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Cioè, cioè.. fate sul serio?! (4)

giugno 11, 2013 in Satira da Claudio Ianni Lucio

daniela-santancheSono lesbica? Io mantengo due ragazze che non lavorano per me, che sono in difficoltà, e tutti i mesi gli pago l’equivalente di uno stipendio. Che cosa sono? Sono giovani donne, vengono a mangiare a casa mia, le frequento la sera. Che cosa sono io? (Daniela S. – Santanchè D. – Dæviela Satanchè)

Cara Daniela,
tralasciando l’illuminante opinione di Woody Allen sull’omosessualità, spero vivamente tu lo sia, non una banale lesbica, bensì la creatura più lesbica esistente in natura. Anche perché, se così non fosse, sarei costretto a darti dell’ingenua.
È palese, mi pare, che queste due ragazze si stanno approfittando del tuo buon cuore
: le paghi per non fare nulla (un po’ come si fa con i mafiosi quando riscuotono il pizzo), le accogli nell’intimità della tua casa, condividi con loro il tuo cibo (strameritato e faticosamente guadagnato) e le intrattieni per intere serate, durante le quali, ne sono sicuro, non saprebbero che farne delle loro miserabili vite da mendicanti di contanti e sentimenti. Leggi il resto di questa voce →

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Cosa c’è di grande nel Gatsby di Baz Luhrmann

giugno 11, 2013 in Cinema da Elisa Masneri

grande gatsbyBaz Luhrmann torna sul grande schermo con un film ambizioso che segue la scia del suo maggior successo, Moulin rouge, per lasciarsi alle spalle il deludente Australia. Aiutato da Leonardo di Caprio, che aveva già lavorato con lui in Romeo+Giulietta, Luhrmann si confronta con uno dei romanzi più famosi della letteratura americana: Il grande Gatsby, scritto da Francis Scott Fitzgerald nel 1925, il ritratto più amaro e tragico dei ruggenti anni ’20 e del decadimento del sogno americano. Leggi il resto di questa voce →

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Bici e baobab

giugno 6, 2013 in Racconti e poesie da Beatrice Orini

E adesso?, pensavo, gli occhi desolati sulla bici. L’avevo legata la mattina a un palo davanti alla stazione, prima di pendolare verso l’università. Ora – 22.30 circa – ero tornata nella mia città con lo strazio tesi dell’Arpia ancora in testa ma anche un umore allegro da birra con gli amici. E subito lo smarrimento: impossibile slegare la bici… Avevo perso la chiave del lucchetto! La mia unica chiave del lucchetto! E adesso? La lascio qui tutta la notte? E poi? Finirà i suoi giorni attaccata a questo palo? No, prima me la ruberanno, me la sventreranno… Già vittima di due furti di velocipede, con tanti corpi mutilati di bici altrui visti in giro, avevo solo voglia di pedalare veloce verso casa. Non mi andava di arrendermi, abbandonando lì il mio mezzo. Lo abbandonai e rincasai a piedi, naturalmente. Con pensieri corrucciati: io perdo tutto, io vivo sul baobab, e qui i mezzi pubblici si annullano al crepuscolo, qui vige la cultura del machinù, ora mi tocca camminare e ben mi sta…

L’indomani mi svegliai combattiva. Decisi di rivolgermi al signor biciclettaio che, delizioso, mi disse “prova con questa”, allungandomi una tenaglia dalle dimensioni decisamente importanti. La infilai nella mia capiente borsa, un po’ rincuorata, un po’ preoccupata: la luce, la gente, la tenaglia… Come fare? E soprattutto, ci sarà ancora la bici? Oh la mia bici… Comprata per pochi soldi in un mercatino francese, metà da corsa metà da città, pareva un insolito assemblaggio di pezzi diversi. Leggi il resto di questa voce →

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da admin

Un progetto per le biblioteche cittadine

maggio 25, 2013 in Approfondimenti da admin

di Leonid Aleksandrovic Vesnin

 La progressiva drastica diminuzione (quando non azzeramento) delle risorse, diminuzione che ha contrassegnato il precedente quinquennio amministrativo, impone una selezione delle priorità di investimento e un progetto politico per le istituzioni culturali direttamente gestite dall’amministrazione comunale, nonché una razionalizzazione ed ottimizzazione delle risorse messe in campo per i servizi bibliotecari.

Ne consegue la necessità di disporre di una riprogettazione rigorosa (nonché minuziosa) dei servizi offerti, riprogettazione elaborata anche con la collaborazione di uno o più esperti esterni. Leggi il resto di questa voce →

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Nessuna piazza e poche vie a Brescia dedicate alle donne. Ai candidati alle elezioni: cosa intendete fare?

maggio 25, 2013 in Approfondimenti da Mario Baldoli

Venticinque sono le liste che si sfidano nelle elezioni comunali di Brescia. Dato che i consiglieri sono stati ridotti a 32, occorrerà almeno il 5% dei voti per avere un posto in consiglio. Non sarà una passeggiata per nessuno.

Abbiamo chiesto ai concorrenti più forti un giudizio sul fatto che a Brescia, su un totale di 550 vie e piazze, il rapporto tra le vie dedicate alle donne e quelle dedicate agli uomini è del 3,6% contro il 96,4%. Nessuna piazza è dedicata a una donna. Faranno qualcosa per cambiare questa situazione?

