, ma distanziati: il mondo sommerso dei nostri pensieri inespressi

agosto 4, 2021 in Testimonianze da Maria Angela Ottelli

L’ultima campanella è suonata e una sottile punta di malinconia mi prende nel vedere i ragazzi uscire festosi, mentre le aule si fissano in un silenzio immobile e innaturale. Il pensiero corre alle ore trascorse con i miei studenti, alle mascherine e ai distanziamenti, alla loro vitalità nonostante tutto e, in alcuni casi, al loro dolore. Sono stati mesi di pandemia, che insieme abbiamo vissuto e affrontato nel lavoro della nostra quotidianità. Ho pensato così di attingere alle loro scritture improvvisate, ricomponendone i frammenti in un puzzle che ha la sola ambizione di trattenere i ricordi.

 

a scuolaBMX è la mia passione, libertà è la sensazione e poi ecco … Adrenalina mi raggiunge, mi afferra, è il successo … sono alla vittoria finale.

Come rondine pronta a volare, mi rifugio nella protezione del nido: sicurezza è la mia casa, ma nei suoi spazi si apre all’improvviso una breccia e irrompono rabbia e felicità, tempesta e fatica, parole e studi, odio e primi amori, fragilità e superiorità.

E’ tutto un inestricabile groviglio, fin quando il ricordo dei nonni s’insinua impalpabile, aleggia nell’aria e si sente il risuonare del loro canto muto.

La fantasia allora accorre in aiuto e mi trascina nel regno sconfinato della libertà e del sogno. Vedo le nuvole che si rincorrono nel cielo, che giocano con l’aria e con l’acqua, che va dove vuole.

La voglia di viaggiare diventa pressante e insegue luoghi incontaminati, boschi con le cortecce rugose, tronchi con lacrime di resina, gelidi fiordi, brughiere battute dal vento e infine … New York, giungla di vetro e squarci di giallo accecante nel buio delle notti.

Perché tu, solitudine, ti affacci sui nostri volti pallidi e veli i nostri sguardi ridenti, smorzi le nostre risate divertite di bambini?

Ma noi non ci arrendiamo e inseguiamo le orme della felicità che si fa musica.

 

La classe 2F – sezione musicale

Istituto comprensivo Morosini Manara – Milano

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Non c’è difetto senza affetto e ogni vittoria è odiosa

luglio 25, 2021 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

Copertina dissimulazione1Essere uomo di corte e di Dio, cioè essere prudente. Meglio non esibire le proprie idee, “ricordare che le cose non succedono per ciò che sono, ma per ciò che sembrano”; lecito perpetrare “la vendetta, ma occorre trasformarla in un’impensata generosità”; “le persone che più tolleriamo sono quelle da cui si dipende perché ciò serve per imparare a vincersi”; “compatire l’infelice indica forse nobiltà d’animo, ma non sagacia”; “si lanciano delle idee, ma in modo di poter andare avanti o di ritirarsi. Così si saggiano i sentimenti e l’attento sa dove mettere i piedi”. “L’uomo attento, se vuole che tutti lo rispettino, eviti che si sondi il suo sapere così come il suo valore. Si conceda alla conoscenza, non alla comprensione, Non dia mai il destro a che qualcuno lo scopra completamente”.

300 aforismi in un libretto tascabile scritto da un gesuita spagnolo, , pubblicato da Adelphi in una nuova edizione, tradotto da Giulia Poggi, commentato con acribia per duecento pagine da Marc Fumaroli, storico della letteratura, accademico francese, insegnante di “Retorica e società in Europa fra il XVI e il XVII secolo” al Collège de France. Leggi il resto di questa voce →

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La beneducazione sostenibile e la maleducazione compatibile

giugno 24, 2021 in Recensioni da Viola Allegri

Copertina maleducazioneUn titolo che rimanda all’uso asciutto del romano antico Sulla maleducazione di Sergio Tramma, Raffaello Cortina editore, crea un immediato pensiero: sono maleducato? Lo sono stato quante volte? Con chi? Quando?

Ci sono 190 pagine per capirlo, ma non è una risposta semplice perché l’educazione buona o mala è un concetto relativo, cambia nel tempo e nei luoghi, oltre che nelle persone, seguirla sfiora il preconscio di Freud. Il re Sole detestava le posate, prima di lui probabilmente l’homo sapiens sapiens non ne aveva idea nel paleolitico come nel neolitico, e anche oggi buona parte degli americani non usa il bicchiere. Immagino, ma non ne sono certo, essendo mancato all’invito, che la regina Elisabetta abbia le posate d’argento e lo sceicco Ibn Salman d’oro.

Naturalmente l’educazione non è solo a tavola, è nel vestito, nella lingua, nel gesto, nel movimento, in tutto.