Li abbiamo invitati a leggere l’articolo della nostra giornalista Roberta Baschè: A Brescia gli uomini si dedicano le vie e dimenticano l’altra metà del mondo Hanno risposto alla nostra domanda le liste di Paroli sindaco, Civica per Del Bono, Francesco Onofri sindaco, Marco Fenaroli e rispettivi alleati. Non hanno risposto a oggi 25 maggio Laura Gamba del Movimento 5 Stelle e Laura Castelletti. Proprio le due donne. Leggi il resto di questa voce →

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Quattro libri, tre donne e il male di vivere

maggio 21, 2013 in Recensioni da Mario Baldoli

boldriniTre donne e quattro libri mi hanno accompagnato in questo maggio piovoso. Due sono di Laura Boldrini, l’attuale presidente della Camera, portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati Tutti indietro. Storie di uomini e donne in fuga e di come l’Italia li accoglie, tra paura e solidarietà (pubblicato nel 2010), da leggere e rileggere assolutamente. E il recente Solo le montagne non si incontrano mai. Storia di Murayo e dei suoi due padri, ambedue pubblicati da Rizzoli

L’altro libro è di Helga Schneider, I miei vent’anni (ed. Salani), un seguito del Rogo di Berlino, il libro indimenticabile di questa splendida scrittrice.

Il quarto è Lucy della regista Cristina Comencini, pubblicato da Feltrinelli. Leggi il resto di questa voce →

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W la libertà, il film che il PD (non) dovrebbe vedere

maggio 18, 2013 in Cinema da Elisa Masneri

W la libertà, film di Roberto Andò tratto dal suo romanzo Il trono vuoto, vincitore del premio Campiello nel 2012, ha per protagonista Enrico Olivieri (Toni Servillo), leader del maggior partito di centrosinistra: sposato con una donna impegnata e distante (Michela Cescon), vive in simbiosi con il suo braccio destro Andrea Bottini (Valerio Mastandrea).

Nel bel mezzo del caos della campagna elettorale, la più importante, perché la vittoria sembra finalmente certa, i sondaggi segnalano un calo dei consensi, le contestazioni aumentano e lo stanco politico, che somiglia più ad un grigio burocrate snervato dal lavoro monotono che all’uomo del cambiamento degli slogan elettorali, scappa. Olivieri si rifugia a Parigi da una vecchia fiamma (Valeria Bruni Tedeschi), mentre a Roma il fido Bottini cerca inutilmente di rintracciarlo, dopo aver comunicato alla stampa che il candidato premier ha avuto un malore improvviso. Leggi il resto di questa voce →

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La Leonessa che smacchia il giaguaro

maggio 12, 2013 in Crisi da Sonia Trovato

DSCN3288A pochi minuti dall’inizio della tanto annunciata arringa di Silvio Berlusconi contro i magistrati percorriamo in gran fretta Vicolo Beccaria, convinti di sbucare in una Piazza Duomo gremita di sostenitori e di doverci fare strada tra una calca urlante e inferocita. Quello che ci attende è, invece, uno scenario alquanto desolante, degno di un centro d’animazione per anziani alle prese con un poco partecipato torneo di bocce. Che al posto del Popolo della Libertà sia accorso il Popolo della Terza Età?! E, soprattutto, dove sono i bresciani?! Gli ottantenni venuti ad assistere alla sfilata dell’entourage del Cavaliere hanno l’aria spaurita e smarrita di chi è stato caricato a forza su un pullman e gettato in una piazza che non ha mai visto prima. D’altro canto il PDL ha una lunga tradizione di manifestazioni farlocche, dove casalinghe e pensionati vengono reclutati e addestrati per sventolare bandierine al grido di “Chi non salta comunista è”. Leggi il resto di questa voce →

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Il Melodramma

maggio 10, 2013 in Musica da Mino Rossi

Premessa

Il Melodramma è genere che ha attraversato quattro secoli (XVII à XX) con trasformazioni di linguaggio musicale e alterazioni di ambienti sociali e culturali, perché ha saputo interpretare le istanze dei suoi destinatari = pubblico.

Nelle peripezie erano trattati argomenti che interessavano i committenti: dal divertimento iniziale a temi sociali e politici nel succedersi di anni, di secoli.

Scrivere sul Melodramma, allora,  significa non solo rilevare i mutamenti stilistici musicali, ma focalizzare questioni sociali e politiche dibattute, ove esistenti, e, in ogni caso, puntualizzare il quadro culturale, in cui le vicende si muovano e il compositore operi. Leggi il resto di questa voce →

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Giorgio Maria Griffa. Acquarelli di viaggio e suggestioni visive

aprile 28, 2013 in Arte e mostre da Laura Giuffredi

Faro di Noss Head

Nella “tempesta perfetta”, come molti economisti hanno battezzato la crisi globale ancora in corso, c’è un risvolto positivo nel mondo dell’arte contemporanea: le schizofreniche quotazioni di certi “pseudo-artisti-mercanti” si sono sgonfiate e, per contro, si è registrata una rinnovata attenzione per le espressioni artistiche “vere”, frutto della creatività di uomini e donne che studiano, sperimentano, viaggiano e faticano per cercare nuove strade.

In questo senso l’arte di Giorgio Maria Griffa rivela la dedizione, l’impegno e la fatica dell’artista: egli ottiene, con la tecnica dell’acquarello, per sua natura fatta di velature, che non ammettono ripensamenti, opere di un realismo epidermico e lenticolare. Leggi il resto di questa voce →

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