Non entro nell’ampia casistica, che si muove sul filo arguto del comportamento educato/maleducato e dei loro costanti intrecci, come fa Tramma, cominciando dall’età moderna ad oggi; Questo sì, maQuello no, ma… livelli che spesso si sfiorano e si mescolano, preferisco indugiare sul suo ultimo capitolo: la fotografia dell’oggi, sbirciare dentro la famiglia, l’agenzia cui è stato affidato il compito della prima socializzazione, quindi anche della prima educazione, compito immane perché aldilà del “Grazie, mi scusi, per piacere”, si sa che queste norme cerimoniose saranno trasgredite quando l’adolescente prenderà coscienza di sé e non le userà con amiche e amici, cambierà vestiti, passerà ad un’ironia cartavetrata e ad altro che si può immaginare. Leggi il resto di questa voce →

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Connessione è donna: ma si può andare oltre

giugno 12, 2021 in Approfondimenti, Recensioni da Laura Giuffredi

evans_copertina 2La storia comincia da lontano, per esempio da Ada King, contessa di Lovelace, che, educata dall’intelligente madre Annabella, e non dal padre Lord Byron (che non la volle neppure conoscere), crebbe a pane e matematica, intuendo, nel XIX secolo, le potenzialità della prima “macchina analitica” ideata da Charles Babbage, e spingendola a esprimersi attraverso modelli algebrici, e quindi simboli, in cui tutto poteva essere elaborato. Fu ascoltata, e anche ammirata, ma forse solo perché ricca e di buona famiglia.

Sulla sua bara (morì di cancro all’utero a soli 36 anni) il motto “Labor ipse voluptas”, “La fatica stessa è la ricompensa”: e la fatica sarebbe a lungo rimasta l’unica ricompensa per quelle dopo di lei. Per le cosiddette “Kilo-girls”, le “calcolatrici umane” che, ad esempio ad Harvard, catalogarono decine di migliaia di stelle; o che al National Advisory Comittee for Aeronautics (predecessore della NASA), calcolarono le traiettorie dei primi voli interstellari. Da mere esecutrici di calcoli, molte di loro divennero “programmatrici” delle funzioni delle nuove macchine, sempre più evolute. Una storia avvincente che ci racconta CLAIRE L. EVANS in Connessione. Storia femminile di Internet, Luiss 2020. Leggi il resto di questa voce →

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Donne italiane nel Fascismo e contro il Fascismo

giugno 7, 2021 in Approfondimenti da Claudia Speziali

Ausiliarie della Repubblica Sociale Italiana

Ausiliarie della Repubblica Sociale Italiana

Il fascismo è parte integrante della storia d’Italia e d’Europa, risulta, pertanto, difficile e non indolore – benché necessario –fare i conti con il regime. È un fenomeno storicamente ancora recente e sono presenti nell’Italia di oggi elementi di continuità ─ nell’ordinamento legislativo, nella scuola e nella mentalità, nelle strutture profonde che determinano atteggiamenti e comportamenti individuali e sociali ─ e, quindi parlare di ieri, o dell’altro ieri, è, per certi aspetti e in qualche modo, parlare anche del presente, in particolare degli strati più profondi, sommersi, in qualche maniera inconsapevoli di un certo senso comune collettivo: del fascismo che è in noi, nostro malgrado. La lettura di Enzo Collotti del fascismo come omologazione delle coscienze e dei comportamenti si attaglia ─ in parte ─ alla nostra società fortemente omologata e conformista e, dunque, risulta sgradevole e irritante confrontarsi seriamente con il fascismo, perché si corre il rischio di ritrovare in azione meccanismi analoghi a quelli che garantirono ad un regime, a posteriori esecrato, un consenso molto ampio. Tocca insomma riconoscere un dato di fatto scomodo – il consenso – e ragionare sull’importanza della responsabilità individuale, ieri come oggi. La tendenza, quindi, è a rimuovere, allontanare da sé lo scomodo passato che non passa, vivere in una sorta di presente permanente. Leggi il resto di questa voce →

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Gli spettri rubano i miei baci. Per la prima volta in italiano le lettere di Kafka a Milena Jesenskà

maggio 25, 2021 in Recensioni da Mario Baldoli

Kafka copertina 1Nel 1947, due uomini Ernst Pollak e Willy Haas si incontrano a Londra. Sono testimoni e naufraghi di quella stagione che ha distrutto il loro mondo ebraico, e stravolto il volto dell’Europa.

Hanno in mano un lascito luminoso e drammatico, le lettere che Franz Kafka ha scritto a Milena Jesenskà dal marzo al dicembre 1920, con qualche ripresa successiva prima della morte nel 1924.

Sono 135 lettere di Kafka che Milena aveva lasciato ad Haas nel 1939 e che, fortunosamente sfuggite ai controlli nazisti, arrivarono a Londra per corriere diplomatico cecoslovacco, inviate forse da un’amica di Milena.

Haas, rimasto solo, le pubblicò nel 1952, ma fu costretto dall’editore a togliere alcune parti riguardanti l’ebraismo e persone ancora viventi. Furono ripubblicate per intero nel 2013 e ora sono presentate per la prima volta in italiano, con traduzione di Isabella Bellingacci: Lettere a Milena, a cura di Guido Massimo e Claudia Sonino, ed. Giuntina. Leggi il resto di questa voce →

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